Il 23 settembre del 1991, venticinque anni fa oggi, viene dato alle stampe “Screamadelica” dei Primal Scream, un disco che rivoluzionerà la carriera della band di Glasgow capitanata da Bobby Gillespie, colui che prima di allora era solo ‘quello dietro le percussioni in “Psychocandy” dei Jesus & Mary Chain’ e che si ritroverà ad essere considerato come una delle figure cardine dell’abbattimento degli steccati musicali tra rock ed elettronica.
Ma facciamo un passo indietro, siamo sul finire degli anni ’80, quelli della pazza Manchester e della Hacienda, il club finanziato dalla mitica etichetta Factory Records, un tempo in cui la fusione tra rock psichedelico, dance e acid house avveniva tutte le sere, eppure è solo con “Screamadelica” che questa attitudine viene fermata su disco e sdoganata, attraverso l’ascolto da parte di un pubblico numeroso e trasversale: lo ascolteranno i ragazzi che amano le sonorità di chi si guarda le scarpe mentre suona la chitarra e pure quelli che vanno ai rave ogni fine settimana.
Questo disco non ti fa star seduto sulla sedia, è lisergico e sensuale e trasmette una sensazione di euforia che pochi altri lavori riescono a dare, merito sicuramente della sua produzione illuminata ad opera di personaggi del calibro di Hypnotone, Hugo Nicolson, Jimmy Miller e soprattutto The Orb e Andrew Weatherall. Gli ultimi due sono stati fondamentali a lavorare di cesello per incastrare campionamenti alieni e voci/dialoghi da fonti più diverse – Il discorso che parte con ‘Just what is it that you want to do?’ dal brano Loaded è quella di Peter Fonda nel film I Selvaggi – dando forma ad un amalgama psichedelica che ancora oggi suona benissimo.
Tanti auguri Screamedelica!