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[tab title=”Italiano”]Abbiamo fatto questa intervista poco dopo l’uscita di “This And That”, l’ultimo EP di due dei più rappresentativi e migliori artisti del panorama: Davide Squillace & Guti. Sono due grandi musicisti, due grandi amici. Scoprite come nasce una delle migliori musiche al mondo.
Nel panorama electro tech siete sicuramente due dei migliori artisti a livello mondiale. “This And That” di nuovo insieme dopo il grande successo di “That Ginger Ponytail”. Il nuovo EP “The Other Side Of Hustler”, è fantastico, è esattamente quello che ci si aspetta da due grandi artisti come voi. Come siete riusciti a mantenere intatta la sinergia del primo EP? Raccontateci qualcosa di più di questo progetto.
G: Abbiamo veramente tanti punti in comune nella nostra vita. Sono sicuro che faremo tanti dischi assieme. Davide è uno dei miei più cari amici ed un grande artista, facciamo questo lavoro insieme da tanto tempo, mantenendo sempre alta la passione per la musica.
D: Il punto di forza è l’amicizia il resto viene da se, riusciamo a lasciarci andare in studio senza pensare a quello che deve succedere dopo, si beve un po’, si scherza un po’ e qualcosa esce sempre.
Nel vostro ultimo lavoro, anche la “manona” di Carl Cox sembra più leggera. Che rapporto avete con Carl? Come é nata la collaborazione? Raccontateci un po’ di Carl come produttore.
G: Carl è il mio eroe. Prima di tutto come persona. Un genio. Un amante della musica. Come artista posso dire tutto su di lui. Lui è Carl Cox. Mi ha insegnato molte cose e lo considero un amico. Leggenda.
D: Carl è uno dei padri della musica contemporanea, è sempre stato più attento al djing che alle produzioni, Guti e Carl sono molto amici. In una delle nostre chat Guti mi ha detto “che dici se vediamo che tipo di remix farebbe Carl a questa song, potrebbe essere interessante è da molto che non fa produzione”. Gli dissi che mi sembrava un’idea interessante, come conosce Carl il dancefloor pochi lo conoscono. Et voilà!
Entrambi avete un background musicale pauroso e credo che questo sia un vostro indiscutibile punto di forza. Ascoltare i vostri dischi significa ascoltare dei musicisti contemporanei. Quanto conta la conoscenza della materia (musica)? E quanto secondo voi è importante nell’era del tutto digitale?
G: E’ importante fare musica con il cuore. Abbiamo un grande background perché siamo “vecchi” siamo nel settore della musica da oltre 20 anni e non l’abbiamo mai lasciato.
D: Avere un background che spazia su diversi generi musicali è fondamentale per poter comporre musiche. Al momento della composizione il cervello cerca informazioni nel tuo”background” e reagisce in base alle tue conoscenze, ovviamente più materiale ha su cui elaborare, più possibilità compositive hai.
Quando iniziate un nuovo progetto, qual è il vostro punto di partenza? Quanto conta l’ispirazione? É fondamentale iniziare con l’obiettivo di mantenere un tratto distintivo?
G: Non penso molto a come fare musica. Può essere una linea di basso o di piano. Davide è super nella stesura dei beats. In studio siamo come due bambini e questo ci mantiene freschi, ci stimola.
D: Non penso abbiamo mai avuto un punto d’inizio e di fine, il tutto si crea nel modo più spontaneo e naturale possibile, andiamo in studio beviamo qualche birra e iniziamo a “giocare” con suoni e ritmi, quando entrambi ci troviamo a ballare e muovere le teste, capiamo che siamo arrivati ad un punto buono. Da lì il secondo capitolo, nel senso che la parte più emotiva finisce ed entra quella una po’ più logica per la stesura e la direzione finale della traccia.
I vostri due lavori, come i vostri djset, sono caratterizzati da un calore unico. Le radici latine che vi accomunano sono alla base di questa forza?
G: Certo, siamo latini. Saremmo dei pazzi se ci scordassimo di questo. Il ritmo fa parte di noi e facciamo musica nello stesso modo in cui viviamo. Con ogni parte di noi.
D: Assolutamente, lui di Buenos Aires, io di Napoli, mi sa che non devo aggiungere nient’altro…eheh!
