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[tab title=”ITALIANO”]
Il nome di Anané Vega è già da tempo nel cuore di tutti gli appassionati di house, ma anche chi non la conosceva ha imparato ad apprezzarla, recentemente, grazie al mixato che ha realizzato per la nostra serie SNTLS e ha scoperto un’artista in grado di condensare la musica di parti del mondo anche molto lontane tra loro.
Nata a Capo Verde e cresciuta tra il Portogallo e New York, ha poi girato il mondo prima grazie al lavoro come modella e poi grazie alla musica, ma sembra che sia l’Italia a esserle rimasta impressa: già qualche tempo fa, infatti, insieme agli Elements Of Life aveva cantato nella cover di “Figli Delle Stelle” di Alan Sorrenti, ma ora è pronta a fare da sola, cimentandosi con una delle voci italiane più importanti di sempre, quella di Mina.
La sua versione di un grande classico come “Parole Parole” è intrisa di quella classe soulful che amiamo da sempre nelle produzioni in cui compare, ma stavolta la sua voce non è solo uno degli elementi che compongono il tutto: si erge a protagonista assoluta, e tutto il resto diventa solo un contorno.
In occasione dell’uscita del singolo, siamo anche riusciti a scambiare qualche parola con lei, per avere un punto di vista diretto sul suo rapporto con l’Italia e sulla genesi di questo progetto.
Data la tua storia personale possiamo tranquillamente definirti una cittadina del mondo, eppure sembra che tu abbia un legame speciale con l’Italia, dimostrato non solo da “Parole Parole” ma anche dalla tua presenza nella cover degli Elements Of Life di “Figli Delle Stelle” di Alan Sorrenti: è così? Cosa ti lega all’Italia e alla musica italiana?
E’ una domanda che mi sono posta spesso negli ultimi anni, cercando io stessa di capire fin dove arrivasse la profondità di questo mio legame. Forse è per via delle radici siciliane della famiglia, forse è la musica che faccio ad essere particolarmente legata all’Italia, forse è lo stile di vita italiano, la passione per la vita, il cibo, la famiglia e gli amici, per la moda, o forse è la passione per la musica che io e l’Italia condividiamo. Credo davvero che la musica sia un linguaggio universale, e che quando si combina con l’amore e la passione diventi uno stile di vita. Non è una sorpresa, quindi, che molto del mio lavoro sia in Italia, per cui negli ultimi anni sono stata in Italia mediamente tra le sei e le dieci volte l’anno per lavoro (e ovviamente ogni volta mi prendo qualche giorno in più per divertirmi). Era solo questione di tempo prima che entrassi in contatto con la musica italiana, una volta che i miei fans e i miei amici hanno scoperto che mi piace molto; hanno iniziato quasi subito a mandarmi link di artisti e canzoni da ascoltare.
Hai scelto la strada più difficile, risuonando tutti gli strumenti anziché campionarli come si fa di solito in un “normale” remix dance: quali sono le ragioni che ti hanno portato a una scelta così ardua?
In effetti, “Parole Parole” è un “remake” più che un “remix”, c’è una gran differenza. Volevo rifare completamente la canzone con la mia interpretazione e restare più fedele possibile all’autenticità della canzone originale, pur portandola a una nuova vita per i dancefloor. E’ interessante che pensi che lavorare con dei musicisti live sia una “strada difficile”, ma per me è stato l’approccio più naturale alla creazione della musica. Mia madre è una cantante e siamo parte di una famiglia musicale nota come “The Xalinos” a Capo Verde, ci sono musicisti e compositori che si fabbricano a mano chitarre, violini e cavaquinhos sull’isola. Inoltre, aver già lavorato con Louie e gli altri musicisti su altri progetti in precedenza ha fatto sì che ci fosse davvero una sensazione di “famiglia” ad averli tutti assieme su questo progetto.
Che differenze ci sono tra questo progetto, in cui tutta la produzione è stata responsabilità tua, e gli altri in cui compari solo come vocalist, come quelli prodotti dal tuo leggendario marito? Sei riuscita a inserire tutto il tuo gusto personale in quest’opera?
La differenza tra questo progetto e gli altri che ho realizzato in passato con Louie è che stavolta avevo il controllo completo e totale su tutto! Questo progetto è al 100% la mia visione personale, la mia interpretazione di una canzone bellissima. Ho imparato molte cose in questi anni, lavorando con Louie, ma allo stesso tempo ho imparato anche che sono in grado di portare della diversità alla musica che produciamo, ascoltiamo e suoniamo. Sono molto orgogliosa del mio contributo al mondo della musica, non solo come cantante, compositrice, produttrice e dj ma anche come una visionaria in grado di pensare fuori dagli schemi. Non seguo gli standard, non guardo alle mode, non copio gli stili…Li creo. Era solo una questione di tempo prima che cominciassi a volare con le mie ali e, contrariamente a quanto credono in molti sono un’artista con una storia molto lunga da raccontare, che inizia molti anni prima del mio matrimonio. Come artista, ci vuole molto coraggio e determinazione a coesistere al fianco di un’icona della tua stessa scena musicale, ma ogni cosa ha il suo processo e ogni cosa ha il suo momento per condividere e brillare. Il mio momento è ora.
