Ricordate la lunga requisitoria di Seth Troxler sull’EDM della scorsa settimana, no? Bene, in questi giorni – come era prevedibile – alcuni protagonisti dell’altra campana hanno voluto offrire il loro punto di vista sulla questione: le risposte più strutturate sono arrivate ancora su Thump da Laidback Luke (già protagonista dell’altro attacco all’EDM che fu il video ironico sulla condotta dei DJ EDM in consolle) e su Facebook dal duo Yolanda Be Cool (che pubblicano proprio sulla Dim Mak di Steve Aoki), e anche in questo caso, accanto ad alcune dichiarazioni che possono sembrare un po’ goffe, son state presentate diverse posizioni piuttosto sensate. A dimostrazione di due cose: 1) in questa faccenda non esiste il bianco e il nero, ci sono due mondi molto diversi che si confrontano, ognuno ha una sua ragion d’essere che può essere difficilmente comprensibile dall’altro fronte e nessuno dei due scenari può definirsi completamente giusto o assolutamente sbagliato; 2) le persone intelligenti son quelle che sanno confrontarsi senza lanciare anatemi o condanne definitive ma con analisi razionali e paragoni utili, apportando la propria esperienza e tracciando possibili analogie tra quel che in prima analisi può sembrare inconciliabile.
Noi questi scambi ve li proponiamo perché ne condividiamo lo spirito: in una situazione così complessa come quella odierna il difficile è saper guardare le cose dalla giusta prospettiva, capirne le ragioni e poi, liberamente, decidere da che parte stare, ma con la capacità di un confronto onesto e rispettoso con la parte opposta. Il che non significa vietarsi qualche battuta sarcastica, come vedrete nei nostri commenti qui sotto, ma finché non stai offendendo nessuno fa pienamente parte del gioco.
1. L’energia EDM
"Sta tutto nella rabbia, nella ribellione. È lo spirito rave. Come DJ EDM, anche io sono stato un raver. Ho iniziato con sound UK anni '90 e poi con l'evoluzione gabber olandese. Quel che faccio oggi è continuare a scatenarmi come allora, cercando di offrire al pubblico la stessa cosa." - Laidback Luke
A molti questo paragone suonerà dissacrante, ma è meno campato in aria di quel che si pensi. Oggi abbiamo dato una giusta gloria all’estetica rave perché, dal punto di vista strettamente musicale, quel che accadde in quegli anni è stata un’incredibile accelerazione delle intuizioni che avrebbe avuto enorme influenza negli anni a seguire, e questo è probabilmente l’aspetto per cui l’EDM potrebbe non reggere il paragone (perlomeno è ancora da vedere, nei prossimi anni). Ma attenzione, è solo il lato squisitamente musicale della faccenda. Dal punto di vista del pubblico, le cose sono abbastanza simili: nei leggendari rave UK probabilmente c’erano molti più drogati-incoscienti-musicalmente-capre che all’UMF di oggi, e in nessuno dei due casi si andava all’evento per apprezzare ‘la squisita spinta innovativa dei pezzi messi in pista’. Si va per sballarsi, con o senza l’aiuto di droghe, ma solo e solamente per una botta concentrata di adrenalina, punto. È un’esigenza che c’è sempre stata e sempre ci sarà, e risponderle con un paio di drop pensati ad hoc, socialmente parlando, non è una soluzione stupida. Anzi, probabilmente è l’alternativa migliore. Sicuramente più sana dell’incitazione alla rivolta che di tanto in tanto fa capolino tra queste musiche. Poi ovviamente esistono anche altri tipi di esperienza dance, sia ora che allora, e anche quelle son lì per rispondere ad esigenze di pubblico differenti. Che esistono e son tante, per fortuna.
2. La possibilità di scegliere
"EDM e underground non sono mutuamente esclusivi. Si può suonare in un casinò al sabato e poi al Berghain la domenica, atmosfere differenti ma belle entrambe. Guai se non fossimo in grado di apprezzare cose differenti. Come sarebbe se tutti volessimo solo e soltanto hardstyle?" - Yolanda Be Cool
Mettiamola così: la varietà che esiste in questo mondo conviene a tutti, sia da una parte che dall’altra. Serve anche a costruirsi una propria identità, prendendo le distanze da qualcos’altro e dichiarandosi “diversi da”. Ma come ragion d’essere di una precisa scelta ha sempre avuto valore scarso, il mondo è pieno di gente che guida ubriaca, si gioca lo stipendio al video poker o mette il ketchup nella pasta perché “oh, a me piace così, il mondo è bello perché è vario“. Ha fatto più danni questa frase che l’intera discografia di Avicii.
3. L’overground alimenta l’underground
"Questa discussione underground vs. mainstream non è niente di nuovo. Ricordo una volta che Danny Tenaglia scrisse una email a un suo amico dj che stava seguendo questo stesso scontro. Disse: 'Tiësto è il My First Sony della dance, scatena nei ragazzi l'interesse per la musica dance. Poi alcuni di loro svilupperanno i loro gusti musicali e magari inizieranno ad ascoltare gente come me, non ho alcun problema in questo'." - Laidback Luke "Come disse una volta Jamie Jones, 'non bisogna avercela con Skrillex, i 16enni che per ora vanno matti per lui magari a 21 anni staranno ascoltando la mia musica'." - Yolanda Be Cool
E su questo siamo tutti d’accordo, anche noi che lo dicevamo qualche tempo fa. Ai dj EDM l’idea di suonare per un pubblico inconsapevole non crea fastidi tali che non possano essere risolti negli introiti di fine anno, i dj underground la prendono con filosofia se si chiamano Tenaglia o Jones e han comunque un riconoscimento economico accettabile, mentre se sei il talento emergente che non riesce a farsi lo spazio che merita nella situazione attuale magari gli girano gli zebedei e si scaglia con odio contro di voi, che mettete la cosa in conto come inevitabile nel vostro ruolo. Gli ascoltatori continueranno a distribuirsi tra ultras di una o dell’altra parte, indifferenti che ascoltano tutto senza distinzione e gente che non ci capisce un cazzo, e in mezzo ci stanno gli arbitri-giornalisti che si prendono dei cornuti. E il mondo va avanti. Non si capisce bene verso dove, ma va avanti.
4. Il ruolo del DJ
"Essere DJ significa dare al pubblico una miscela di ciò che loro vogliono sentire e ciò che tu voi che loro sentano. Come dice sempre il nostro eroe AJAX, un dj deve intrattenere ed educare. Mai soltanto una delle due." - Yolanda Be Cool
Giustissimo. Acuto. Ma forse un tantino difficile da applicare a uno come il vostro boss di etichetta, che passa i concerti a lanciare torte al pubblico. O la parte “educativa” lì è dargli un gusto che la gente non si aspetta? “Voi volevate fragola ma io so’ trendsetter quindi toh, mango e arachide caramellato. Questa non ve l’aspettavate, eh?”
5. Ma Steve Aoki…
"Amo Steve, è un caro amico. E so quanto si sbatte per essere quello che è adesso. Lui viene già dal denaro, non ha bisogno di far tutto questo solo per soldi, garantito. Lui lanciava già torte prima di diventare un DJ." - Laidback Luke