È stato un gennaio ricco di nuovi video da vedere, tanto che per questo #crumbs #vids abbiam dovuto lasciarne fuori parecchi. In compenso però son rimasti i più importanti usciti da inizio anno. Con un’interessante alternanza tra clip fatti con serietà, con buone ambizioni artistiche, e altri più cazzoni, fatti per strappare un sorriso. Sotto col player, diteci se è meglio essere seri o prenderla alla leggera.
[title subtitle=”Un saluto dal divano di casa Disclosure”][/title]
Bella la vita, eh. Prima ti costruisci un modello musicale di sicuro successo, mischiando nelle giuste quantità energia house e ruffianeria poppy, poi prepari un album (ok, un gran bell’album) e poi bon, puoi star lì tranquillo a raccogliere i frutti della gloria. Me li immagino i Disclosure, seduti sul divano a gambe accavallate, che scelgono ai dadi quale sarà la prossima traccia da cui fare uscire il video. Tanto qualsiasi cosa fai verrai amato alla follia e condiviso da chiunque. Tanto ormai son tutti ai tuoi piedi, compresa Mary J. Blige. “Grab Her” ormai è il settimo (settimo!) video tratto da “Settle” ed è girato col fare cazzone di chi si sta divertendo un casino, con quel buffo capufficio che ha qualche problema con la gravità. Tutto di una leggerezza che sembra quasi peccato. Una coppia di ventenni sull’onda di un successo che probabilmente non tornerà mai più: quando vuoi che si stanchino?
[title subtitle=”Snoop Lion, Major Lazer e i vecchi cari 8 bit”][/title]
Questi due invece al successo sono più che abituati. Un successo fondato sulla stravaganza, che dunque va alimentato a colpi di fantasia. Per la collaborazione col progetto reggae di Snoop Dogg, l’idea deve essere balenata subito: contrapporre alla statura del rapper americano la spacconeria del personaggio Major Lazer. E siccome quest’ultimo sarebbe un cartone (a parte strane iniziative singole), han pensato bene di portare in bit anche Snoop. E magari farci anche un videogioco: uno di quegli arcade anni ’90 con le musiche a 8 bit e i pixelloni belli grossi. “Gotta Get Away” e vai di laser e navicelle volanti, una di quelle idee che a volte ritornano e fan sempre piacere agli appassionati.
[title subtitle=”Art Department: la notte incombe”][/title]
Quelli che invece non hanno mai tanta voglia di scherzare sono gli Art Department. Al contrario, il loro sound ormai è stabile su una deep robusta, e quella parte cantata ormai è il loro tratto riconoscibile: ti colpisce ancora perché è quasi sofferente, perduta nel suo mondo, decadente. Il nuovo video è “Sun Comes Up”, dal singolo uscito pochi mesi fa, e anche le immagini realizzano la componente riflessiva che li caratterizza: immagini di scorci urbani tra giorno e notte, l’oscurità che incombe a ogni fotogramma per ricordare l’altra parte della vita. Fare i seri paga.
[title subtitle=”Trentemøller, la ricerca della profondità”][/title]
Anders Trentemøller invece è uno che fa le cose di sentimento. Non è interessato a mettere in atto dei colpi di scena, non si gioca tutto sul primo impatto. È più per l’assorbimento lungo, per le sensazioni che crescono lentamente. Quel che ha fatto nell’ultimo album, “Lost”, è stato dimenticare definitivamente e questioni stilistiche e produrre un album di sensazioni durature. Suonare più post-rock che elettronico non è più un problema, perché l’intenzione ora è piantare radici nella testa dell’ascoltatore. Un po’ lo stesso spirito del video di “Gravity”: l’attore è Oscar Isaac e interpreta un distinto signore nella pratica del car pooling, che entra in contatto con l’enorme diversità del genere umano e tutta la giostra di sensazioni, simpatie, paure e depressioni che si porta dietro. Lo sfondo musicale che alterna malinconie e ottimismi è l’accompagnamento perfetto, la ricerca di profondità è un’ambizione ma il clip colpisce nel segno.