Bruno e Bruno sono due ragazzi che hanno convogliato la loro passione per la musica in un’unica direzione. Affascinati dalle sonorità industriali, dalla durezza e dalla cupezza della techno più aggressiva, quasi ossessionati dai distorsori e dai sintetizzatori, si stanno facendo conoscere sotto l’alias B R 1 0 0 2. Resident e gioielli in erba di quel Ribbon Club che tanto funziona e diverte a Terracina, alcune delle loro produzioni sono tra le più chartate e apprezzate anche tra i big della scena. I loro quindici passi per il Giant Steps di oggi, ci aiutano a farceli conoscere un po’ meglio, discostandoli per un po’ dalla loro aurea nera e misteriosa che la loro musica gli ha dipinto addosso, e ci fanno capire quanto la essa sia stata per loro, sì, un’ ancora di salvezza, ma anche un punto di partenza per quello che gli auguriamo sarà un percorso ricco di successi.
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Bruno Ruggieri: Pink Floyd “Welcome To The Machine”. Provengo dalla musica rock e sono sempre stato affascinato dai distorsori e dai sintetizzatori e ascoltare Roger Waters utilizzare l’EMS VCS3, ecco, quella è stata un emozione che ancora oggi non riesco a spiegare.
Bruno Di Berardino: All’età di diciotto anni, in un momento difficile della mia vita, “Gol” di Donato Dozzy è stata la prima traccia in grado di trasmettermi qualcosa in più di quello che la realtà materialista poteva darmi e come un abbraccio materno mi aiutato a rialzarmi dandomi la forza di guardare oltre le “cose”.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
Bruno Ruggieri: La musica è da sempre la mia compagna di vita; studiata già da bambino grazie alla passione trasmessami da mio padre musicista. Ho capito che produrla sarebbe stato indispensabile, sentivo il bisogno di trasmettere ciò che provavo e che non ero in grado di dire a voce, è proprio vero che la musica arriva dove non arrivano le parole.
Bruno Di Berardino: Ho sempre sentito il bisogno di “dare” qualcosa alle persone, non riuscendoci pienamente data la sfiducia in me stesso. Con l’avvicinarmi alla musica elettronica ho capito che produrla sarebbe stato l’unico modo per dar sfogo alle mie emozioni senza vincoli o regole. L’incontro dell’anno scorso con Bruno, all’interno del Ribbon Club, è stato come un fulmine a ciel sereno che, pur non conoscendoci fino in fondo, ci ha fatto scoprire la nostra affinità musicale.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Non ci sono stati gravi momenti di crisi, forse l’unico disagio è che vivendo ad un’ora e mezza di distanza l’uno dall’altro non è sempre facile lavorare con calma. Per questo stiamo decidendo di trasferirci a vivere insieme.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Tutti i passi sono stati importanti, dalle prime feste con gli amici fino ai party più grandi, alla prima release in digitale e al primo vinile.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Bruno Ruggieri: Amo vedere i film, sono un grande appassionato. Credo che i film e la musica possano viaggiare in parallelo. La maniacalità dei dettagli di Tarantino o le ambientazioni fiabesche e gotiche di Tim Burton sono per me grande fonte di ispirazione. Li guardo soprattutto la notte, dopo aver passato la mia giornata in studio.
Bruno Di Berardino: Potrei risultare banale ma non ho passioni al di fuori della musica e dedico tutto il mio tempo in studio. Bere una birra con gli amici può essere considerata una passione?!
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Fino ad ora zero rimpianti: tutte le decisioni sono state prese per cercare di compiere al meglio il nostro percorso.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Lory D “We Were In The Future”
Aphex Twin “Analogue Bubblebath”
Hypnoskull “Electronic Music Means War To Us”
Lucio Battisti “Io Tu Noi Tutti”
Supertramp “Breakfast In America”
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Bruno Ruggieri: Non sono un grande lettore, anzi non ricordo quanto tempo fa ho letto l’ultimo libro, ma come ho detto prima sono un grande amante dei film e sicuramente consiglierei i film dei registi che ho citato prima.
Bruno Di Berardino: purtroppo non sono un grande esperto di film e di libri e quindi non me la sento di consigliarvi qualcosa in particolare.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
“Percezione Distorte” , il nostro primo EP uscito su Monolith Records, forse è quello che ci ha dato le soddisfazioni più grandi e soprattutto inaspettate. Vedere un artista come Oscar Mulero suonare “Kill Hertz” all’Awakenigs Festival è stata una grossa emozione.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media on line…
Crediamo che il web al giorno d’oggi sia una parte fondamentale della vita, consente di stare sempre al passo con i tempi e, sebbene non ci si possa sempre affidare completamente, di essere informati su ciò che succede nel mondo.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Gli artisti con cui siamo in contatto e con cui abbiamo più affinità sono tanti. Citerei in primis Gigi Galli che per noi è un vero proprio maestro. Poi i RVDE, con i quali sentiamo di avere una grossa affinità sebbene ancora non ci conosciamo di persona. Poi aggiungerei Raffaele Attanasio, Manuel Di Martino, per cui nutriamo una grossa stima, Frank Found, D-leria ,Noneoftheabove, Exsiderurgica e tutti i ragazzi del roster di Pongbookings come Flmm, Empyrean, Danilo Incorvaia e Lucindo. Infine, ma non meno importante, WarinD, un nostro vecchio amico con il quale siamo sempre in contatto!
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Come si sa, “fare la gavetta” a volte porta ad avere delle situazioni assurde, una di questa per noi è stata ritrovarci a suonare in un posto con un impianto adatto per un live rock…crediamo che già questo possa bastare.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
La scena musicale italiana è molto “lenta”, nelle line-up dei club leggiamo sempre i soliti nomi. Abbiamo tantissimi giovani talenti tra le mura di casa nostra che purtroppo vengono apprezzati molto di più all’estero.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
Stiamo lavorando alle ultime cose per proporre il prossimo anno un live set, poi c’è un singolo in release in una VA su PLS/UK, un EP in digitale su Spectral Rebel ed alcune cose che non vogliamo ancora svelare.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri