Prendendosi qualche licenza letteraria si potrebbe esclamare “E pur si muove!”, un’esclamazione attribuita a Galileo Galilei verso il nostro pianeta, che noi potremmo adattare alla scena clubbing italiana, specie quella più periferica. Dalle province, ancora più chiuse e diffidenti della città, si muove qualcosa. Si è sempre mosso, a sprazzi: realtà che cercano di nascere dove magari non c’è spazio, mancano forze e appoggi. Nonostante tutto c’è chi si muove e prova comunque ad alzare l’asticella delle sonnolenti piccole città italiane.
E’ il caso del Turn Off Festival che, giunto alla seconda edizione, prova a portare a Pisa (che sta attraversando una piccola primavera, se pensiamo alla dimensione della città) una miscela tra sonorità inglesi e gusto italiano, attraverso tre serate tra aprile, giugno e settembre, in una cornice prettamente industriale come l’area dei Navicelli. Il primo appuntamento è fissato per il 26 aprile, dove la consolle sarà affidata a Broke One (recentemente ospite della nostra rubrica Giant Step) Mosca e Dark Sky, oltre ai ragazzi della crew italo londinese di Nervous Horizon, che faranno le veci di resident con TSVI, Mirror Movement e Wallwork/RZR. Giugno e settembre poi vorranno idealmente aprire e chiudere l’estate pisana, proponendosi come suoi eventi centrali. Volete un’anteprima? Guardatevi il video teaser con le immagini della prima edizione.