C’è un’uscita recente che segna un ideale passaggio di consegne che, ne siamo certi, rappresenterà un passo decisivo nella carriera del produttore che vogliamo presentarvi oggi: si chiama ‘Bangalore Remixes EP’. È una free release marchiata da Elastica (l’etichetta fiorentina specializzata in bass music) e OOH Sounds (la neonata etichetta votata al versante sperimentale di quei suoni). La prima aveva fatto uscire l’EP di esordio di Giordano Fiacchini aka Bangalore aka Luru, un promettente produttore registrato diciannove anni fa all’anagrafe del capoluogo toscano. La seconda ha dato in pasto quelle tracce ad un manipolo di talenti nostrani, capaci di suggerire inedite chiavi interpretative per il sound ‘bassoso’ ed evocativo del nostro. Il suono emozionale di Bangalore finisce in un bagno di effluvi tropicali, casse sghembe e lontane eco world nella visione di Apes on Tapes; in una caverna oscura che riverbera deviazioni analogiche, ritmiche ancestrali e sorprendenti mutazioni vocali nella chiave scelta dal mentore Backwords; declinato in chiave epico-tribale da Petit Singe; in un mare di frammenti ritmici spezzati, pulsazioni profonde e sciabolate suadenti nel trattamento di Gropina; disperso nelle rarefazioni urbane di Black Job in forma di dub, teso e distopico; alterato sulla cassa in 4 astrale, fulgida e festante di Machweo. D’obbligo, a questo punto, sottoporre il soggetto protagonista in questione all’interrogatorio di rito.
https://soundcloud.com/bangaloreofficial/sets/bangalore-ep-1
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
La musica è una parte importantissima della mia vita da sempre per quanto ricordo, questa riesce a trasmettermi sensazioni molto forti più di qualsiasi altro tipo di arte. Ma se devo scegliere una canzone che ha cambiato il mio modo di vedere la musica è senz’altro Archangel di Burial, questa canzone dice e trasmette moltissimo. L’ascoltai per la prima volta 3/4 anni fa e da quel momento non ho mai smesso di farlo. Come ogni canzone di Burial, Archangel, è molto emotiva e secondo il mio parere è una delle più riuscite. È magica, coinvolgente e completa.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
Nella mia vita ho sempre voluto fare qualcosa con la musica, prima speravo di diventare un batterista, poi un dj e finalmente ho trovato la mia strada, produrre musica elettronica non so se sarà la mia fonte di sostentamento ma sicuramente sarà sempre una parte centrale della mia vita, non posso farne a meno e non posso negarlo.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Non ho mai avuto momenti di crisi in particolare, la musica mi regala emozioni molto forti sia positive che negative continuamente, senza distinzioni. Naturalmente ci possono essere periodi di maggior produttività e altri di produttività ridotta ma quel che conta per me è cercare sempre di esprimermi attraverso questo strumento incredibile che è la musica, senza lasciare che i periodi di infertilità musicale mi inaridiscano.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
I momenti più felici della mia carriera sono stati innanzitutto l’uscita dell’EP di debutto su Elastica Records lo scorso giugno, il quale mi ha permesso di suonare in giro in situazioni molto interessanti come il Turn Off Festival, dove ho diviso il palco con artisti del calibro di Mount Kimbie, Romare e Clap! Clap!; il Tenax ad una delle serate targate _Underpop e altre ancora. Poi non molto tempo fa Scratcha DVA ha suonato, nell’Hyperdub show su Rinse FM, una delle canzoni che ho prodotto con il mio altro alias “Luru”, forthcoming sulla compilation di presentazione della Nervous Horizon la new label di Wallwork/RZR e TSVI, questa è stata davvero una bella soddisfazione.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
In realtà non ho altre passioni e nemmeno altri hobby, dedico tutto il tempo che posso alla musica; quindi a produrre, mixare e informarmi costantemente sulle nuove e vecchie uscite che ritengo più interessanti. La musica come dicevo prima è stata sempre una parte fondamentale della mia vita non riesco ad immaginarmi una vita senza di essa e senza tutte le esperienze che ne derivano.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Musicalmente parlando ho solo un grande rimpianto… ho suonato per diversi anni la batteria ma purtroppo nella casa dove abito al momento non posso suonarla, mi piacerebbe molto poter riiniziare e rimane sempre il mio sogno nel cassetto, è uno strumento fantastico molto fisico ed energico, uno modo per sfogarsi perfetto.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Non vorrei diventare ripetitivo, ma primo della lista è senza dubbio Untrue l’album di debutto di Burial, riesce a trasmettere delle emozioni che pochi altri dischi di musica elettronica riescono a dare. È estremamente emotivo. Secondo The Black Album dei Metallica, disco di importanza storica per quanto riguarda il metal. The Dark Side Of The Moon, Pink Floyd, altro must have. Poi una menzione d’onore spetta anche a Autobahn dei Kraftwerk e a Uprising di Bob Marley.
