Drew Lustman aka FaltyDL non è solo un producer di grande talento, uno di quelli che amiamo di più. Oltre ad essere una persona simpatica è anche una persona dotata di buon senso. Molto buon senso, e molta ironia. Per quanto riguarda la seconda, ve ne abbiamo già parlato qua, faccende di anteprime giocosamente piazzate su siti che tutti i maschietti frequentano pur non ammettendolo.
Il buon senso invece è quello che ci pare di intravedere in un particolare apparentemente piccolo ma secondo noi significativo, qualcosa che potrebbe stimolare domande e riflessioni. I fatti: ha appena messo in circolazione sul suo account SoundCloud una sua reinterpretazione della “Every Day” aphextwiniana contenuta nello storico EP “Hangable Auto Bulb 2”. La reinterpretazione è bella, aggrazziata, felicemente lunare, più delicata rispetto all’originale: merita un ascolto (tra l’altro, Lustman paga spesso e volentieri tributi ai pesi massimi dell’elettronica, anche in modo esplicito come nella traccia di qualche anno fa “Lucky Luciano” che prendeva di peso i sintetizzatori di “Pacific State” degli 808 State però ricontestualizzandoli).
La cosa che però ci fa riflettere, e che prima o poi meriterebbe di essere dibattuta più a fondo, è il fatto che non abbia chiamato questa traccia “remix” o “edit-qualcosa”, che avrebbe fatto anche chic, ma semplicemente “cover”. Qual è il confine tra un cover e un remix oggi? Un tempo era molto più chiaro, con la pratica del “remix” relegata unicamente alle faccende di dancefloor. Oggi la questione è di più difficile interpretazione.