Questo lunedì Giant Steps torna a Taranto, e più precisamente nella sua roccaforte musicale più valida e ricca di spunti di interesse: il Sound Departement. L’occasione di questa gita sullo Ionio è rappresentata da Biagio Laneve, uno dei resident della Jackzone, il “club nel club”, in cui alcuni dei più alti esponenti dell’house music mondiale si alternano ogni settimana per condividere con il suo pubblico fedele tutto il loro sapere e la loro passione. Dopo Cosimo Colella, sulle nostre pagine la scorsa estate, è quindi il turno di un altro dei talentuosi figli di una terra sempre più ricca di interpreti di primissimo livello, quella Puglia capace di riscrivere la geografia del clubbing italiano senza troppi “se” e senza “ma”.
Buona lettura e, soprattutto, buon ascolto.
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Sono legato a molti dischi che mi hanno cambiato la vita, il primo che mi viene in mente però è “Absolute Beginners” di Bowie, un disco che mi sono dedicato da solo.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
L’ho sempre saputo, semplicemente non ne posso far a meno. Da quando avevo pochi anni; da quando a scuola suonavo percussioni, pianoforte e clarinetto fino a quando ho comprato i primi synth e la prima drum machine…la musica che si produce è stato d’animo, mixarla è passione. Amo collezionare i dischi e suonarli, ne ho letteralmente bisogno.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Nella vita di tutti i giorni sono impegnato molte ore con il mio lavoro, sono fortunato al giorno d’oggi ad averne uno che mi permette di vivere. Ciò nonostante le uniche “difficoltà” che mi capita di incontrare nel mio rapporto con la musica si presentano ogniqualvolta, per lavorare, sono costretto a non esibirmi o a non passare le ore in studio che desidero.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Ce ne sono due: una è la residenza nella Jackzone del Sound Department; la seconda è la nascita della label del party, Sound Department Ascolti appunto, dove uscirò con il mio EP remixato da Ark e Pit Spector.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Se non sono a lavoro mi trovi al mare con i miei cani, dedico a loro gran parte della mia giornata: io ho bisogno di loro e loro di me.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Non ho rimpianti, mi piace vivere il momento e quindi faccio ciò che mi sento, sia in consolle che in studio.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Jovonn “Ruff”
Soul Capsule “Lady Science (NYC Sunrise)”
Pepe Bradock “Deep Burnt”
Herbert “See You Monday”
Melchior Producions Ltd “The Blessing”
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Amo l’attore Denzel Washington, quindi consiglio tutti i suoi film.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
Beh sicuramente la nascita di Sound Department Ascolti: ci sono già tanti bei progetti pronti e io sono orgoglioso di farne parte. Poi ovviamente di tutto quello che siamo riusciti a costruire in questi questi anni nelle nostre feste.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media online…
Diciamo che non è tutto oro quel che luccica: il web permette a chiunque di apparire ciò che non è, quindi credo che sia una lama a doppio taglio, ma comunque sia indispensabile ai giorni d’oggi.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Il mio compagno di mille avventure Cosimo Colella…ormai condividiamo tanto e tutti i giorni, non solo la consolle di Sound Department. Poi Martino Recchia, un ragazzo d’oro e speciale. Abbiamo in comune la passione per i Perlon, lui per me è un po’ come una guida spirituale. Mi permetto inoltre di citare il mio migliore amico, Giuseppe Venneri: non è un dj e nemmeno un produttore, ma un vero amante del club e della musica con un bagaglio culturale superiore al 90% degli addetti ai lavori che ci sono in giro oggi. È imbarazzante l’amore che quest’uomo ha per musica e per il club, credo che se non fosse per lui io non sarei qui a parlare di musica.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Trovare una consolle senza “consolle”. C’era solo il mixer quindi se non avevi PC e controller non potevi suonare. Ovviamente presi la mia borsa di dischi e me ne andai.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più di danno fastidio nella scena musicale italiana?
I promoter che non capiscono un bel niente e vogliono dettare legge nel campo della musica solo per guadagnare pochi euro. Penso che siano la rovina del clubbing , e ne ho conosciuti parecchi.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho già citato l’uscita del mio prossimo EP; poi quello a cui sto già lavorando insieme a Cosimo Colella sotto il moniker “Sound Department Sound System”.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.