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[tab title=”Italiano”]La scena trance italiana di oggi, lo sappiamo, non è tra le più floride del mondo, per numero di acts e di party, che si contano sulle dita di mezza mano. Ma quel che è certo, è che può contare su uno zoccolo duro di produttori e di irriducibili fans tutt’altro che passivi, soprattutto nelle nicchie più underground. Manuel Le Saux è una colonna portante dei primi, quelli che la musica la fanno, e che, al pari di colleghi come Giuseppe Ottaviani o Fabio XB, convivono con la frustrazione di veder riconosciuto e apprezzato il proprio lavoro al di fuori dei confini nazionali, infinitamente più che a casa propria. Attenzione, però, guai a vedere tutto nero: le eccezioni ci sono, sono più che valide. In attesa del suo party romano di sabato prossimo, Manny, senza peli sulla lingua, ci dice la sua sulla situazione italiana.
Suoni spessissimo in Inghilterra: la trance da quelle parti sembra non vacillare mai, raccontaci un po’ le tue esperienze oltremanica… Qual è il tuo ricordo migliore?
L’Inghilterra al momento è il miglior posto in Europa per quanto riguarda la trance! Uno dei miei momenti migliori l’ho vissuto tre settimane fa al Monster Ball, organizzato da Goodgreef e Remedy. La venue e il pubblico sono stati eccezionali.
Il paragone estero – Italia, per quanto riguarda i party, spesso lascia il tempo che trova, ma in queste occasioni è quasi doveroso: che differenze hai riscontrato tra posti come, appunto, il Regno Unito, gli Stati Uniti o il Sudamerica, rispetto al “bel paese”?
Dei posti che hai citato, a livello di calore negli eventi, al primo posto c’è l’argentina senza “se” e senza “ma”. Loro sanno veramente come ci si diverte ad un evento trance. Dell’Inghilterra abbiamo appena parlato ed è il top in Europa. Gli Stati Uniti sono un mercato molto fertile, dove qualsiasi tipo di musica può nascere e riservarsi un posto importante nel clubbing, ma la trance, forse a causa della troppa EDM, è un qualcosa che sta crescendo bene ma lentamente. E poi c’e’ l’Italia… Cosa possiamo dire dell’Italia? Che bisogna ringraziare chi ancora ha il coraggio di proporre qualcosa, e si batte per avere serate trance… Ma sappiamo che è molto dura.
Si dice spesso che uno dei problemi più gravi del nostro paese in ambito musicale, sia la coesione tra gli artisti, tra i promoter, tra gli addetti ai lavori in generale: tu cosa ne pensi? E’ una cosa che esiste, nella scena trance nostrana? E’ questo il vero cancro della musica elettronica italiana?
Il vero cancro della musica elettronica non è questo. Può essere uno dei tanti problemi, ma di certo non quello determinante. Purtroppo, in un paese in cui la massa va avanti con canzonette di Sanremo e Amici di Maria de Filippi, cosa si può pretendere? Gabry Ponte nella DJ Mag Top100? Ma per piacere!
Il prossimo 7 novembre presenterai una nuova “Extrema Night”, la terza se non sbaglio, nella tua città Roma: cosa significa per te?
Significa moltissimo perché amo suonare nella mia città! I ragazzi del #teamLeSaux la stanno organizzando alla grande, e mi permettono di dare spazio a nuovi talenti.
Hai intenzione di dare una scadenza regolare al party, in futuro? Resterà a Roma, o sarà itinerante?
Le “Extrema Night” andranno ovunque! La prima in assoluto è stata fatta a New York, per poi passare per Milano, al Trance Gate, ed ora a Roma. Non sappiamo ancora ogni quanto faremo queste serate, ma di certo c’è che ne faremo ancora in italia!
Sei stato uno dei resident storici di Trance Gate: hai un po di nostalgia dei primi tempi? E’ tutto come nove anni fa, o trovi qualche differenza, quando torni a suonare a Milano?
E’ cambiato tanto a Milano, e in meglio! Il merito è di Gianluca, e della gente che riempie il locale a ogni evento e contribuisce a creare un’atmosfera speciale.
C’è qualche artista in particolare che sogni di avere nel rooster della tua label, o come ospite ad una “Extrema Night”?