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Detto sinceramente non sono un gran lettore. Purtroppo fino ad oggi ho trovato pochi libri che mi hanno coinvolto davvero in modo significativo, tra questi sicuramente ‘1984’ di George Orwell, il romanzo distopico per eccellenza. Per quanto riguarda i film consiglierei sicuramente dei grandi classici come ‘Le Iene’ di Tarantino, ‘Trainspotting’ di Boyle, ‘Memento’ diretto da Christopher Nolan e ‘Snatch’ di Guy Ritchie.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
Vado molto fiero di tutti i risultati che ho ottenuto fin ora, soprattutto di quelli che ho citato precedentemente, ma al di là dei risultati concreti la cosa che mi fa sentire più orgoglioso in assoluto è quella di essere riuscito a far uscire dalla mia camera le canzoni che ho prodotto e di averle fatte arrivare ad un pubblico più esteso, riuscendo a trasmettere ciò che ho dentro. Per me è molto importante perché cerco di dare il meglio di me in ogni singola produzione e naturalmente ogni canzone deriva da una determinata sensazione o emozione che ho provato, niente è lasciato al caso e tutto ha un significato proprio a livello emotivo.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media on line…
Il mio rapporto con la tecnologia è molto conflittuale perché mi rendo conto che siamo arrivati ad un punto di non ritorno, le macchine digitali sono intorno a noi 24 ore su 24 e sono diventate di fondamentale importanza per i ritmi frenetici che ci troviamo a vivere, sicuramente se non ci fosse stata questa rivoluzione ora non saremmo qui a parlare e probabilmente non avrei avuto gli strumenti per produrre le mie canzoni, per questo ne sono grato. Ma prima che il mondo venisse così digitalizzato si viveva altrettanto bene se non meglio, si era più liberi, meno vincolati e i rapporti sociali tra le persone erano più diretti e veri. Sono molto affascinato dalla filosofia “burialiana” quindi il richiamo ai tempi perduti, all’epoca dei rave illegali, della cultura underground non contaminata dai meccanismi commerciali che invece purtroppo quest’oggi si stanno insediando anche in culture appunto più locali e di nicchia. Un esempio eclatante è il fenomeno della Dubstep che è stata completamente snaturata e posta al di fuori del suo contesto originale, diventando un fenomeno mondiale molto lontano dalle sue sonorità iniziali.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Non posso che citare in primis il mio “mentore” Backwords aka Pardo storico musicista dei Casino Royale a cui devo molto e con cui musicalmente condivido molto. TSVI e Wallwork sono altri due produttori con cui scambio molti progetti, idee e canzoni. Proprio ultimamente con TSVI ci siamo ritrovati a lavorare a qualche nuova canzone insieme che verrà pubblicata su Nervous Horizon, il progetto promette molto bene e sono contentissimo dei risultati ottenuti fin ora.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
In realtà non ho vissuto situazioni particolarmente assurde musicalmente.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
La cosa che più mi da fastidio qui in Italia è il fatto che abbiamo una scena underground con potenzialità notevoli ma che non viene valorizzata assolutamente, mentre dominano incontrastate realtà realmente inferiori qualitativamente, semplicemente perché soddisfano quelli che l’ascoltatore medio pensa siano i suoi bisogni. Forse in realtà questo da una parte è un bene, la scena underground deve rimanere underground.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Per questo 2015 ci sono molte novità interessanti, sulla neonata OOH-Sounds, etichetta fondata da Backwords e Andrea Mi prossimamente verrà pubblicato il mio Album di debutto, un disco a cui lavoro da diversi mesi e comprenderà anche una collaborazione con una cantante. Questo sarà preceduto dall’ EP di debutto sempre su OOH di Black Job, l’uscita sarà sia in vinile che in digitale, progetto ambizioso ma allo stesso tempo realistico, il disco in questione ha una grande potenzialità. Poi con il mio alias “Luru” ho previsto un EP prossimamente in uscita su Nervous Horizon.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.
Con questa vi saluto, Mumdance – Dragon Egg