Roma, 1991: la capitale è percorsa da intensi fremiti innovatori. Leo Anibaldi incide il suo primo ACV, Lory D vara la Sounds Never Seen, i Precious X Project (Andrea Prezioso con David Calzamatta e il compianto Walter One) incidono un EP contenente la nota “Dukkha”, ripubblicato dalla belga Music Man Records. Pure la scena rave capitolina conosce momenti di irripetibile energia. Giusto per fare un esempio, il 26 ottobre di quell’anno, ai Pathe Studios sulla via Pontina, viene organizzato il Plus 8 Party che porta per la prima volta in Italia Kenny Larkin, Speedy J, Cybersonik e F.U.S.E. (ossia Richie Hawtin, che come testimonia questa clip si improvvisò vocalist incitando il pubblico sul saliscendi ipnotico di “Pullover”).
Il 1991 è anche l’anno in cui Chicco Furlotti, organizzatore dei primi rave, fonda la Male Productions, nota anche come Male Records, una micro etichetta che manda in stampa appena tre dischi, tutti in formato promozionale ed oggi ben quotati sul mercato dell’usato. Il più richiesto è il primo, “Secret Doctrine”, contenente quattro brani firmati da Stefano Di Carlo, Mauro Tannino e Leo Young, sotto l’alias The True Underground Sound Of Rome. Quell’indimenticato 12″ oggi riappare grazie ad una ristampa, limitata alle 475 copie e con copertina che riadatta parzialmente un vecchio manifesto a firma Studio Mariotti prodotto per La Notte Del Male, il mega rave tenuto presso il Quasar (ad Ellera di Corciano, Perugia) ad ottobre del 1991, giusto qualche mese dopo l’uscita del disco.
A curare il tutto è Marco Salvatori, che racconta: «L’idea di recuperare un progetto concluso alla metà degli anni Novanta ma considerato da molti intramontabile nasce durante la scorsa estate, parlando con Stefano Di Carlo e Leo Young, e ricordando il terzo componente del team, Mauro Tannino, che purtroppo ci ha lasciati prematuramente il 12 agosto 2000 per un incidente paracadutistico. L’idea di “restaurare” il disco direttamente dal vinile non era praticabile a causa del carente livello qualitativo, ma dopo una serie di ricerche durate circa due mesi Stefano Di Carlo è riuscito, casualmente, a recuperare una decina di nastri DAT che aveva conservato in una scatola di cartone, accantonata in garage a seguito dei vari traslochi avvenuti negli ultimi venti anni. Per il recupero dei brani dai nastri digitali è stato impiegato il Tascam DA-30, lo stesso DAT recorder che venne utilizzato nel 1990 per la preparazione dei master, in modo da non apportare alterazioni al suono originale. Piccola nota tecnica: ai tempi si registrava in modalità 48khz per ottenere il massimo in termini qualitativi».
Con questa metodologia vengono quindi riesumati i quattro brani, “Secret Doctrine”, house con radici ambient à la Sueño Latino, “Experience”, in cui viene aggiunta una componente afro ed una più marcata linea di TR-909, “Goa-Goa”, che si spinge a lambire confini techno e in cui si snocciola una melodia trance orientaleggiante coerente col titolo, e “Gladiators”, che ritorna sul selciato delle cosmicherie teutoniche di Manuel Göttsching. Ma non finisce qui: il 12″ di imminente pubblicazione include pure due tracce registrate all’epoca ma mai date alle stampe.
Salvatori spiega: «Gli inediti “Mystic Ritual” ed “Esoteric Cult”, emersi durante la ricerca dei master originali, erano destinati ad un’altra etichetta. Allora le demo si spedivano per posta, su cassetta o DAT, a case discografiche, distributori e DJ (non esisteva ancora WeTransfer!) e i due pezzi in questione ricevettero commenti positivi soprattutto da parte di alcuni DJ inglesi. Si decise quindi di utilizzare solo le quattro tracce per poter stampare, successivamente, le rimanenti due su un singolo 12″. Tutti i brani vennero prodotti nel Bunker Studio in cui figuravano batterie elettroniche Roland TR-808 e Roland TR-909, bassline Roland TB-303, sintetizzatori Korg M1, Korg MS-20, Yamaha TX81Z e Roland Juno-106 e, per finire, un campionatore Akai S1100. L’ispirazione artistica invece proveniva dall’estero, New York, Detroit, Londra e Berlino e prevalentemente dalle etichette con cui la Male Records aveva instaurato rapporti di collaborazione per la distribuzione dei dischi e in alcuni casi per l’organizzazione di eventi. Fra tutte Flying Records UK, Plus 8 Records, R&S, Dance Mania e D.J. International. Altri riferimenti correvano coi nomi oggi definiti “storici”, sia dell’house che della techno, ma ai tempi agli albori come 808 State, LFO, Frankie Knuckles, N-Joi, Frank De Wulf e Bobby Konders».
