Negli anni alle parole Sennheiser e DJ abbiamo spesso affiancato la sigla HD25, le cuffie che sono diventate un simbolo al pari dei Technics 1200 per generazioni intere. Un oggetto che negli anni è diventato l’icona di una passione o meglio, di un mestiere. Un’icona che però inizia ad avere diversi anni di onorata carriera alle spalle e che la stessa Sennheiser sta pensando di sostituire con l’introduzione di tre nuove cuffie: HD6 MIX / HD7 DJ / HD8 DJ. Un segmento pensato proprio per i producer e i dj più esigenti: dall’entry level al top di gamma, con soluzioni innovative e materiali più rifiniti rispetto alla cuffia che siamo abituati a vedere in testa a quasi tutti i DJ.
Tra l’HD6 e l’HD8 la differenza è nella qualità, dove la prima è un entry level degna di nota e l’ultima è il top di gamma per rifiniture, suono e materiali. La serie sta già facendo parlare di se, tanto da aver vinto Il Red Dot, un premio annuale che viene assegnato da una giuria di esperti a prodotti che si contraddistinguono per il design, il concept e la comunicazione.
Le HD8 DJ sono le cuffie che abbiamo tra le mani. Rispetto alle HD25 il design è ovviamente più moderno, solido e rifinito. Le HD25 hanno molti più componenti a vista e sono di plastica, le HD8 invece nascondono la maggior parte dei cavi e sono in metallo. Questo significa meno possibilità di danneggiamento per alcune parti, ma allo stesso tempo una sostituzione più difficile dei componenti nel caso si dovesse rompere qualcosa.
Nella confezione (sempre perfettamente curata) troviamo un astuccio rigido che contiene le cuffie (piegate su se stesse), due padiglioni sostitutivi, due cavi (uno liscio classico e uno con la molla) entrambi con il jack a vite che permette di tenere ben saldo l’adattatore per il mixer.
Le HD8 DJ permettono di inserire il cavo indifferentemente in entrambi i padiglioni, garantendo soluzioni comode per tutti i dj. I padiglioni ruotano e permettono alla cuffia di essere utilizzata sia indossata che appoggiata su una spalla, utilizzando solo un’orecchio. Le rifiniture come già detto sono ottime ma purtroppo a pagarne le conseguenze è il peso: le HD25 potevano essere indossate per tantissimo tempo senza restituire alcun tipo di fastidio, le HD8 sono invece piuttosto pesanti e “meccaniche” e alla lunga stancano.
E’ curioso vedere come siti di riferimento (in settori però diversi) si trovino in disaccordo su quello che è il suono prodotto dalle HD8 DJ. Resident Advisor conferisce un voto piuttosto basso, PC Mag invece mette l’audio di queste Sennheiser tra i PRO da segnalare. Per noi le cuffie hanno un’ottima resa, non sono troppo orientate verso i bassi e garantiscono un’uscita reale del suono senza distorsioni, con i medi e gli alti che suonano in modo cristallino.
Per concludere, la HD8 DJ sono sicuramente un ottimo prodotto, di cui però facciamo fatica ad innamorarci. Sono sicuramente cuffie che suonano bene, resistenti e che garantiscono soluzioni per ogni tipo di utilizzo. Hanno però un prezzo elevato e non sono rivoluzionarie rispetto a un prodotto che viene prodotto dalla stessa casa. I dubbi più grandi poi vengono dalla comodità di utilizzo, questione non da poco se si parla di un prodotto pensato per professionisti che in consolle passano diverse ore.
C’è un motivo se i simboli diventano icone e le icone rimangono tali per sempre. Solo il tempo ci dirà se ha avuto ragione l’evoluzione tecnologica messa in atto da Sennheiser o se hanno vinto le emozioni e l’affetto che ci legano e legano molti DJ/Producer alle amate HD25.