Si sa, come tutti gli anni arriva quel giorno in cui ci si sveglia in una bella mattina dai colori dorati di fine settembre e come una secchiata di acqua gelida al Polo Nord ci rendiamo conto della amara e crudele verità: l’estate sta finendo. O, diciamocelo, per la maggior parte di noi italiani che vivono al nord o peggio, noi italiani emigrati nel nord “ancora più nord” Europa, l’estate è già finita da un pezzo. Addio, cara stagione dei festival on the beach, del mojito alle quattro di pomeriggio perché tanto fa caldo e la menta rinfresca, della musica nelle strade, nei parchi, nei cortili di casa, delle festicciole tra amici dove è sempre presente quel sentimento di leggerezza che tanto ci fa stare bene. E’ finita dunque quell’euforia generale del voler a tutti i costi fare qualcosa e, perché no, approfittarne del clima piacevole per fare qualche cara vecchia trasferta e partecipare a qualche evento interessante, musicalmente ed artisticamente. Ma niente paura, nonostante la depressione pre-autunnale i promoter di tutta Europa non si perdono d’animo, perché in fondo non serve l’estate per sentire della bella musica.
Quest’anno per chi ancora vive nel ricordo sfuggente dell’etereo Berlin Atonal 2016 e vorrebbe ripetere l’esperienza al più presto, senza bisogno di aspettare un altro interminabile anno, c’è una piacevole ed intrigante alternativa: l’ago della bussola questa volta punta a nord est, più precisamente nella romantica Praga dove si svolgerà nella notte del 14 di ottobre il Lunchmeat Festival.
Mai sentito? E’ nuovo anche per noi, ma non ci siamo fatti scoraggiare dall’ignoto, dall’offerta a scatola chiusa, perchè in fondo la scatola proprio chiusa chiusa non è. Infatti, sono bastati alcuni nomi in line up per incuriosirci: partendo da Legowelt, Roly Porter, Objekt, AnD, passando dagli svedesi SHXCXCHCXSH, Positive Centre, Silent Servant e molti altri. Lunchmeat introdurrà più di quindici progetti internazionali che uniranno musica indipendente elettronica, visual arts e nuovi media. Gli artisti si esibiranno nella lunga notte del 14 ottobre in tre diverse aree all’interno della immensa costruzione brutalista, una ex centrale elettrica di Praga, nel quartiere di Holešovice.
“Grazie ad una posizione più grande e più variegata, siamo in grado di creare un programma ancora più ricco e più coerente rispetto al passato”, dice l’organizzatore principale del festival, Jakub Pešek nel comunicato stampa. “Abbiamo invitato artisti che percorrono una linea di demarcazione tra generi o che ne creano di nuovi. Siamo alla ricerca di progetti originali e di qualità che attualmente hanno rilevanza in tutta la scena internazionale, piuttosto che concentrarci su grandi nomi. Vogliamo far loro conoscere il pubblico ceco e ricordare loro che scena dei club di oggi è molto varia. E sarebbe un peccato limitarsi solo a un genere” aggiunge Pešek.
Tanto per avere un’idea di cosa ci aspetteremo, nella data di apertura svoltasi lo scorso 25 settembre il musicista britannico Koreless, accompagnato da una mozzafiato performance visiva di Emmanuel Biard, ha eliminato le barriere suono temporali facendo dell’ottocentenario convento di Saint Agnes, nel centro storico di Praga, un luogo di coinvolgimento sensoriale quasi mistico.
Da menzionare, due tra i progetti presentati in anteprima nei più importanti festival audiovisivi europei. Il primo, per chi se lo fosse perso al Berlin Atonal vede Samuel Kerridge, Andrej Boleslavksý e Mária Júdová introdurre il progetto A/V Fatal Light Attraction. Il secondo coinvolgerà il misterioso duo techno SHXCXCHCXSH, accompagnato per l’occasione dall’artista Pedro Maia che lavora con le pellicole analogiche trovate danneggiate dal tempo. La loro collaborazione, che tocca i confini della video arte, è stata introdotta al Festival Unsound a Cracovia.
Altre iniziative interessanti vedono Praga infiocchettata dall’installazione esterna permanente “Lumivers” un progetto sperimentale che illuminerà 58 ristoranti del centro storico ed un workshop gratuito di due giorni per studenti e non di new media, guidati da Peter Kirn e George Werner.
Per maggiori ed ulteriori info, non esitate a cliccare sul sito del festival.