Nel nostro continuo girovagare per la rete alla ricerca di cose nuove da ascoltare e da proporvi, spesso e volentieri capita di ascoltare roba buttata lì alla bell’e meglio che si rivela un’autentica perdita di tempo: è la condanna che affligge tutti noi consumatori compulsivi di musica nuova che passiamo il tempo a scandagliare Soundcloud e affini nella speranza di trovare qualcosa di sconosciuto e gustoso.
La speranza si avvera molto di rado, ma quando succede è come se fosse la mattina di natale e se noi fossimo dei bambini che scartano un regalo. Il regalo che ci ha portato babbo natale oggi si chiama Stump Valley, ed è uno di quei progetti di cui ci si innamora subito: bastano le prime note per capire che siamo davanti a qualcosa di livello superiore, al punto che non siamo del tutto sicuri che non si tratti di qualche deviazione parallela di qualcuno di già noto.
La cura degli arrangiamenti di chicche come “Searching 4 The Light” o “Mr Ufo”, la nostra preferita, ci fa pensare che non siamo davanti al solito bedroom producer che ci fa passare la voglia di essere avidi ricercatori musicali: suoni così puliti e atmosfere così romanticamente sexy capitano di rado, e quando il nome inizierà a girare dappertutto potrete dire di averli scoperti qui.