A pochi giorni dalla scomparsa di Hans Rue Giger, colui che insieme a Carlo Rambaldi ha creato le ambientazioni e i mostri che alla parola “Alien” dovrebbero farvi correre un brivido di inquietudine lungo la schiena, esce la ristampa dell’omonimo “Alien” di Larry Heard. Quel brivido l’aveva messo su disco, nel 1996, con un album uscito su Allievated, in cui il film di Ridley Scott è ispirazione per un disco ambient dove il tempo che verrà si nutre di laser, pad e drum machine che descrivono un sogno celestiale ma allo stesso tempo inquieto e futuristico. Un album che è un’esperienza, da bere tutto di un sorso per partire per il futuro e ritornare nel presente in poco più di un’ora.