Mi piacerebbe portare John O’Callaghan! Chissà, forse un giorno…
Per quanto riguarda, invece, i nuovi talenti, c’è qualcuno di promettente, magari italiano, che tieni d’occhio?
Di italiani ovviamente non posso che nominare Astuni che sta facendo cose ottime. C’e’ anche Emanuele Congeddu che ormai è una certezza, e poi ci sono tanti altri nuovi giovani talenti di cui sicuramente sentiremo parlare prestissimo.
Si avvicina la quattrocentesima puntata del tuo radioshow, e ho sentito che stai organizzando qualcosa di speciale per celebrarla: ci puoi svelare qualche indiscrezione?
La vera indiscrezione è che saranno due mesi di fuoco: Australia, USA, UK, ovviamente Italia, e forse Canada sono le prime parole che posso lasciarmi sfuggire…[/tab]
[tab title=”English”]We all know that nowadays italian trance scene isn’t the best in the world, but for sure, we have a few great producers and a consistent fanbase, particularly established in the underground. Manuel Le Saux is part of the first ones, he’s a music maker, and like his colleagues such as Giuseppe Ottaviani or Fabio XB, he has to live together with the frustration of being appreciated abroad far more than in his homecountry. Waiting for his own party in Rome, next week, we had a really outspoken chat with him, about his view of the italian scene.
You play a lot in England, trance up there seems to never falter: tell us something about your experiences… Which is your best memory?
England is the best place in Europe for trance, at the moment! One of my best moments was three weeks ago at the Monster Ball party by Goodgreef and Remedy. The venue and the crowd were simply stunning!
I know that the comparison with Italy is not that useful, most of the times, but here seems to be mandatory: which are the main differences you’ve seen between our country and places like UK, USA, or South America, for example?
Between the places you said, Argentina is outstanding for sure, their energy and warmth at the parties is unbelievable! We just talked about UK, and as I said, is the best in Europe to me. United States are a really good marketplace, where every kind of music can grow and take its place in the club culture, but trance music is growing slowly, maybe because of a too bulky EDM scene. Then Italy, what can I say about us? We have to be thankful to the guys who still try to set up trance parties! We all know it’s hard, here…
They often say that one of the problem of our music industry is the lack of cohesion between artists, between promoters etc, what are your thoughts about it? Do you feel it? Is this the main problem of our electronic music industry?
This is not the point. It may be one of the problems, but it’s not the biggest. Sadly, the masses still go for Sanremo festival and Maria De Filippi, there’s a lack of culture at the basis… And Gabry Ponte in the DJ Mag Top100? C’mon!
On November 7th you’ll host a new chapter of “Extrema Night” in your own city, Rome: what does it means for you?
It means a lot, I love to play in my city! The guys of #teamLeSaux are setting up the event in a really good way, and I’ll be able to promote new talents and give them the spot they deserve.
Will it be a regular party in the future? And will take place always in Rome, or will be itinerant?
“Extrema Nights” will go everywhere! The first one was in New York, then we went to Trance Gate in Milan, and now in Rome. We still don’t know how close we’ll schedule them, but we’re gonna do more of it in Italy for sure!
You’ve been one of the historical resident dj’s of Trance Gate: do you kinda miss those times? Is it still like nine years ago, or do you spot any difference, when you come back playing in Milan?
A lot has changed in Milan, and Trance Gate parties are still growing and getting better! Credits to Gianluca, and to the crowds that pack the clubs every time, they create a very special atmosphere!
Is there any particular artist you’d like to have in your label, or as a guest at the “Extrema Nights”?
Would love to have John O’Callaghan! Maybe one day…. Who knows?
Talking about new talents, now, is there anyone, italian maybe, you’re keeping an eye on, at the moment?
I have to say Astuni, of course, he’s doing great things! And also Emanuele Congeddu, which is a solid producer, and many others young talents we’ll hear about very soon.
We’re getting closer to the 400th episode of your radioshow, and I heard you’re setting up something special to celebrate: can you reveal any exclusive detail?
Yeah, I’ll be on fire for a couple of months! Australia, USA, UK, Italy of course, and maybe Canada are the only words I can say at the moment…[/tab]
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