Abbiamo provato per molto tempo ad intervistare Ancient Methods, parlo di diversi mesi. Non è una cosa rara che un artista faccia aspettare; è in tour, sta registrando un disco, è in vacanza, non ha tempo in generale. Siamo riusciti ad agguantarlo grazie ad un festival che si terrà in Italia dal 17 al 20 settembre a Torino e di cui parleremo più avanti e ci ha concesso solo un brevissimo scambio di battuta via mail.
Partiamo proprio dal Varvara Festival 2015, giunto alla sua seconda edizione e che nasce letteralmente all’interno di un cimitero in disuso di San Pietro in Vincoli, nel quartiere Aurora di Torino. Il nome prende ispirazione edè dedicato alla principessa russa Barbara Beloselkil, morta a ventotto anni nel 1972. La sventurata fu ribattezzata Varvara “La Velata” dagli spiritisti. Spiritisti. La leggenda vuole che il suo fantasma passeggi di notte in giro per la città e che conduca i suoi inconsapevoli e sfortunati amanti proprio al cimitero. Insomma, per questa edizione del Varvara Festival i nomi internazionali saranno molti, oltre al nostro Ancient Methods, il palco verrà diviso tra William Bennett, moniker di Cut Hands, Cindy Talk, Sleeparchive. Anche delle presenze italiane, però, non ci si può lamentare affatto. Grande aspettativa per i Larsen, che presentano in anteprima nazionale il nuovo lavoro “Of Grom Vim” e ancora l’intramontabile Lory D e Violet Poison fra gli altri. Vi consigliamo di dare uno sguardo al programma completo, perché ci sono moltissimi nomi nuovi che meritano un ascolto, oltre che alle interessantissime iniziative collaterali al festival.
Ma torniamo ad Ancient Methods, ovvero – già da diverso tempo – Michael Wollenhaupt orfano del co-fondatore Conrad Protzmann. Dopo aver prodotto la “methods series”, progetto compreso in 5 EP, ognuno dei quali volto a tratteggiare e stratificare una industrial/techno atipica, unica e riconoscibile, una sorta di “pitch black techno war funk” come proprio Wollenhaumpt ha voluto definirla.
Cosa vuol dire Ancient Methods? Cosa intendi per metodi antichi, che tipo di antichi metodi?
E’ il nome usato per fondare la band, riferito alla nostra “methods series” data 2007 – 2010. E’ un simbolo ambiguo legato agli antichi poteri della musica.
Dove e come nasci musicalmente?
Il progetto Ancient Methods è nato nel 2007. Prima di quello sono stato per molti anni dj resident al club Tresor di Berlino.
La tue sonorità sono distanti dal concetto classico di musica da club, ma in qualche modo spesso e volentieri suoni nei club e riesci a coinvolgere pienamente il pubblico.
In realtà credo che il concetto dietro dietro alle release di Ancient Methods sia proprio quello di animare la pista da ballo. Far ballare la gente è la motivazione principale che mi spinge a lavorare sulle mie produzioni.
Parecchia della gente presente sulla terra ha uno o più metodi. I metodi spesso e volentieri sono mezzi per adempiere ad una missione. Tu hai una missione? Qual è?
Solo vivere una vita normale. Essere felice. That’s it.