A conclusione del tradizionale keynote appena tenuto alla WWDC, la conferenza dei developper del mondo Apple, Tim Cook lascia il palco a Jimmy Iovine, “dipendente” Apple dopo l’acquisizione della sua Beats, per l’annuncio del preannunciato servizio Apple Music. Tre prodotti integrati assieme in una unica app.
Si parte con l’annuncio di un servizio musicale “rivoluzionario”, generando con questa parola un risata da alcuni presenti nel pubblico che lascia Iovine letteralmente di stucco. Il pubblico ha ragione: l’ennesimo servizio streaming dal catalogo, con possibilità di ricevere raccomandazioni e ascoltare novità. Il tutto con l’esperienza e interfaccia utente in stile Apple.
Ecco poi la prima vera novità: radio Beats 1. Sì, avete capito bene, una radio nel senso canonico del termine, con uno speaker in carne ed ossa, una playlist scelte da un umani e non da un algoritmo, interviste, live session e così via. Una radio uguale per tutti che trasmette in streaming in cento paesi contemporaneamente dagli studi di New York, Los Angeles e Londra.
Ed infine la seconda vera novità: Connect. Una pagina personale che qualsiasi artista, anche emergente senza etichetta o solo presunto, può può creare e in cui può postare la sua musica ma anche foto e video, integrarla con le proprie dei social network e così via. Insomma, l’obiettivo è creare una unica vetrina con tutti i contenuti, non solo musicali, per permettere agli artisti di connettersi con i propri fan. Una funzione che farà tremare SoundCloud e le altre piattaforma di sharing audio.
Il tutto a partire dal 30 Giugno in cento paesi sui dispositivi Apple e, addirittura, in autunno anche sui dispositivi Android. Ma attenzione, tutto questo ha un prezzo. Dopo tre mesi di prova gratuita, il costo è di 9.99$ per un utente e 14,99$ per il family pack che comprende 6 account condivisi. Il tutto farà la fine fallimentare dei precedenti Ping e iTunes Radio o questa volta il nuovo Apple Music sarà un successo? Agli utenti (premium) il verdetto nei prossimi mesi.