Nell’antica Grecia, Socrate e Platone parlavano di terapia e cura dell’anima. Per farlo, utilizzavano la filosofia e le lettere, oggi, di terapia platonica ne parliamo attraverso la musica, attraverso “Overflow”, il secondo album dei Platonick Dive, l’evoluzione naturale di “Therapeutic Portrait”. Prendete i suoni degli Explosions In The Sky, quelli dai picchi violenti ed emozionanti, aggiungete le voci, i campionamenti alla Slow Magic e la medicina è servita.
Il risultato è più che eccellente: un album che riesce a creare delle atmosfere sognanti. I suoni, rispetto al lavoro precedente, sono più ricercati, ma allo stesso tempo riescono a colpire l’ascoltatore con un pugno allo stomaco. I Platonick Dive, dunque, hanno trovato la ricetta perfetta per la cura dell’anima con la musica, come da loro commento, il segreto dietro la medicina:
“”Overflow” è il nostro secondo step di platonica terapia. Qualcosa che c’è nell’aria, si sente, si percepisce, quasi si sfiora, ma non si tocca. E’ il passo successivo di “Therapeutic Portrait”, venuto fuori con una grande spontaneità, praticamente naturale. E’ l’esatta evoluzione del nostro debut album. Quello che fin dall’inizio nelle nostre menti si prefiggeva come secondo album. In questo disco c’è più ricerca dei suoni, più sperimentazione ma c’è anche molto più ritmo, i brani sono più brevi e diretti. La composizione è un po’ cambiata, abbiamo introdotto pure delle voci, sia vere che campionate. In un certo senso, è un album più d’impatto. E’ medicina terapeutica senza effetti collaterali (o magari non così tanti).”