Tra i tanti servizi per l’ascolto di musica in streaming attualmente disponibili in territorio italiano, Spotify è uno dei nostri preferiti, sia per la vastità del catalogo che, soprattutto per la qualità delle sue app per smartphone e tablet, che fino ad ora erano uno dei fattori principali a convincerci alla sottoscrizione dell’abbonamento premium da 9.99€ al mese, l’unico a poter accedere al servizio anche in mobilità.
La notizia del giorno, però, è che da oggi l’accesso a Spotify è possibile in mobilità anche per gli account free, ovviamente a patto che ogni tanto ci sacrifichiamo ascoltando un po’ di pubblicità, esattamente come avviene su pc.
L’abbonamento “solo pc” senza pubblicità da 4.99€ al mese è quindi sparito, e se vogliamo liberarci dei fastidiosi jingle ogni 3-4 canzoni l’unica soluzione è pagare la cifra piena.
Probabilmente il motivo alla base di questa decisione da parte di Spotify è stato la necessità di semplificare le tariffe, eliminando quella intermedia, ma ci rimane un dubbio: la sola eliminazione delle pubblicità vale 9.99€ al mese, quando alcuni dei concorrenti di Spotify, come ad esempio Google Play Music, offrono lo stesso servizio a una cifra inferiore?
Quello che è certo è che in questo caso, come in molti altri, la concorrenza giova a noi utenti, e la presenza di un discreto numero di player sul mercato della musica in streaming funge da stimolo per tutti quanti per migliorare i propri servizi e le proprie tariffe.