Sebbene pericolosamente in bilico tra l’effetto del ‘siete caldi?‘ di Madonna ed una radiocronaca ad opera di Dan Peterson, l’affascinante accento di Róisín Murphy calza meravigliosamente a pennello in queste cinque cover pescate direttamente dal mare magnum della tradizione popolare italiana. Con una doppietta di Mina (“Ancora, Ancora, Ancora” e “Non Credere”), “La Gatta” di Paoli, il “Pensiero Stupendo” di Patty Pravo, e l'”Ancora Tu” di Battisti, l’EP “Mi Senti” esce finalmente il 28 Maggio per la londinese The Vinyl Factory. Ad impreziosire il lotto, una splendida novità chiamata “In Sintesi”, un piccolo capolavoro italo dall’incalzante ritmo disco à la Gino Soccio, il quale ad essere onesti non sfigura per nulla a fianco dei mostri sacri a cui stringe le mani.
“Mi Senti” è un disco di cover, e che cover verrebbe da dire: tenendo bene a mente che per una cantante italiana ricantare Mina sia già di per sé un’impresa eccezionale, possiamo comprendere lo sforzo e il coraggio che deve aver avuto Roisin Murphy nell’approcciarsi a questi capolavori. Il trucco operato dalla coppia Murphy/Sebastiano Properzi (esattamente la metà di Luca C & Brigante, già anni fa alle prese con un edit di Battisti da applausi), è stato dunque quello di porre l’accento – ehm… scusate – sull’accento. Giocando con la voce della cantante irlandese, anzi calcandone l’accento e il tono e rivestendo i brani di arrangiamenti minali e gaiamente italo-friendly, la coppia è di fatto riuscita a donarci un prodotto eccellente. Inoltre, ponendosi perfettamente nel solco tracciato dai pionieri dell’italo disco negli anni ’70, il cantato dall’accento anglosassone è davvero un must -ricordatevi i Lime tra gli altri. L’EP trasuda una percepibile alchimia del duo Murphy e Properzi, compagni nella vita oltre ché in studio, fatto che forse impreziosisce il disco di un calore ancora più marcato.
Così, mentre “Ancora, Ancora, Ancora” ci introduce in questo piccolo mondo italo fatto di synth, gorgheggi e beats minimali, “Pensiero Stupendo” strappa una risata, e mentre “Ancora Tu” si muove in territori vicini a Bottin e ai suoi Cristalli Liquidi/DFA, il capolavoro arriva con “Non Credere”, e il suo asciutto arrangiamento. Durante queste cover, trova spazio un brano originale “In Sintesi“, perfettamente sospeso tra passato (Gino Soccio, Moroder, La Bionda) e futuro. Da segnalare il remix del maestro Daniele Baldelli con l’aiuto di Marco Dionigi, per un sei minuti di celestiale balearic scaricabili gratuitamente dal sito creato appositamente per il disco. Chiude l’EP un’ubriaca versione de “La Gatta” di Gino Paoli – così ubriaca che sembra salutarci dalla porta di casa, dopo una festa fatta di troppi gin tonic e vecchi 45 giri di canzoni italiane… ciao, è stata una festa fichissima!