Roma e la notte. Roma e il divertimento. Roma e i locali.
Nel corso degli ultimi due anni qualcosa è cambiato e qulcosa sta continuando a cambiare, Roma è mutata, le notti di Roma si sono allungate e sono stati “aperti” nuovi locali, nuove situazioni hanno preso il via, gente nuova ha intrapreso il lavoro di organizzatore, e nuove facce hanno cominciato a mettere i dischi. Perchè, come dicevo, non ci sono più i soliti art director con anni di esperienza alle spalle ma molti volti nuovi si sono imposti sulla scena o stanno cercando di imporsi; mentre il sogno di tutti un pò di anni fa era diventare calciatore, ora il “mestiere” che passa nella mente dei più piccoli fino ad un’età più grande è quello di fare il dj. Sarà il fascino della console ? Sarà il divertimento di far ballare la gente ? Sarà la curiosità di girare il mondo ? O sarà solamente e più semplicemente l’ eccessiva voglia di far soldi più del dovuto ?
Roma e il dj. Il dj e la sua fortuna di guadagnare mettendo musica per la gente, cercando di far divertire chi il sabato sera, o in qualsiasi altro giorno della settimana, decide di andare a sfogarsi, ballando, in qualche locale della Capitale. Il Dj, colui che dopo anni di contatto con il vinile, prova ancora emozioni nel toccare quell’ oggetto nero circolare, colui che non usa il pc per missare ma rimane attaccato alle radici di un tempo e che se pure sbaglia nel mettere a tempo due dischi riesce a nascondere l’errore con il suo carisma e la sua voglia di fare; ecco dopo questa breve ma intensa descrizione su uno dei mestieri più belli del mondo (a mio modesto parere) mi chiedo, senza risentimenti e voler male a nessuno, come si fa a diventare dj da oggi a domani ? è un pò, come l’esempio del calciatore suddetto… non è che si diventa campioni a 30 anni, ma è già da ragazzi che si nota il talento.
Roma e l’ art director. Lavoro non facile e per essere fatto bene sicuramente presupposto principale sono le amicizie. Una volta, innanzitutto i dj non erano migliaia, chi era dj suonava, chi era produttore produceva e cosi via… secondo poi l’idea di sbattersi per preoccuparsi di chiamare un artista per una serata (con tutti i dovuti impegni) era lontano dalla testa di tutti. Si usciva solo con un idea: andare a divertirsi e ballare.
Roma e il divertimento. Cosa fondamentale che purtroppo sta scomparendo o meglio non vedo più un divertimento generale ma è una continua lotta alla sopravvivenza, la legge del più forte, sguardi provocatori ed è molto raro notare persone che si divertono veramente. Ora non sto qua ad elencare i possibili motivi ma voglio dire solo una cosa: perchè all’ estero sembrano tutti amici, anche gente che non si è mai vista ? Ovviamente si, la pecora nera è ovunque, ma molte volte si vedono greggi neri… Sarò antico e non saprò adattarmi alla modernità o ancora non avrò capito come si va avanti ma per come la vedo io a ognuno il suo. Il dj faccia il dj, come il produttore si metta a fare musica, l’organizzatore faccia in modo di creare una bella situazione per sè e per il suo locale e il pubblico continui ad uscire per divertirsi senza cercare di imbattersi in “lavori” al di fuori della sua portata.