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[tab title=”Italiano”]Julien Bracht è sicuramente uno di quegli artisti da seguire da vicino. Parte di casa Cocoon dal 2012, Julien è un artista a 360 gradi che unisce il suo lavoro di produttore alle sue performance live a base di bassi e percussioni. Julien ha suonato nei club e durante i festival più importanti al mondo ed anche quest’estate lo vedremo sul palco del Tomorrowland e dell’Amnesia di Ibiza. Inoltre, a settembre partirà alla volta del Sud America per il suo tour in terra latina. In questa intervista, Julien parla di come tutto ebbe inizio, dei suoi progetti come produttore e dei suoi set live.
È da un po’ che ti seguiamo e siamo felici di sentire cos’hai da raccontarci… Com’è iniziata la tua avventura con Cocoon?
Era la fine del 2012. Ho inviato alcuni promo a Edgar, il manager di Cocoon Recordings. Una settimana dopo, ho ricevuto una sua mail che includeva il suo numero di telefono. Ho così deciso di chiamarlo e abbiamo parlato per un’oretta riguardo la mia musica, i miei piani futuri e via dicendo. Era un periodo di cambiamenti per me, infatti, avevo preso la decisione di lasciare un’altra grossa casa discografica. Quindi, diciamo che era il momento perfetto. La settimana successiva, ho avuto una riunione con Edgar, Sven e i miei genitori. Quando Sven mi ha detto che era felicissimo di accogliermi nella famiglia Cocoon, è stato un momento magico.
Viaggiando così tanto, sicuramente avrai vissuto momenti indimenticabili. Ci racconti un episodio divertente accaduto durante una delle tue performances?
Non è facile ricordarsi un momento divertente così su due piedi. Ma ripensandoci, c’è stata una situazione che mi ha fatto sorridere. Quando ho iniziato a produrre musica intorno ai 16 anni, avevo i miei idoli come ad esempio Ricardo Villalobos, Sven etc. Sei anni dopo, penso sia divertente vedere mia madre dietro la consolle dell’Amnesia parlare con Ricardo e gli altri. È come vivere un sogno!
Una delle tue performance più importanti è stata sicuramente l’apertura di Cocoon all’Amnesia di Ibiza nel 2013. Come ti sei sentito prima di salire sul palco?
È stato un momento unico. Un mix di sensazioni strane dovute al fatto che suonare nella mitica Terrace dell’Amnesia è sempre stato uno dei miei sogni. Ero davvero nervoso e dopo aver sbirciato il dancefloor e vedendolo pienissimo, non avevo il coraggio di uscire dal camerino… stavo per morire! Dieci minuti prima del mio inizio, il mio manager ha bussato alla porta dicendomi che dovevo prepararmi a salire sul palco. In quel momento, è come se la mia mente si fosse schiarita e ho deciso di buttarmi. La cosa stupefacente è che dopo due minuti dall’inizio del mio set, le persone erano talmente entusiaste che mi sono dimenticato delle mie paure e mi sono goduto l’ora più bella della mia vita. Questo show è stato un passo importantissimo della mia vita.
Tu sei uno dei pochissimi artisti che suona le percussioni durante i suoi live: come fai a portare con te tutta l’attrezzatura durante le serate lontane da casa?
Beh, ho due valigie molto grandi. Una che contiene tutti gli strumenti di percussione e una con il mio mixer e tutti i cavi. Nel mio bagaglio a mano invece, tengo la mia drum machine 808, uno Space Echo analogico Eventide ed il mio Fireface. Ammetto che non è molto confortevole quando viaggio da solo, ma per me è importantissimo che il mio set-up sia perfetto.
Chi sono gli artisti che più di tutti hanno influenzato la tua attività come produttore? C’è qualcuno cui sei particolarmente grato in termini di sound?
I tre artisti che hanno influenzato la mia musica sono Boards of Canada, Moritz Von Oswald e Shed.
Come combini il tuo look molto “rock” con il tipo di musica che suoni?
Haha, non penso al fatto che ho un look “rock”, ma semplicemente al fatto che mi piace avere i capelli lunghi e allo stesso tempo suono musica techno!
Recentemente hai aperto la tua label Trust Records, hai in programma di presentare soltanto tue produzioni o coinvolgerai altri artisti nel tuo progetto in futuro?
Corretto! Beh, principalmente inciderò produzioni mie ma ad esempio, la seconda release sarà composta da una track di un mio caro amico insieme a due miei remix. Non vedo l’ora dell’uscita di questo disco, perché l’originale è una traccia psycho pop a 110 BPM. Trust non sarà unicamente un’etichetta techno. Tutta la musica che mi piace potrà essere pubblicata probabilmente insieme ad una mia interpretazione musicale. Mi piace spingere i miei limiti e mischiare insieme diversi generi musicali.
Trovi che il pubblico italiano sia diverso da quello di altri paesi?
Io adoro il pubblico italiano. Sono davvero dei pazzi sempre pronti a far festa e vivono a pieno lo stile di vita techno. Ogni volta che suono in Italia, il pubblico è sempre così grato per la musica che capisci che stai facendo la cosa giusta nella tua vita.
Quanto tempo passi nel tuo studio?
Dipende. Solitamente ci vado ogni settimana. È da quattro settimane che ho rinnovato il mio studio e quindi sono felice di passare intere giornate lì dentro!
