Quel gran genio di Larry Heard è un monumento vivente della house di Chicago, e tutti sappiamo il perché. È un incredibile artigiano del suono, un produttore infallibile e un autore di stupefacenti orizzonti musicali con contaminazioni deep, acid e downtempo che hanno reso felici i dancefloor di mezzo mondo. Un’artista completo a tutto tondo, che è oramai una vera e propria istituzione della club culture.
Tra tutti i suoi side projects e alias usati nel corso di una carriera più che trentennale sicuramente è con il nome di Mr. Fingers che ha trovato la consacrazione e scritto pagine fondamentali e indelebili della storia della house music – noi ne abbiamo un esempio con il podcast #153 della nostra serie.
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Proprio con questo alias, dal “lontano” 2005, è entrato in un letargo produttivo/musicale che nelle ultime ore ha ritrovato nuove energie vitali: infatti la notizia che è velocemente passata da tutte le più importanti testate musicali del settore è che a febbraio Larry Heard pubblicherà per la Clone Records un nuovo EP di quattro tracce dal semplice quanto definitivo titolo di “Mr. Fingers 2016”.
“Outer Acid”, “Qwazars”, “Nodyahead” e “Aether” sono quattro giochi, quattro piece di un unico brano che celebrano le fantasie artistiche di Larry Heard, bravissimo a spingere i confini d’ascolto il più in là possibile ed aprire sempre nuove percezioni musicali.
Per celebrare il suo ritorno vi proponiamo le cinque tracce più significative che ce lo hanno fatto amare:
Mr. Fingers – Slam Dance
1987. Questa è la seconda release per la sua etichetta Alleviated Records e un ventisettenne Mr. Fingers ci da con la title track “Slam Dance” una brillante house strumentale tutta drum machine.
Mr. Fingers – Amnesia
Un disco essenziale per tutti. Un anno più avanti Mr. Fingers entra nella Jack Trax di Damon D’Cruz e nel 1989 pubblica “Ammnesia”: l’EP è una meraviglia, la title track “Ammnesia” ancora di più.
Mr. Fingers – Can You Feel It?
La bassline acida, il synth e l’hihat che entrano insieme, lo snare che procede. “Can You Feel It?” è l’inno di Mr. Fingers che ne consacra tutta la sua grandezza. Epico.
Mr. Fingers – Never Take Your Place
Il suono è caldo, analogico, il beat è più lento, ma l’attitudine di mister Heard in studio non perde un grammo di credibilità. “Never Take Your Place”, inclusa nel terzo album di Mr. Fingers “Back To Love”, è un grande esempio di deep house dei primi anni ’90.
Mr. Fingers – What About This Love (Dub Version)
Un classico della produzione di Larry Heard. “What About This Love” racchiude in se tutta l’essenza deep della house music. E La versione dub ne amplifica i contenuti.