E alla fine, inevitabile, arriva Settembre, che con il suo incedere quasi svogliato, si tira dietro i tramonti, i cocktail, i club estivi e i festival, lasciando dietro di se, quel senso di malinconia che ti prende quando ti accorgi che qualcosa di bello è finito, di nuovo, almeno per ora. Quello che ti assale quando sul mare inizia a calare un po’ di foschia e la brezza si fa meno calda, quando suona l’ultimo beat di una tre giorni di festival, quando anche ad Ibiza, sui cartelloni, si legge “Closing Party”. Anche la musica, in un certo senso, sembra essere affetta da questo stato d’animo, o forse siamo noi trancers, inguaribili sentimentali, che andiamo alla ricerca, più o meno subconsciamente, di quelle tracce che amplificano l’inquietudine e ci aiutano a crogiolarcisi dentro, perché, diciamoci la verità, sotto sotto, ogni tanto, ci piace. Ecco, quindi, qualche suggerimento per rinfrescare la vostra playlist dei giorni “blue”.
[title subtitle=”John O’Callaghan & Jennifer Rene – Games (Standerwick Remix) (Subculture)”][/title]
Un capolavoro di uplifting, che unisce la suggestione di un vocal eccezionale e malinconico unito ad una melodia struggente, alla potenza della cassa dritta e dei 138 bpm: questo, in sintesi, il remix di Ian Standerwick del nuovo singolo di John O’Callaghan, remix che consacra più che mai il produttore di Bristol nel ruolo di portabandiera della nuova, nutritissima, generazione di uplifters. L’attenzione è giustamente incentrata sul cantato di Jennifer Rene, e non potrebbe essere altrimenti, data la bellezza dello stesso. Nella strofa, i pluck e la 303 sono soltanto il tappeto su cui poggia la voce, accompagnandola fino al magnifico break di piano e pads, in cui le emozioni prendono il sopravvento, come nella migliore tradizione trance. Il crescendo del build up, poi, porta alla scarica di energia della ripartenza, in cui però, la carica emotiva non viene meno, anzi! Con la voce di Jennifer che ci rimbalza in mente, ripetendo all’infinito “…calling me out on everything I’ve done”, dunque, non possiamo che augurare lunga vita a questa uplifting!
[title subtitle=”Ben Hennessy – In The Summer (Black Hole)”][/title]
Nonostante la Black Hole sia oggi una tra le label più importanti e quotate ed abbia lanciato negli anni enormi successi di artisti dai nomi altisonanti, è bello vedere che continua allo stesso tempo a lasciare spazio anche ai giovani talenti e a producer non ancora affermati. È il caso, ad esempio, di Ben Hennessy e della sua “In The Summer”, una calda traccia che strizza l’occhio alla house di tempi ormai lontani, particolareggiata da singhiozzi di sample vocali molto sensuali, una melodia affascinante e synth super rilassanti. Da ascoltare al tramonto su una spiaggia deserta, stretti nell’abbraccio di una felpa, con la mente ai ricordi dell’estate appena passata.
[title subtitle=”Assaf feat. Moscow Noir – Faded (I Hate U)”][/title]
Sogno. Viaggio. Poesia. Queste parole balenano nella nostra mente al primo ascolto di “Faded”, traccia trance progressive dai suoni ben curati e un’atmosfera spensierata, tipica dei rimanenti giorni di vacanza, gli ultimi da godersi a pieno prima di ricominciare con la solita routine. Nel break vorticosi riff di chitarra accompagnano il dolce vocal maschile di Moscow Noir, fondendosi in un tutt’uno. Una massiccia dose di synth pesanti gonfia poi le casse, pronte a dar vita ad una folla che si muove inarrestabile, guidata dalla melodia dettata dalla chitarra. Come trovarsi all’improvviso in mezzo ad una cascata in piena caduta. L’accoppiata fra il cantante canadese e il producer Assaf ci regala un brano che, di certo, saprà scaldare il nostro prossimo autunno!
[title subtitle=”Ben Gold feat. Christina Novelli – All Or Nothing (#Goldrush)”][/title]
Ben Gold lascia definitivamente la Garuda di Gareth Emery, per salire a bordo della super corazzata Armada con la sua nuova label #Goldrush, presentata dall’’omonima compilation e da questo singolo, in uscita rispettivamente il 19 e il 15, e supportata da un podcast settimanale, già arrivato alla tredicesima puntata riscuotendo un discreto successo (il nome non lo indovinereste mai: esatto, “#GoldrushRADIO”). Operazioni di branding a parte, questa collaborazione con la Novelli ha tutte le carte in regola per far parlare di se nei prossimi mesi, e non solo perché Christina si è affermata come una delle voci più apprezzate, richieste e corteggiate del panorama trance. La produzione, infatti, è perfetta nel suo complesso, ed è il naturale compimento del percorso di maturazione del sound dell’inglese, i cui frutti si erano già intravisti qualche tempo fa, con “Fall With Me”. Un sound che senza dubbio si è ammorbidito, perdendo forse parte di quell’orientamento spiccatamente club che avevamo sentito in “Thriller”, “Amplified” o “Where Life Takes Us”, che, forse, non aveva più molto da dire. Lasciati da parte, dunque, gli square lead distorti, Ben si butta a capofitto su progressioni di accordi e groove più easy-listening, terreno decisamente fertile per una voce come quella di Christina Novelli. Non sappiamo se si tratterà di un cambio di direzione definitivo, o se le due anime di Ben sapranno convivere senza che nessuna venga sopraffatta, ma per il momento ci sta bene così!