In famiglia sono uno dei pochi che non sa suonare uno strumento, non amo la classica e praticamente mi addormento con qualsiasi cosa sia inerente al discorso. Mi ricordo che alle elementari il flauto lo usavo per dare fastidio ai miei amichetti, alle recite facevo finta di suonare e cercavo di seguire i movimenti delle dita del vicino… Infatti non sono mai tornato a casa suonando qualche canzoncina allegra per cui i parenti potessero battermi le mani durante i pranzi familiari. Qualche anno dopo, alle medie, mi sono rifatto con il pianoforte. Prendevo lezioni ed ero anche abbastanza capce, ma più che per passione lo facevo per seguire la biondina che faceva il corso con me… Invece mio padre, mia cugina e anche mia sorella a quanto pare ci hanno sempre saputo fare veramente… Tant’è che la seconda s’è laureata al conservatorio e l’ultima sta prendendo lezioni di violino e pianoforte. Mi sto però appassionando ad un movimento simile, un pò più sperimentale… Per intenderci quello di Craig e del progetto Shape, alle sonorità di Bryan Eno, Tristano, Murcof e di Ryuchi Sakamoto.
Proprio quest’ultimo sarà presente il 28 Ottobre all’Auditorium Parco della Musica, ospite del Roma Europa Festival. Dopo l’esibizione di Francesco Tristano dello scorso 3 Ottobre (presentava l’opera “Not For Piano” ) toccherà infatti al Giapponese che in un recital di “piano solo” ha la sfrontatezza di presentarsi con due pianoforti che, malgrado un unico pianista, suoneranno entrambi contemporaneamente. Per farvi un’idea di chi è questo piccolo genio vi trascrivo la presentazione presente sul sito del Roma Europa Festival :
“Folletto digitale del Sol Levante, Sakamoto è riuscito a portare un’impronta di ricerca nell’elettronica popolare fin dai suoi esordi con la Yellow Magic Orchestra, quando ha imposto una formazione nipponica nelle classifiche pop internazionali. Spaziando tra generi diversissimi si è sempre divertito: la colonna sonora del film L’ultimo imperatore, vincitrice dell’Academy Award -l’Oscar-, lo vedeva affiancato a David Byrne, ma le musiche di sapore orientale erano del fondatore dei Talking Heads, mentre quelle più occidentali le aveva composte lui. Eludere le aspettative dunque, per sorprendere alle spalle il suo pubblico: ad avventure acustiche nella bossa nova ha alternato album elettronici di grande successo internazionale e può essere considerato l’unico tra i sacerdoti della nuova elettronica popolare a essere stato in contatto con John Cage, e sopratutto con la sua filosofia tanto da esserne profondamente influenzato sin dall’inizio della sua carriera. Il concerto che presenta a Roma lo vedrà impegnato davanti agli 88 tasti del pianoforte gran coda da concerto, cui ne sarà affiancato un altro implementato con l’elettronica: i rapidi scambi tra i due strumenti, attraverso la tecnologia digitale, permetteranno in tempo reale il passaggio al secondo di intere linee musicali eseguite da Sakamoto sul primo pianoforte. Il programma che presenterà comprende sia arrangiamenti pianistici di alcuni suoi successi, sia materiale nuovo. Si tratterà di brani provenienti dal suo ultimo album Out of noise, dove le atmosfere del minimalismo americano, con semplici cellule ritmiche che stratificandosi una sull’altra vanno a formare una tessitura che si srotola nel tempo come un tappeto sonoro, vengono arrotondate e distese dalla sensibilità orientale del musicista.
Oltre all’Italia, la tournée europea attraverserà Germania, Francia, Belgio, Spagna e Gran Bretagna: la registrazione di ogni concerto sarà missata, masterizzata e resa disponibile in 24 ore per essere scaricata dalla rete attraverso Itunes. Non mancheranno le improvvisazioni, che nel caso del musicista nipponico spesso coinvolgono il pubblico e la tecnologia: in un suo concerto in Giappone, Sakamoto ha eccitato la platea a scattare fotografie con il cellulare durante l’esecuzione di un brano. La musica così affiorava dai rumori di centinaia di telefonini: Out of noise, naturalmente, il che avrebbe certo molto divertito Cage. Ryuichi Sakamoto è stato ospite del Romaeuropa Festival 2004 con Fennesz e nel 2005 con Alva Noto, in entrambe le occasioni all’Auditorium Parco della Musica.”
Il biglietto costa tra i 17 e i 42 euro a seconda della posizione, potete fare il booking online. L’evento è previsto per le ore 20.30… Al 99% sarò presente, dopo Tristano (ero a Londra purtroppo), questo non me lo perdo sicuro.