Se siete a questo altissimo livello artistico è anche frutto di tanti sacrifici. Continui spostamenti, la lontananza dalla terra di origine. Quanto è stato difficile resistere alle tante difficoltà? Oppure il vostro percorso artistico è frutto di una serie di coincidenze fortunate?
G: Attualmente siamo cittadini del mondo. Ho perso la mia patria, ma sono cresciuto in Europa ed, adesso, sto crescendo nel mondo. Viviamo tutti sotto lo stesso cielo.
D: La passione è l’unica salvezza dell’essere umano, in qualsiasi cosa tu faccia, è quello che ti fa lavorare per tantissime ore e viaggiare in cosi tanti continenti non stop, quello che ti far stare bene e quello che ti fa mandare tutto al diavolo!
Desolat, appare come una grande famiglia. Alcuni ritengono che sia un ottimo progetto commerciale in cui l’unione fa la forza. Quale delle due definizioni é più vera? Se sono vere entrambe in che percentuale?
G: Desolat è un gruppo di persone totalmente differenti dove l’unico punto di congiunzione è il talento. E’ un grande gruppo e sono veramente orgoglioso di farne parte da più di 5 anni.
D: Desolat è un progetto che è nato da una passione musicale e, piano piano, ha reclutato leve valide dal punto di vista musicale, non capisco esattamente cosa si intenda per “commerciale” (tra l`altro una parola che ha un senso talmente vasto e mal interpretato…). Sembra che quando qualcosa funzioni e raggiunga un numero di gente più elevato, ci sia subito qualcuno che gli punta il dito contro cercando di etichettarlo in una maniera. Sai io sono arrivato alla conclusione, ogni cosa è quello che è, ti piace ascoltalo, non ti piace passa ad altro.
Entrambi avete suonato nei migliori club e parties del mondo. Sapreste scegliere il preferito? E perché?
G: Guardo sempre avanti ma certamente Ibiza è Ibiza.
D: DC10, home. Perché? Ci devi andare per capire.
Essere al vostro livello che gioie e che dolori da? Ci si emoziona ancora dietro una consolle? Trema ancora la mano al primo disco?
G: Siamo sempre eccitati, nervosi e felici. Se un giorno non dovessi provare più nulla farei altro.
D: Assolutamente si, lo stress pre-performance è sempre li e spero sia sempre con me. Se un giorno mi accorgessi di non sentire un brivido prima di iniziare a suonare dovrò fare marcia indietro e farmi un esame di coscienza.
Il momento esatto in cui è avvenuta la svolta nella vostra carriera?
G: L’incontro con Dice mi ha dato una visibilità e permesso un ascolto globale alla mia musica. Dopo tutto è stato surreale e…siamo qui.
D: Penso che siano stati un gruppo di eventi, alcuni EP di successo più la residenza a Ibiza e cosi via. L’importante è continuare a viverlo genuinamente e senza troppe seghe mentali, altrimenti ti si offuscano le idee, la creatività si secca e la tua passione si arena.
Guti dai una definizione di Davide?
Mio fratello acquisito, uno dei migliori amici, un grande uomo che si veste in modo fashion.
Davide dai una definizione di Guti?
Un bell’argentino dalle idee confuse e con un gusto per il bello (musicale).
Progetti per quest’estate? Suonerete insieme? Avete nuove prossime uscite?
Si suoneremo ancora ed ancora insieme. Come l’anno scorso saremo al Carl Cox Revolution. Avremo anche un tour degli States insieme. Dischi insieme. Attualmente i nostri studi sono nello stesso quartiere.[/tab]
[tab title=”English”]We made this interview after the release of “This And That”, the last EP by two of most representative and best artist in the electro-tech panorama: Davide Squillace & Guti. They are two great musicians, two big friend. Discover they whit me, how born one of the best music in the world.
In electro-tech panorama you are definitely two of the best artists in the world. “This And That” together again, after the huge success of “That Ginger Ponytail.” The new EP “The other side of Hustler” is amazing, is exactly what you’d expect from two great artists like you. How did you to preserve the synergy of the first EP? Tell us something more about this project.
G: We have a truly deep connection in real life. I´m sure we gonna do many records together. Davide is one of my closest friend and a great artist, being doing this for so long and is so passionate about music.
D: Our strength is the friendship and the rest comes naturally, we let ourselves and we go to the studio without thinking about what needs to happen next, we drink someone, we joke together…and something always comes out.
