Pensavamo di essercela cavata così, buttando nella mischia alcuni degli EP più belli delle ultime settimane, parlando di alcuni degli album più attesi dagli amanti della techno e celebrando due raccolte davvero speciali. E invece no, proprio in extremis ecco che Maggio fa l’ultimo sprint e getta sul fuoco altro materiale impossibile da ignorare: perdonate il caos, ma esiste un filo logico capace di unire Dave Harrington, Livity Sound, Claque Musique e la techno di Function? Ogni tanto bisogna saper prendere ciò che la vita ha deciso di donarci, in questo caso altra ottima musica.
[title subtitle=”Pev & Kowton / Asusu – Raw Code / Sister Remixes (Livity Sound)”][/title]
Ci sono dischi, quelli belli ma belli sul serio, che non stancano mai e che più vengono ascoltati più conquistano e convincono. Qui ne abbiamo addirittura due e portano la firma di due pezzi di storia della musica da ballo: Surgeon, che remixa “Raw Code” di Pev & Kowton, e Nick Höppner, che mette mano a “Sister” di Asusu. L’EP è graffiante e raffinato al tempo stesso come solo i migliori lavori d’Oltremanica sanno essere. Inutile dire che è vietatissimo lasciarsi sfuggire questo nuovo Livity Sound.
[title subtitle=”Binh – Downtown EP (Cabaret Recordings)”][/title]
L’affascinante traiettoria musicale disegnata dalla giapponese Cabaret Recordings sembra non conoscere pause: dopo i primi due out confezionati dal padrone di casa So Inagawa – non potete aver dimenticato “Logo Queen” e “Sensibilia” – è ora il turno del tedesco Binh. Io ho perso la testa per “Downtown”…non male, non trovate?
[title subtitle=”Function / Inland – Odeon / Rhyl EP (Infrastructure New York)”][/title]
Dopo otto anni di dolorosa inattività, torna a far bella mostra di sé (e della sua musica) Infrastructure New York, storica label techno di Manhattan che tra il 1998 e il 2006 è stata la casa di Dave Sumner (meglio noto come Function e metà dell’inossidabile due Sandwell District), grazie alla collaborazione tra lo stesso Sumner e Ed Davenport, talento inglese ormai trapiantato con successo a Berlino dalle parti di Ostbahnhof. A “Odeon / Rhyl EP” spetta il compito di riprende un discorso interrotto troppo tempo fa, una storia che oggi parla la lingua sporca e cattiva della musica di Function e che ha trovato nel giovane britannico la fiamma capace di riaccendere la miccia. Se l’EP è un antipasto fedele di ciò che ci attende, preparate caschi e giubbotti antiproiettile: ce n’è per testa e cuore.
[title subtitle=”E-Dancer – Heavenly Part. 1 & 2 (KMS Records)”][/title]
Quattro dei più bei lavori di Kevin Saunderson remixati da Carl Craig, Kenny Larkin, Juan Atkins e D-Wynn, più altri quattro in veste originale. La leggenda rispolvera musica da antologia sotto il segno di E-Dancer per due ristampe preziosissime. Passato, presente e futuro nel segno di Detroit.
[title subtitle=”Fred P – Distant Rain (Mule Musiq)”][/title]
Dopo un periodo personale particolarmente difficile, Fred P. torna a far parlare la sua classe rilasciando, a distanza di poche settimane da “Red Clouds” (sotto il moniker Anomaly), il suo nuovo EP per Mule Musiq. “Distant Rain” e “Using Machine” rappresentano l’ennesima prova di come talento e metodo siano le uniche chiavi per veder il proprio percorso artistico perdurare negli anni. L’americano ha entrambi e la sua è house music da brividi: dopo “Reach” eccovi servito un altro classico.