Quale traccia ha completamente stravolto la tua vita?
Penso che sia “Grace”, uscita su Playhouse. È stato il mio primo disco e da qui tutto è iniziato.
Quali sono i tuoi programmi per il futuro? Ti concentrerai unicamente sul tuo show live o stai considerando di suonare dj set?
Sono molto aperto. Al momento, sono completamene concentrato sul mio show live e le mie produzioni. Ma la musica è la mia vita e sono sicuro che farò moltissime altre cose come ad esempio collaborazioni e magari metter su una band.
La performance della tua vita?
L’apertura di Cocoon all’Amnesia di Ibiza nel 2013.
Il locale dove non ti stanchi mai di suonare?
Il Robert Johnson.
Quali sono le tue passioni a parte la musica?
La mia famiglia, il mio cane, lo sport e…le ragazze!
Qual è l’artista che non smette mai di sorprenderti?
DJ Koze.[/tab]
[tab title=”English”]Julien Bracht is surely one of those artists to follow. Part of the Cocoon family since 2012, Julien is an all-round artist who mixes his work as producer together with his live performances based on basses and percussions. Julien played in the most important clubs and festivals worldwide and this summer, we will see him again on the stage of Tomorrowland and in the dj booth of Amnesia – Ibiza. Furthermore, in September he will start is South American tour that will see him playing in several Latin countries. In this interview, Julien talks about how he started his career, his future projects as a producer and his live sets.
We have been following you for a while and we can’t wait to hear your story… Can you tell us how did your adventure with Cocoon started?
It was at the end of 2012. I sent some promos to Edgar, the label manager of Cocoon. After a week he sent me a mail with his telephone number. I called him and we had one-hour discussion about the music, what I plan to do with my music and so on. At this time I was also in a mood to change some things, because I decided to leave another big agency. So the moment was perfect. One week later we had a meeting with Edgar, Sven and my parents. That was a magic moment, when Sven told me, that he was very happy to welcome me in his music family.
Since you travel so much, we believe that you lived unforgettable moments. Is there a funny story that happened during your gigs that you want to share with us?
It’s always difficult to remember one if you think about it. But yes, after thinking 5 minutes, I have one situation that was definitely funny for me. I mean when I started with electronic music at the age of 16 more or less, I had my big heroes like Ricardo, Sven, etc. Now, when you see six years later, your mum in the dj booth of amnesia talking with Ricardo is very funny and like in a dream.
One of the first big gigs you played was at the Cocoon at Amnesia opening in 2013: how did you feel right before jumping on stage?
This moment was quite unique. It was a very strange feeling, because to play on the terrace was a big dream for me. I was super nervous and couldn’t get out of this little backstage room beside the terrace, because when I saw the full terrace, I was nearly dying. 10 minutes before the gig, my manager knocked at the door and told me, that we had to go to the stage. In this moment I didn’t ́t had any feeling and just went to the stage with an empty mind. But the good thing was, 2 minutes after starting my set, the people where so into it, that I lost all my fear in one second and I just enjoyed one of the best hours of my life. This show was a big step for me.
You are one of the very few live acts who play the drums during your set: how do you manage to carry everything around when playing a gig far from home?
Well, I have two big luggage bags. One with my drums and one with my mixer and cables. In my hand luggage I have my 808 drum machine, one analogue Space Echo from Eventide and my Fireface. It ́s not so comfortable when I travel alone, but for me it ́s much more important to have a perfect set up.
Who are the artists that most influenced your work as a producer? Is there anyone that you are particularly thankful in terms of sound?
The three that most influenced me are Boards of Canada, Moritz von Oswald and Shed.
How do you combine your “rock” look with the type of music you play?
Haha, I don ́t think about that if I look like a rocker. I just wear long hairs and do techno music!
You recently opened your very own label Trust Records. Are you planning to present only you own productions or will there be other artists involved in your project in the near future?
Yes, that’s right! Well I will release a lot of my stuff, but the second one for example will be a song from one of my best friends with two remixes from me. I’ ́m very looking forward to this record, because the original is a 110 BPM psycho pop song. Trust will not be a techno Label only. All the music that I like can be released. Maybe every time with my interpretation on the record as well. I like to break frontiers of genres and let them merch together.
How is the Italian crowd different from other countries?
Oh I really love the Italian crowd. They are just crazy party people and they really live the techno lifestyle. Every time I play in Italy, the crowd is so thankful for the music, that you feel doing the right thing in your life.
How much time do you normally spend in your studio?
It depends. Normally I am there every week. I just renovated my studio for 4 weeks, so I ́m very hot to go back to normal studio days!
Which track that you produced changed drastically your life?
I think “Grace” on Playhouse. This was my first record. With this one all started for me.
What are your plans for the future? Will you only concentrate on your live act or will you consider playing dj set too?
I’m very open for everything. At the moment I ́’m completely focused on my Live Show and my productions. But music is my life, and I ́m sure that I will do a lot of other stuff as well like cooperation and maybe some band projects as well.
The gig of your life?
Cocoon Grand Opening at Amnesia Ibiza June 2013.
The club you will never be bored to play at?
Robert Johnson.
What are you passions a part from producing and playing music?
My family, my dog, sports and girls!
Who is the artist that always surprises you?
DJ Koze.[/tab]
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