Hai in progetto di interpretare altri classici italiani dopo questo? Ci sono degli altri cantanti italiani di cui vorresti reinterpretare le canzoni?
Penso che a prima o poi vorrei produrre e cantare in un intero album in italiano, con dei remake e della musica originale dedicata a una nazione che mi ha dato moltissimo amore e supporto negli anni, che mi ha vista iniziare come cantante, crescere per diventare una dj e rinascere come produttrice. Ci sono molti artisti che amo e rispetto…i Tiromancino, Vasco Rossi, Adriano Celentano, Ornella Vanoni, Paolo Conte e ovviamente Mina, giusto per nominarne alcuni. Vedremo cosa ci riserva il futuro, quello che è importante è vivere la propria vita con il cuore, la mente e lo spirito aperti così che possiamo ricevere tutto ciò che l’universo ha da dare.[/tab]
[tab title=”ENGLISH”]
Anané Vega’s name has been present for a long time in every house lover’s heart, but even those who didn’t knew her have learned to love her, recently, thanks to the mix she delivered for our SNTLS series; those people just discovered an artist who is able to condense music from very different parts of the world.
Born in Cabo Verde and raised between Portugal and New York, she then traveled the whole world thanks to her job as a model first and to music later, but it seems like it was Italy to find a special place in her heart: some time ago, along with Elements Of Life, she sang in a cover of Alan Sorrenti’s “Figli Delle Stelle“, but now she’s ready to do everything on her own, confronting herself with one of the most important Italian singers of all time, Mina.
Her rendition of a classic song like “Parole Parole” is drenched in the classy soulful style we have grown to love in her music, but this time her voice is not just one of the elements making up the whole song: it becomes the main instrument, and all the rest fades to the background.
We managed to have a chat with her for the release of the record, to better see her point of view on her relationship with Italy and on the birth of this project.
Your personal history definitely makes you a citizen of the world, yet you seem to have a special connection to Italian music, demonstrated not only by “Parole parole”, but also by your singing in Elements Of Life’s “Figli Delle Stelle”, which covers another classic by Alan Sorrenti: is that so? What’s your connection to Italy and to Italian music?
This is a question I have been asking myself for the past few years, really trying to understand the depth of my connection. Maybe it is my family roots in Sicily, maybe it is the connection of my work, the music that I make, or maybe it is the connection of the Italian way of life, the passion to live, for food, for family & friends, for the fashion or maybe it is the passion that we share for the music. I am a true believer that music is the universal language and when it is combined with love & passion, it becomes a way of life. It is no surprise that a lot of my work is in Italy and so for the past many years, I travel to Italy at least six to ten times a year for work (and of course always take some days off to enjoy myself). It was only a matter of time that I was exposed to Italian music, once my fans and friends understood that I really enjoyed it; they soon began sending me links of various songs and artists to listen to.
You chose to go down the hardest path by replaying all the instruments instead of sampling them from the original song as it typically happens in a “regular” dance remix: what are the reasons behind such a hard choice?
Actually, “Parole Parole” is a “remake” and not a “remix’…. there’s a big difference. I wanted to remake the song with my interpretation and staying as true as possible to the authenticity of the song, while bringing it to life for the dance floors. It’s interesting that you would think that working with live musicians is a “hard choice” but for me it was the most natural approach to create music. My mom is a singer & songwriter and we are part of a musical family known as “The Xalinos” in Cabo Verde, they are musicians, songwriters and composers who hand made guitars, violins & cavaquinhos on the island. And having worked with Louie and all the musicians on previous projects it was already a feeling of family to have them on this solo project.
What differences are there between this project, in which you have been producing the whole music, and the ones where you just provide the vocals, such as the many different tracks by your legendary husband that feature your voice? Have you been able to put all of your personal taste in this project?
The difference of this project and others in the past with Louie is that I have complete and total control! This project is 100% my personal vision, my interpretation of a beautiful song. I learned many things in all these years working with Louie and at the same time I also learned that I bring diversity to the music we make, listen and play. I’m very proud of my contributions to the world of music, not only as a singer, songwriter, producer, dj but also as a visionary who sees and thinks outside of the box. I don’t follow standards, I don’t look for trends, I don’t copy styles…I create them. It is only a matter of time that my wings began to fly and although to contrary belief, I am my own artist with a rich history and story to tell that begins many years before my marriage. As an artist it takes great courage and determination to coexist beside an icon in the same music scene, but everything has a process and everything has its time to share and shine. My time is now.
Are you planning to take on any other Italian classics after this? Are there any other singers whose songs you’d like to sing?
I think at some point I would love to produce and sing an entire album in Italian with remakes and original music dedicated to a country that has given me so much love and support over the years, who have watched me start as a singer, grow into a dj and reborn as a producer. There are so many artists that I love and respect…Tiromancino, Vasco Rossi, Adriano Celentano, Ornella Vanoni, Paolo Conte & of course Mina just to name a few. We shall see what the future brings, what is important is live life with an open heart, open mind & open spirit so that all that the universe has to give can be received.[/tab]
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