In your last job, the “big hand” of Carl Cox seems lighter. What relationship do you have with Carl? How was born the collaboration? Tell us a little bit of Carl as a producer.
G: Carl is my hero. Most of all as a person. Grounded genius. Music lover. And we both love. As an artist how can say anything about him. He is carl cox. He teach me so many things and i consider him my friend. Legend.
D: Carl is one of the fathers of contemporaneous music, he was always more focalized on djing than the productions and…Guti and Carl are great friends. Was like this…in one of our chat conversation Guti says “what do you think if we see what kind of remix Carl can do…can be interesting…he so many time that never do a productions”. I reply that for me was a very interesting idea, because only few people knows the dancefloor like Carl and…Voilà!
Both have a enormous musical background and I think this is your unquestionable strenght point. Listen to your records means listening of contemporary musicians. How important is the knowledge of the subject (music)? And how much do you think it is important in the age of digital?
G: Is important to make music with your heart. We have big backgrounds cause we are old (laughs) we both been in music for over 20 years and that isn’t come alone.
D: A musical background, that moves between different genres, is fundamental for music composing. When you compose, your brain find the information in your background and it react on your knowledge, obviously, more material you have, more possibilities of composing there are.
When you start a new project, which is your starting point? How much important is the inspiration? It’s essential to start with the objective of maintaining a distinctive?
G: I don’t think much while making music. Could be a bass line a piano line. Davide is super into beats. We are like kids in the studio and that keeps it fresh.
D: I think that we never haven’t a point of begin and a ending too. All born in a more natural and spontaneous way. We go to the studio, drink some beer, we start to play with the sound and rhythms and when we start to dance and move the heads…we knows that we comes at a good point. From that point (is the more emotional phase) start the more logical phase, the writing and direction of the song.
Your production, like your djset, are characterized by a single heat. Latin roots that unite you are behind this strength?
G: Well we are latin. Would be crazy if we would try to leave that behind. Rhythm is part of us and we make music as we live. With every part of us.
D: Absolutely. He’s come from Buenos Aires and I come from Naples, what else!
If you’re in the highest artistic level is also the fruit of many sacrifices. Keep moving, the distance from the yours origin land. How much was hard to resist to so many difficulties? Or your artistic path is the result of a series of lucky coincidences?
G: We are now citizens of the world. I miss my country but I grew up in Europe and now all around the world . We all live under the same sky.
D: Passion is the only salvation of the humans in everything you do. Is the reason of work a lot of hours and travel in so many continents without stop, is what you fell right and send everything to hell!
Desolat, appears as a big family. Someone says that is an excellent commercial project where “the union made the strength”. Which one of two point of view is more real? If both are true…in what percentage?
G: Desolat is a group of people totally different where the only link is talent. It’s a great group of artists and friends and I’m really proud to be part of it for over 5 years now.
D: Desolat is a project born from the musical passion, and during the time recruited very good musicians. Really, I can’t understand exactly what mean “commercial”. It seems that when something go well and reach a more elevate number of people, someone is annoyed and trying to labeled in some way. You know, I’m come to one conclusion: everything is what it is, if you like…listen, if you don’t like go ahead.
Both have played in the best clubs and parties around the world. Could you choose a favorite? And why?
G: I always look forward. But of course Ibiza is Ibiza.
D: DC10, home. Why? You must go for understanding.
Be at your level which joys and pains that from? Are you excited again behind a console? Yours hand shakes again at the first record?
G: We are always excited and nervous and happy. They day I don’t feel anything I´d do other thing.
D: Absolutely yes, the pre performance stress is always there, and I hope will ever with me. If one day I knew it not to feel a shiver before the playing, I must back on for an examination of conscience.
The exactly moment of turning point in your career?
G: Meeting Dice and get a global audience to hear my music. Then everything went unreal and here we are.
D: I think that was a group of events, like some fortunately EP, Ibiza residency and more. For me is more important to continue to live with serenity, because in the opposite case, the ideas go dim, the creativity go dry and the passion go aground.
Guti, give me a definition of Davide?
My brother done of my best friend a great guy that wears silly fashion.
Davide, give me a definition of Guti?
A nice Argentine with confuse ideas and a taste for beautiful (good music).
Summer’s project? You will play together? Next releases?
Yes, we play together once and then. We did last year for Carl Cox revolution and was crazy. We also tour the States together. Records together. Our studios are in the same block now.[/tab]
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