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[tab title=”Italiano”]L’ultima volta l’avevamo lasciato ai festeggiamenti per i 25 anni della sua Perfecto Records, ma Paul Oakenfold ha molto di più da raccontare. È uno di quei mostri sacri che possono vantare di aver apportato un enorme contributo allo sviluppo della scena musicale globale, essendo stato invitato a suonare praticamente in ogni angolo calpestabile della Terra e essendo riuscito ad esportare la sua arte verso nuovi orizzonti, sagomandola ad hoc per il media entertainment. Una cosa è certa, gli anni passeranno anche per lui, ma nonostante questo Oakenfold sembra non aver nessuna voglia di fermarsi. E meno male!
La tua label Perfecto Records, ha celebrato i 25 anni dalla sua fondazione. Cosa provi se ripensi al passato?
Provo un grande senso di orgoglio guardando indietro nel tempo. Vedo una serie di capitoli, una serie di momenti congelati di tre decenni di evoluzione della scena.
Che tipo di viaggio intraprende l’ascoltatore dell’album “25 Years of Perfecto Records”?
Be’, l’album è esattamente ciò che ogni fan della Perfecto Records, che sia nuovo o di lunga data, si aspetta: è il giusto tributo a 25 anni di musica rilasciata dall’etichetta, con il meglio del meglio delle tracce di questo intero periodo.
Grazie alle tue “DJ Box” compilation, pubblicate sulla Perfecto, ogni mese dai nuova vita a tracce indimenticabili e a hit del passato. Qual’è la classic track a cui ti senti più affezionato?
“DJ Box” non riguarda prettamente classic tracks, è un format digitale mensile che riflette ciò in cui sono coinvolto e quello che suonerò nelle mie serate in quel particolare mese. In questo momento mi sento molto legato ai brani contenuti in “25 years of Perfecto Records”.
Per più di trent’anni hai sperimentato molteplici generi: elettronica, trance, house. Com’è cambiato il tuo stile da quando hai iniziato la tua carriera?
Il mio stile probabilmente ha subìto un’evoluzione, mentre la qualità delle produzioni degli artisti è sicuramente migliorata nel corso degli anni. Il mio approccio al DJing e alla selezione delle tracce da suonare durante i miei set non sono cambiati. Mi piace la musica melodica. Mi piacciono le tracce emotional e le progressioni di accordi. Ma non mi sono mai limitato a suonare un solo genere. Si, ho un forte legame con la trance, ma mi piace suonare tracce house, big room, di tutto. Decido cosa suonare in base alla qualità di un brano e alla sua melodia, non in base al genere.
Secondo te, quando è arrivata ufficialmente la trance in Inghilterra? Musicalmente, com’era la situazione in quel periodo?
Direi intorno al 1990/1991. Nella progressive house iniziavano ad esserci le prime forme di trance. C’erano un sacco di brani stupendi provenienti dalla Germania che potevano essere considerati sicuramente trance.
Cosa ti manca della scena musicale del passato?
Non mi manca nulla. Mi piace la scena musicale odierna. L’unica cosa che mi manca del passato è lo stare in Inghilterra e poter andare a vedere il Chelsea giocare ogni settimana.
Hai prodotto diverse tracce per videogiochi. Perché hai deciso di intraprendere anche questa strada?
Perché non avrei dovuto? Sono un musicista, un producer, un DJ. Ma sono anche un viaggiatore a cui piace fare più esperienze possibili ed uscire dagli schemi, dalla sua “comfort zone”. Perciò, se capitano opportunità di poter fare qualcosa di diverso, perché non provarci?
Come ti sei sentito a collaborare con artisti del calibro di Madonna, U2, Justin Timberlake o ancora i Massive Attack? Con chi vorresti collaborare in futuro?
Ho avuto esperienze formidabili collaborando con artisti estremamente talentuosi, e di questo sono grato. Ora mi sono concentrato sulle ultime generazioni e sui nuovi talenti in arrivo sulla mia label.
Abbiamo parlato molto dei tempi passati. Vuoi rivelarci qualcosa sul futuro?
Se non avete ancora ascoltato l’album “25 Years of Perfecto”, uscite ed acquistatelo perché rappresenta un piacevole viaggio tra i ricordi del passato. Continuate a seguirmi sui social, perché a breve annuncerò qualcosa su un singolo estivo, intitolato “Lonely Ones”![/tab]
[tab title=”English”]Last time we had left him in the celebrations for the 25th anniversary of his Perfecto Records, but Paul Oakenfold has much more to tell. It’s one of those giants who can claim to have made a huge contribution to the development of the global music scene, having been invited to play in every corner of the Earth and being able to export his art to new horizons, shaping it specifically for the media entertainment. One thing is certain, the years pass for him, but despite this, Oakenfold seems to have no desire to stop. And thank goodness!
Your label, Perfecto Records, celebrated 25 years since its founding. What do you see when you look back over two and a half decades?
I feel a great sense of pride looking back over the catalogue. What I see are a series of chapters, a series of freeze frame moments from three decades of evolving with the scene.
What kind of trip will start the listener of the album “25 years of Perfecto Records”?
Well the album is exactly what any Perfecto fan, new or old, would hope for – it’s a fitting tribute to 25 years of releasing music, featuring the best of the best tracks from that entire period.
Thanks to your “DJ Box” compilation series released by Perfecto, every month you gave a second life to unforgettable tunes and dancefloor hits. Can you reveal us what is the classic track to which you are most fond?
Actually the “DJ Box” compilation series is not really about classics – it’s digital format monthly release as you pointed out but it’s more about what I’m into and what I’m playing at my shows that particular month. Right now I’m most fond of the classic tracks that feature on the P25 album.
For more than three decades you have passed through and contaminated entire genres of music: electronic, trance, house. How has your sound changed since you got started your career?
My sound may have evolved and the production quality of people’s tracks has certainly got better over the years, but my approach to DJing and finding music that I want to play in my sets has remained the same. I like melodic music. I like big emotional songs and chord progressions. But I don’t ever just play music from one genre. Yes I have a clear affiliation with trance but I’m just as likely to play house, or breaks or big room or whatever. The quality of the song and the melody dictates whether I play it – not the genre.
In your opinion, when did trance music come officially in UK? How was the UK musical situation in that period?
I would say around 1990 or 1991 was when it really started to pick up on my radar. There were early forms of trance in progressive house and then of course there was a lot of amazing music coming from Germany that was certainly trance.
What do you miss from the past about the music scene?
Nothing. I like the music scene of today. The only think I miss from the old days is being in London being able to go and see Chelsea play every week.
You are the author of soundtracks and music for video games. Why you decided to take part in those projects?
Why not? I’m a musician, producer, DJ etc but also I am a traveller who likes to experience as much as possible and be challenged to do things out of my comfort zone – so if cool opportunities come up to do something cool with music that isn’t in your normal work remit – then why not give it a try?
How did you feel during the collaborations with such well-known artists like Madonna, U2, Justin Timberlake and Massive Attack? What artists would you like to cooperate with in the near future?
I’ve had many amazing experiences collaborating with many incredibly talented people – and for that I am most grateful. Right now I’m focused on collaborating with the new breed of up and coming talent signed to my label Perfecto.
We talked so much about the old days. Do you want to reveal us something about your future?
If you haven’t got the 25 years of Perfecto album yet – go out any buy it because it’s a great trip down memory lane but also keep watching my SM platforms for an announcement soon regarding a massive Summer single “Lonely Ones”.[/tab]
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