Ascoltare Keith Fullerton Whitman è un’esperienza davvero singolare, non capita certo tutti i giorni di ritrovarsi in un set di cinque ore fatto solo, ed esclusivamente, di noise e rumorini glitch, apparentemente senza senso. Una delle sue abilità consiste nel campionare piccoli pezzi di brani ultra famosi e spogliarli di ogni elemento riconoscibile fino a creare nuove sonorità e donare nuove vesti a brani come: “Girls Just Want To Have Fun” di Cyndi Lauper oppure “Human Nature” di Micheal Jackson.
Keith ha pubblicato diversi album durante la sua carriera utilizzando diversi nomi d’arte, fra questi il più noto è Hrvatski. Nel 2005 pubblica il disco “Lisbon”, registrato durante una performance alla Galeria Zé Dos Bois di Lisbona, che è considerato come uno dei momenti più alti nella storia dell’avanguardia elettroacustica.
Keith inizia a pubblicare i suoi primi lavori nelle edizioni di un giornale accademico ed oggi gestisce un portale specializzato nella vendita di musica sperimentale. Negli anni, Whitman, ha partecipato ad alcuni dei più più importanti festival europei e nord-americani, ma ha anche lavorato alla realizzazione di musiche per videogiochi e ad installazioni artistiche per musei di arte contemporanea. Quindi chi ama gli angoli più bui e astratti della musica sperimentale non può non perdersi nel (dis)ordine musicale di Keith Fullerton Whitman.