https://soundcloud.com/mulemusiq/sets/fred-pdistant-rain
[title subtitle=”Aiello – Aimless (Claque Musique)”][/title]
La storia insegna: Claque Musique è da sempre il posto perfetto dove veder crescere alcuni tra i più bravi giovani che la nostra scena house è stata in grado di regalarci da quando la label di Carola Pisaturo ha aperto i battenti. E’ successo con Massimo Di Lena, compagno della padrona di casa nel progetto Vegas Gas, con i Micro On (oggi potete ascoltare la musica di Germano Ventura su All Inn e di Adriano Moretti su Instruction Rec) e con Hugo, che ai tempi di “Born To Bop” (inizio 2008) doveva ancora remixare “Kühle Fliege” su International Freakshow. Oggi sono cambiati i “tempi” della musica e lo stile di Claque Musique, certo, ma non la sua attitudine; per questo dopo Iuly.B – il cui EP “rumeno” ha aperto nel migliore dei modi il 2014 della label della Pisaturo – è ancora il momento di giovane di belle speranze come Aiello prendere in carico il compito di tenere alto il livello di casa Claque Musique: le quattro tracce di “Aimless”, specie nelle due originals e nella versione firmata da R+L (il remix di Romano Alfieri e Luca Bear è un summer anthem), ci riescono alla grande e rappresentano uno dei modi migliori per fare un passo avanti verso i mesi caldi che ci aspettano. Bel disco.
[title subtitle=”Benjamin Damage – Up / Acid Bath EP (50Weapons)”][/title]
Non sarà forse ai livelli di “010x” e “ETI Rework”, due tra i lavori più belli e incisivi firmati da Benjamin Damage (e, in generale, usciti su 50Weapons nell’ultimo biennio), ma “Up” è davvero un bel disco. Mood house arricchito da quella “tigna” techno che rende questo EP perfetto per chi vuole alzare la temperatura del proprio dj set: musica da ballo fatta bene, senza capriole e senza salti mortali ma con le braccia alzate per tutti e sette i minuti del disco. Up!
[title subtitle=”Yagya – Sleepygirls (Delsin Records)”][/title]
“I wanted to create an album that’s atmospheric, repetitive and easy to listen to over and over again”. Se questi erano davvero i propositi dell’islandese Yagya quando ha iniziato a produrre “Sleepygirls”, allora il suo quinto album non poteva che riuscire meglio. Questo nuovo, bellissimo Delsin Records è un viaggio attraverso droni, chord e beat techno dal sapore dub; musica ricca, dove hanno un ruolo altrettanto importante voci esotiche e strumenti registrati dal vivo (sassofono e chitarra, poi rieditati) nella costruzione di un percorso dolce che guidi l’ascolto attraverso una storia decisa e scura, ma comunque senza spigoli. “Sleepygirls” è dolcezza e carattere, un lavoro in grado di infilarsi nelle nostre teste e di avvolgerle senza invaderle; ci ubriaca senza ridurci uno straccio, lasciando liberi i nostri pensieri di guidarci laddove non sempre hanno avuto il coraggio di condurci. Bello, bello davvero, specie se ascoltato tutto d’un fiato di notte, o in una giornata di pioggia, o mentre state facendo l’amore.
[title subtitle=”Dave Harrington – Before This There Was One Heart But A Thousand Thoughts (Other People)”][/title]
“Before This There Was One Heart But A Thousand Thoughts”, il primo EP a firma Dave Harrington, è un’odissea musicale attraverso i contrasti sonori studiati e costruiti dalla “metà alla chitarra” del duo Darkside. Un percorso a tappe, quello assemblato dal musicista di Brooklyn, che nei venti minuti totali dell’uscita esplora e mette in mostra tutto il suo bagaglio artistico: “Before This There Was One Heart But A Thousand Thoughts” è un EP introspettivo, scuro come i sentimenti cui decide di metter mano e dove a farla da padrona è la chitarra vibrante che già abbiamo amato in lavori come “Paper Trails” e “Golden Arrow”. Chi ha amato “Psychic” non può lasciarselo sfuggire.