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[tab title=”Italiano”]Abbiamo scambiato qualche parola con Nick Curly, dal 2008 uno dei più grandi artisti internazionali della scena techno e house. Abbiamo parlato della sua Mannheim, della sua evoluzione come artista, delle produzioni uscite sulla sua label 8Bit e sull’ormai defunta Cecille Records, dei suoi ricercatissimi party “Trust”, della sua estate e dei prossimi appuntamenti ai festival in Europa, tra cui il Defected Croatia 2016. Ecco cosa ci ha rivelato.
La città nella quale sei cresciuto, Mannheim, è sempre stata un punto di riferimento per la scena techno e house. La città ha in qualche modo favorito la tua formazione come dj ed agevolato la tua carriera? Senti ancora di appartenere a questa città?
Mannheim certamente mi ha aiutato a diventare noto come artista. Grazie ad eventi come il Time Warp, la città è diventata famosa per la techno a livello internazionale. Tante grandi location e feste in tutto il delta del Reno-Neckar rendono più facile incontrare persone sulla tua stessa lunghezza d’onda e nuovi talenti, e ciò mi è sempre stato di grande influenza. Ci vivo ancora, quindi sì, direi che questo è il mio posto.
Com’è cambiato il tuo suono in circa 10 anni di carriera? Che tipo di evoluzione ha avuto?
Il mio stile probabilmente è diventato più techno, ma ho sempre cercato di mantenere un certo tipo di groove. Credo che il mio sound sia tra la techno e la tech house in questo momento e sia un po’ più scuro rispetto a prima. C’è un sacco di roba nuova in uscita quest’estate: un EP che ho fatto insieme al mio fratellino Steffen Deux, alcuni remix e un follow-up sulla mia etichetta 8Bit, uscito qualche giorno fa.
Com’è stato festeggiare il decimo compleanno della tua 8Bit Records la scorsa estate? Pensi di aver raggiunto gli obbiettivi che ti eri posto quando hai fondato la tua label?
L’obiettivo originale era quello di avere una piattaforma per talenti emergenti, come Pit (Gorge) ed io, per far uscire musica dance di qualità con un proprio suono distinguibile. È ciò che abbiamo fatto fin dall’inizio, ma è bello vedere cosa ha preso vita a partire da lì. Stiamo lavorando insieme a grandi artisti in questo momento e abbiamo alcune cose interessanti in programma per il futuro, fate attenzione!
Nel 2015 all’Egg di Londra hai portato per la prima volta il party Trust. Ora è una formula che continua a funzionare e la porti ai festival e nei migliori club del mondo. Qual è il suo segreto del successo?
Se te lo dicessi non sarebbe più un segreto, per questo si chiama “Trust”. Sto scherzando, in fondo si tratta di una serie di eventi che organizzo insieme al mio manager David. Abbiamo voluto unire i nostri anni di esperienza in un party che funzionasse in tutto il mondo e unisse persone della scena house underground e techno. Abbiamo già partecipato a grandi eventi quest’anno, come l’Off Sonar, e non vediamo l’ora di nuovi party in tutta Europa.
La tua presenza nella festaiola Ibiza sarà costante quest’estate: a luglio farai parte della line-up di Do Not Sleep allo Space e al Pacha con Hot Since 82. Come ti trovi in questa città e che differenze ci sono nel suonare nei vari locali? Ce n’è uno al quale sei più affezionato?
Non un club in particolare, ma suonare a Ibiza ti da sempre una sensazione speciale. Lo Space è un ottimo posto dove suonare e il Do Not Sleep è uno degli eventi top in questa stagione. I party di Daley (Hot Since 82) sono sempre pazzi e pieni di energia – immagino che il Pacha sia l’ambiente ideale. Inoltre ho bisogno di testate il nuovo EP fatto insieme a mio fratello, che uscirà su Knee Deep quest’autunno.
Sarai anche a molti diversi festival in Europa quest’estate. Com’è esibirsi ad un festival enorme come il Sonus, dove suoneranno più di sessanta artisti tutti assieme?
È bello essere parte di una squadra di così tanti grandi talenti da tutto il mondo ancora una volta. Incontri sempre un sacco di amici e dal momento in cui tutti restiamo per diverso tempo nello stesso posto, c’è sempre qualcosa che accade. Porteremo il nostro party Trust al Sonus, e non vedo l’ora di suonare insieme al mio amico Joseph Capriati.
Sei molto presente sui social, sulla tua pagina facebook ufficiale posti fotografie, interagisci con i fan e sono presenti anche delle dirette delle tue esibizioni. Qual è il tuo rapporto coi social e cosa pensi sia cambiato per i dj da quando sono nati?
Penso che i social siano necessari al giorno d’oggi per essere visibile ai fan, ma sicuramente hanno cambiato la percezione di ciò di cui necessita un DJ per rivelarsi capace. A volte i social sembrano essere più importanti della musica, ma sono un ottimo modo per rimanere in contatto con i fan e poter ottenere un feedback immediato. Io direi che è un aspetto importante da prendere in considerazione quando si lancia una carriera professionale, ma non ci si deve perdere nel proprio personaggio virtuale.
A maggio hai rilasciato il tuo remix di “Turn The Lights” di Christian Smith. Con quali criteri scegli i pezzi da remixare e come nasce questo processo?
