Ok, ora, per un attimo, possiamo guardarci indietro. E’ stato un anno molto importante per noi: un anno di ottimi risultati, di grande crescita, di soddisfazioni vere. Un anno in cui abbiamo festeggiato il nostro primo, piccolo anniversario: sotto l’egida dell’hashtag #5oundwall abbiamo unito le nostre forze assieme a Spring Attitude, Dancity, roBOt Festival e Club To Club, co-presentando un sacco di situazioni ad alta qualità, e già questa è stata una grande soddisfazione. Ma sempre sotto #5oundwall, col preziosissimo aiuto di BEA, Fondazione Romaeuropa, Red Bull Music Academy ed L-Ektrica, l’11 e 12 dicembre abbiamo fatto ancora di più. Abbiamo fatto questo.
Ecco. Qua sopra potete avere un piccolo ma gustosissimo saporitissimo distillato in video, approntato dagli amici di Coldfocus: come souvenir per chi c’era (ed eravate in tanti), come cartolina, per tutti voi che ci leggete. Testimonianza in immagini di una due giorni che si è svolta esattamente come volevamo: organizzazione perfetta, musica splendida (e articolata), soprattutto molti sorrisi, spunti e suggestioni. Non è stato infatti solo un festeggiamento di quello che è stato: è stato anche un pieno di idee, stile ed energia per provare a fare ancora meglio nei prossimi cinque anni.
Ci sarebbe da parlare della gesta rock’n’roll dei Drink To Me a concerto finito, dello sciopero che ha tenuto a terra il volo da Barcellona di Georgia Taglietti (ma abbiamo risolto brillantemente, in modo molto 2.0 – grazie Georgia!), dell’attacco romano ad alzo zero sotto forma di pasta cacio&pepe alle colonne milanesi di questo magazine, dei misteriosi patti tra Matteo Cavicchia e Giorgio Gigli per il back to back a sorpresa finale, di come tutti gli artisti invitati si siano sentiti parte di una festa, dell’ordine strabiliante della valigetta cd di Fabio De Luca (al confronto la Svizzera è un suk!), della lunga e assai costruttiva riunione di redazione del giorno dopo per le linee guida nel 2015 a bagordi – più o meno – smaltiti (è stata molto meno psichedelica e molto più concreta del previsto… almeno, l’impressione è stata questa; o era, ehm, l’hangover?).
Non potevamo chiedere di più, non potevamo desiderare di meglio. Grazie, grazie a tutti. Ora che ci siamo guardati indietro e con questa scusa abbiamo creato gran momenti (ad esempio, date un occhio qui) e avuto grande attenzione dai media (grazie ancora ad “Occupy Deejay” per questo), ricevendo tantissimo da artisti, addetti al settore e da tutti voi che ci leggete, sta a noi non deludervi. Almeno per i prossimi cinque anni.