Nato e cresciuto in una città non propriamente al centro della scena underground italiana, Verona, Soho nel giro di pochissimo tempo – e pochissime serate – è riuscito a ritagliarsi un angoletto tra i party più interessanti della nostra scena musicale. Merito di line-up mirate e ricche di talento, certo, ma buona parte delle ragioni alla base dell’esplosione del progetto risiedono in quelli che, a tutti gli effetti, ne rappresentano il volto e la militanza attiva. Tra questi c’è Omar Contri, in arte Shinoby, resident e promotore di Soho sin dalla sua fase embrionale. Chi ha avuto modo di conoscerlo o di scambiare con lui opinioni sulla musica e sul movimento musicale nostrano, non può non aver “respirato” la sua passione; chi l’ha sentito suonare, invece, non può non convenire con chi sostiene che il suo gusto e la sua tecnica sono decisamente fuori dall’ordinario.
Oggi Soundwall presenta i suoi quindici passi. Pronti a farvi un giro dalle parti della zona industriale di Verona?
https://soundcloud.com/shinobyistheway/30min-mix-no-mix
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
“An American Prayer” di Jim Morrison, da “Music by The Doors”, inciso l’8 Dicembre 1970 e stampato poi dall’Elektra nel novembre del 1978.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
Probabilmente devo ancora capire se sarà una parte fondamentale della mia vita. Ho iniziato a mettere dischi per caso. A volte la curiosità diventa poi passione.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
La mente umana è l’arma più potente del mondo. Posso dire di aver passato lunghi momenti in cui non mi sentivo vivo e di conseguenza avevo chiuso i rapporti anche con la musica. Era un problema con la mia ombra, non con la musica.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Prendete le parole Shinoby, Soho, ISTHEWAY e Rocket Radio e considerate ciò che ruota attorno a loro. Mi piace pensare alle persone che le ascoltano e che decidono di approfondire ogni aspetto legato alla mia musica e al mio rapporto con essa.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Mi piace viaggiare, che non significa andare in vacanza. Lo includerei in una categoria di argomenti che riguardano le “esperienze”, piuttosto che le passioni Parlando di passioni vere e proprie, ho quella della lettura, intesa come approfondimento spirituale più che altro, a cui dedico terribilmente troppo poco tempo. Lo sviluppo è tutto un processo alla ricerca di ciò che sento mi faccia stare bene.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Nessuno. Nessuno, davvero.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Jim Morrison “An American Prayer”
Burial “Untrue”
UR “The Final Frontier”
Nirvana “In Utero”
Shed “Shedding The Past”
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Mi limito a consigliare di passare da un negozio di dischi. Tira una bella aria.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
Ribadisco quelle che reputo le mie keywords: Shinoby, Soho, ISTHEWAY e Rocket Radio. In più aggiungo il mio feat. con Parris Mitchell, pilastro di Dance Mania, e l’inserimento del mio disco in uscita su ISTHEWAY nel “Fabric: 79” di Prosumer. È uscito lo scorso 8 Dicembre, data abbastanza significativa per me.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media online…
Nella musica rimangono i dischi.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Faccio fatica a condividere progetti e obiettivi, a dire il vero; tendo ad isolarmi. Mi fido poco della gente in generale e sento che tutto ciò che non sia a me affiliato sia completamente superfluo alla mia esistenza. La gente non si merita di sapere troppo.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Nessuna situazione assurda, purtroppo (quasi) tutto abbastanza “noioso”.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più di danno fastidio nella scena musicale italiana?
La gente si abitua a ciò che vede e sente. In Italia sembra che questo incida molto di più delle persone stesse, uccidendo la curiosità. Ma ammetto che la situazione, secondo me, anche se lentamente, sta migliorando.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Il primo ISTHEWAY è uscito il 16 Gennaio, finalmente, coi remix di MGUN di Detroit e dai Cops, il duo che, a mio modesto parere, sta tenendo alta, altissima la bandiera della musica italiana nel mondo dell’underground. Poi sono l’ISTHEWAY Cassette 001 “Explicit TX Content”, out tra non molto, e lo 002, fuori prima di metà anno coi remix di Madteo e Samo DJ + Tzusing. Infine il secondo Cassette, che verrà pubblicato in estate, e il terzo ISTHEWAY, atteso per l’autunno con un remix speciale.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.