Sono contento d’aver fatto il remix e che Christian me l’abbia chiesto. La traccia originale era già buona e non ci è voluto molto tempo per capire come affrontarla. Di solito cerco gli elementi che danno vita alla traccia e provo ad arrangiare e costruire attorno ad essi, ma non ci sono particolari principi che seguo quando compongo un mix. L’ultimo che ho fatto è stato per The Reason Y ed è uscito sulla label dei Pan-Pot, Second-State.
Hai rivelato che in agosto verrà rilasciato un EP in collaborazione con tuo fratello minore Steffen Deux. Puoi svelarci qualcosa di più?
Sì, uscirà sulla label di Hot Since, Knee Deep in Sound, ed è il primo che abbiamo fatto insieme, un progetto di famiglia se così si vuol dire. Sono super felice del risultato e penso che ci sarà molto di più in futuro.
Cosa c’è per te all’orizzonte nel tuo prossimo futuro?
Attualmente sto lavorando ad un remix per John Kraemer che uscirà nel mese di ottobre, un grande onore! Poi ci saranno tanti party Trust sicuramente, vediamo dove ci porta questo viaggio![/tab]
[tab title=”English”]We exchanged a few words with Nick Curly, since 2008 one of the greatest international artists of techno and house scene. We talked about his Mannheim, his evolution as an artist, productions released on its label 8Bit and on the now defunct Cécille Records, its awaited “Trust” parties, his summer and the upcoming events at festivals in Europe, including Defected Croatia 2016. Here’s what he revealed to us.
The city in which you grew up, Mannheim, has always been a reference point for the techno and house scene. Has Mannheim in some way helped your rising as a DJ and facilitated your career? Do you still belong to this city?
Mannheim certainly has helped me to become known as an artist. Thanks to events like Time Warp, the city has become known for Techno internationally. So many great locations and parties around the rhine-neckar delta make it easier to meet likeminded people and new talents, that always was a great influence. I still live there so yes, I’d say this is where I belong.
How has changed your sound in 10-year career? What kind of evolutions has it had?
My style probably transformed more into techno but I always tried to keep the groove. I guess it’s somewhere between Techno and Tech House right now and a little darker than before. There’s a lot of new stuff coming out this summer like an EP I made together with my little brother Steffen Deux, some remixes and a follow up on my own label 8bit that was just released some days ago.
What was it like to celebrate the tenth birthday of your 8Bit Records last summer? Do you think you’ve reached the goals setted when you had founded your own label?
The original goal was to have a platform for rising talents as well as Pit (Gorge) and myself to release quality dance music with an own distinguishable sound. We’ve been doing that since the beginning, but it’s great to see where it has taken off from there. We are working together with great artists at the moment and got some exciting things planned for the future, watch out!
In 2015 at the Egg in London started for the first time the Trust party. Now it’s a formula that continues to work in festivals and in the best clubs in the world. What is the secret of its success?
If I told you it wouldn’t be a secret anymore, that’s what Trust is all about. Just kidding, basically it’s an event series I organise together with my manager David. We wanted to combine our years of experience in the scene into a party that works everywhere and brings together people who are into underground House and Techno. We already had great events this year like Off Sonar and are looking forward to some more parties around Europe.
Your presence in Ibiza’s parties will be steady this summer: in July you will be a part of Do Not Sleep line-up at Space and you will also be with Hot Since 82 at Pacha. How do you fell playing in Ibiza? Is there a club that you prefer?
Not a particular club no, but playing in Ibiza always has a special feel to it. Space is a great place to be and Do Not Sleep is one of the spotlight events this season. Daleys parties are always crazy and full of Energy – I guess Pacha has the perfect setting for this. Plus I get to test the EP I did together with my little brother which will be released on Knee Deep this fall.
You will also be in many different european festivals this summer. How is performing at a huge festival like Sonus, where will play more than sixty artists together in few days?
It’s great to be joining so many great talents from all around the world again. You always meet a lot of friends and since we all stay in the same place, there is something happening all the time. We will also bring our Trust series there, and I’m looking forward to play a party together with my mate Joseph Capriati.
You are very present on social networks: on your official Facebook page you post photographs, publish videos about your performances, interact with fans. What is your relationship with social networks and what do you think has changed for the DJs with their origin?
I think it’s necessary nowadays, to be visible for the fans but it definetly changed the perception on what a DJ needs to be capable of. Sometimes Social Media seems to be more important then the music, but it’s still a great way to stay in touch with fans, and get instant feedback. I’d say it’s Important to take it into account when launching a professional dj career, but you shouldn’t get lost in your online persona
In May you have released your remix of “Turn The Lights” by Christian Smith. With what principles you choose the tracks to remix and how does this process occur?
I’m happy I made the remix and that Christian asked me. The original already was good and it didn’t take much time to figure out how to approach it. Usually I look for the elements that “make” the track and try to rearrange and build around it, but there are no particular principles I follow when doing a Remix. The latest one I did was for The Reason Y and came out on Pan-Pots Label Second-State.
You have revealed that in August will be released an EP in collaboration with your younger brother Steffen Deux. Can you tell us something more?
Yes, it will be released on Hot Since label Knee Deep in Sound and it’s the first one we did together, a family project if you will. I’m super happy with the results and think there will be more to come.
What’s next on the horizon in the near future?
I’m currently working on a remix for John Kraemer which will be out in October, huge honor! Then there will be more Trust events of course, let’s see where the journey goes![/tab]
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