Immersa in mondo fatto di specchi illuminati da migliaia di luci, si muove lentamente la sinuosa figura, di Jillian Banks, nota semplicemente come BANKS; la sua voce intona la malinconica e rabbiosa “Drowning”: “you try to lie, i can see that you don’t need me/Need me don’t need me, need me don’t need me/All of your words they’ve been cursed with dishonesty / With dishonesty, with dishonesty”.
Bellissimo e struggente “Drowning”, brano dove Jillian canta della solitudine e della rabbia di un abbandono. Come una sirena ci strega col suo beat ci fa immergere in un mare di emozioni contrastanti. Il video è il primo estratto dall’album “Goddess”, in uscita il 9 settembre per la label Harvest Records, come già anticipato su Soundwall. Le sensazioni sono rese perfettamente da Mike Piscitelli in collaborazione con i-D magazine, dove, la solitaria Jillian, si aggira in una stanza piena di specchi, cambiando colore di abito man mano che i beat aumentano e le parole diventano sempre più pregnanti di emozioni; si passa dal cupo nero dell’amarezza dell’abbandono, al rosso sangue della rabbia, al bianco della pace dell’annegare nella propria solitudine. BANKS, la nostra solitaria sirena, ci incanta, e parafrasando William Shakespeare in “Sogno di una notte di mezza estate”, facciamo nostra la descrizione di questa magica figura mitologica: “Una sirena assisa sul dorso di un delfino la quale effondeva nell’aria tanto soavi ed armoniosi accenti che il rude mare s’ingentilì al suo canto, e alcune stelle, impazzite fuori balzaron dalle sfere per ascoltare la melodia dell’equorea fanciulla marina”.
Immergetevi in “Drowning“ buona visione.