Tra 1991 e 1992 la Male Productions/Male Records mette in circolazione appena tre mix in formato promozionale e questo sembra un paradosso giacché in quel periodo di dischi se ne vendevano ancora tanti. Inoltre proprio “Secret Doctrine” viene ceduto in licenza alla napoletana UMM, che lo ripubblica. «Il “Secret Doctrine” su Male fu stampato in tiratura limitata di circa 500 copie, destinate esclusivamente a DJ ed etichette. Difficile invece stabilire il numero esatto di quelle su UMM, probabilmente qualche migliaio. Sono sicuri invece i riscontri che il disco conquistò sia in Inghilterra che negli Stati Uniti. Tracce come “Secret Doctrine” e “Gladiators” si ritrovano nelle playlist di club come il Ministry Of Sound di Londra e di DJ come Dr. Motte (l’ideatore della Love Parade) e degli americani che abbiamo ringraziato nelle liner notes sul retro copertina per il loro contributo, tra cui Tee Scott, Frankie Knuckles e David Mancuso» illustra Salvatori. E continua: «Le prime copie del disco vennero distribuite direttamente da Leo Young a Londra, che si recava di negozio in negozio (come il Black Market Records a Soho) ed utilizzava il metodo sell or return grazie al supporto di DJ inglesi come Matthew B e Frankie Valentine, che poi furono portati come guest in Italia dallo stesso Leo Young. Per motivi logistici e comodità, il disco fu successivamente licenziato a UMM, visto che all’epoca era una delle poche realtà discografiche italiane ad avere una rete di distribuzione per l’estero dedicata ai generi definiti “underground”, almeno nei primi anni Novanta, poco prima del boom dell’italodance. Quello della Male Productions e di The True Underground Sound Of Rome era un mondo di assoluta novità, dove i nuovi generi musicali successivamente etichettati come techno, house, trance o ambient non erano ancora alla portata di tutti. Le iniziative Male Productions, grazie a Chicco Furlotti in qualità di management e promotore sia in ambito discografico che organizzativo, furono senza dubbio pionieristiche. Nell’era pre-internet le informazioni circolavano lentamente e con molta più difficoltà rispetto ad oggi, ma nonostante la provenienza geografica e la connotazione di partenza espressa nel nome stesso del gruppo, il legame con ciò che accadeva tra Stati Uniti ed Inghilterra era molto forte. Proprio in virtù di tali legami in Italia giunsero, per la prima volta, artisti come N-Joi, Colin Faver, Prodigy e Frankie Knuckles, per eventi chiamati “rave parties” che non avevano nulla in comune con gli “illegal parties” negli ultimi anni finiti nelle cronache di giornali e tv per questioni decisamente diverse. Ovviamente oggi Male Records/Male Productions non è più legata all’organizzazione o promozione di eventi “rave” che appartengono ad un periodo storico irripetibile, ma vorrei recuperare altro materiale prodotto da The True Underground Sound Of Rome per produrre nuovi dischi rigorosamente in linea con l’impostazione che fu intrapresa nel 1990. Da quei DAT ritrovati quasi per miracolo, risalenti al periodo 1991-1992, sono saltate fuori altre registrazioni inedite e stiamo già valutando la realizzazione di un secondo disco, ma date e modalità sono ancora da definire».
I brani di “Secret Doctrine” non sentono affatto il “peso” degli oltre 25 anni trascorsi dalla loro uscita. Resta solo da capire se fossero troppo avanti gli artefici o se, nel frattempo, la propensione al nuovo si sia arenata rendendo il presente troppo passato.