Nonostante le vele non siano più spiegate come un tempo, quando Cadenza scriveva e riscriveva a piacimento i canoni estetici di quel genere che taglia a metà house e minimal, e che non s’è mai tirata indietro quando è stata chiamata a sporcarsi le mani con le più disparate contaminazioni, la label di Luciano è giunta alla sua centesima release. La ricorrenza, la cui importanza e sacralità sono ovviamente sotto gli occhi di tutti, non poteva che essere affidata al suo cerimoniere per eccellenza, pronto a rivestire i panni di Lucien-N-Luciano a quattro anni di distanza da “Cuidad De Luz”.
No, non è “Bombero’s” e nemmeno “Alpine Rocket”; di “Orange Mistake”, “Yamoré” e “Father” nemmeno l’ombra. In “Rickson Trephala”, però, un po’ di quella loopy-minimal si respira ancora, stendendo un velo sottile di nostalgia su di una piattaforma che ben prima della sua centesima uscita ha saputo diventare classica, restandolo a prescindere.