Alla fine era tutto vero: si riuniscono gli LCD Soundsystem e pare non solo per dei concerti.
La voce aveva cominciato a girare in maniera incontrollata a ottobre e subito erano fioccate le smentite da parte del quartier generale DFA (ma nessuna risposta ufficiale era arrivata direttamente da James Murphy). L’uscita di un nuovo brano pubblicato, a sorpresa, la notte di Natale aveva rimesso seriamente in moto la macchina. Ormai è fatta, l’hanno pensato e scritto e tutti, e infatti era fatta davvero: è di ieri l’annuncio della line up ufficiale del Coachella (dove gli LCD si esibiranno in qualità di headliner durante la prima giornata del festival), a cui è immediatamente seguita una comunicazione sul sito del gruppo che, in maniera molto sobria, allude a ulteriori nuove date nel futuro prossimo. In giro già si parla di aste selvagge da parte di alcuni noti festival europei e di un evento speciale che si dovrebbe tenere, chi lo avrebbe mai detto, a New York.
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Ulteriori voci danno già James Murphy e compagnia al lavoro su del materiale nuovo che dovrebbe essere pubblicato proprio a ridosso di quei concerti evento.
Parlare di reunion, quando si parla degli LCD Soundsystem, può avere dei risvolti surreali.
La band non è mai stata una vera e propria band, tant’è che lo stesso James Murphy ha più volte giocato con il paradosso che gli LCD Soundsystem “dal vivo” fossero in realtà una tribute band degli LCD Soundsystem “in studio”. La scelta di fermarsi dopo soli tre album, la scelta di farlo in quel modo, aveva reso lo stesso Murphy una vera e propria icona. Uno capace di mettere gli interessi privati davanti a quelli artistici. Stupisce quindi, ma non troppo, che dopo cinque anni di lavoro dietro le quinte e dj set in giro per il mondo – cinque anni e diverse offerte milionarie in più – abbia deciso di riprendere la storia da dove si era interrotta. La speranza è che non lo faccia solo per soldi, la certezza è che in ogni modo non si tratterà mai di una roba a tirar via.
Non sarà mai “lavoro”, non lo è mai stato.
Per celebrare la lieta novella abbiamo deciso di provare a tracciare il percorso degli LCD Soundsystem attraverso cinque canzoni che ne hanno scandito la storia.
UPDATE: è ufficiale, gli LCD Soundsystem stanno lavorando ad un nuovo disco. Leggi la lettera di James Murphy, “let’s just start this thing finally with some clarity.“
Losing My Edge
Il primissimo singolo, un brano che doveva essere manifesto ed epigrafe di un progetto one shot e che è finito per diventare un vero e proprio inno generazionale.
Una canzone che parla del sentirsi fuori posto, ma lo fa ostentando un senso di superiorità che sfocia nella disperazione.
Tutto quello che è successo dopo, compresa la fine e forse anche questa reunion, era già scritto nel testo di questo pezzo.
All My Friends
Più o meno eletta ovunque come la canzone simbolo del decennio 0-10, All My Friends è un altro piccolo grande inno all’inadeguatezza all’età che avanza e alla vita che cambia.
“You spent the first five years trying to get with the plan and the next five years trying to be with your friends again…”
Someone Great
Da “Sound of Silver”, senza dubbio il miglior album dei tre pubblicati con la sigla LCD Sounsystem. Ancora una volta si parla di perdita, ma qui non c’entra l’identità o la gioventù: Someone Great è l’elaborazione di un lutto. Quello che che succede a quelli che “restano”.
L’equilibrio tra musica e testo raggiunge vette di perfezione che forse James Murphy e sodali non sono stati mai più in grado di eguagliare. La canzone giusta, al momento giusto, nel disco giusto.
Yr City’s A Sucker
B side del singolo di Movement, Yr City’s A Sucker è il primo tassello dell’eterna lotta tra James Murphy e la sua amata e odiata New York (sì, proprio quella città che I love you but you’re bringing me down). Una club track di quelle che non dovrebbero mai mancare nella borsa di ogni dj nu disco degno di tale nome. Che poi chi l’ha detto che è nu.
Non è per niente nu.
Ma va bene così.
Dance Yrself Clean
La traccia che apre “This Is Happening”, a oggi l’ultimo disco “ufficiale” pubblicato dagli LCD Soundsystem. Marxismo, kraut rock e considerazioni amare sull’industria discografica: una delle opening più bizzarre di sempre. Dal vivo diventa epica.