Negli ultimi giorni il controverso e spumeggiante Seth Troxler ha continuato a far parlare di sé in modo divertente, ma anche riflessiva, con un interessante spaccato sulla sua vita e il suo background musicale. Ma iniziamo con ordine e dall’inizio.
Il 7 Novembre ha pubblicato sul suo canale SoundCloud “Rhythm Control Mix”, un missato abbastanza spiazzante soprattutto per chi conosce le produzioni e i set del ragazzo di Kalamazoo, Michigan. Seth Troxler si espone giustamente in prima persona per non impantanarsi troppo in quell’ambiente houseggiante che da sempre è stata la sua casa e per ricordarci che non si vive solo di house music, o in generale di elettronica. La fantastica versatilità del selector è tutta qui, con una selezione brillante di brani disco, funky e rock d’annata, ballate esoteriche, b-song messicane e cavalcate tra il gipsy e lo psych. Esplora e parallelamente mostra un lato di sé affascinante che veramente pochi fan conoscono, dal gusto retrò ma sempre di gran classe. Questo mixato è il giusto rimedio per riscaldarsi in queste fredde notti invernali – l’ha detto lui – e il risultato che ne viene fuori è molto azzeccato.
Invece ieri è stato il protagonista della serie “Between The Beats” di Resident Advisor. Intercettato dagli operatori del magazine, Seth testimonia quanto sia ardua la vita del dj. Ok, nel video assistiamo ad un vero tour de force tra il Lovebox, il Tomorrowland e il Melt! Festival in back to back con Tiga: tre festival che magari non sono l’emblema della tristezza. Ma Seth Troxler afferma che fare il “touring dj” non è il massimo della vita: tra ore piccole, foto con i fan che finiranno su Instagram e scongiurati aerei persi, ci tiene a dire che “I’m not Steve Aoki”. Stancarsi ed essere giù di tono ci può stare, è fisiologico. Sempre che tu non sia una super star del carrozzone EDM.
Ma lo spirito e il carisma con cui queste parole escono dalla sua bocca non fanno altro che alimentare il nostro rispetto per una delle figure musicali più belle di questi ultimi anni.