Grazie al loro lavoro a capo di Bosconi Records, Ennio Colaci e Fabio Della Torre, in arte Minimono, sono due delle figure più importanti della scena house italiana. Sulla loro label, attiva ormai da quasi un decennio, sono transitati alcuni degli artisti più rispettati dello Stivale (tra cui Herva, Dukwa, Nas1, Rufus e Riccio) elevando la piattaforma fiorentina a vera e propria eccellenza del nostro movimento.
Dopo avervi parlato della loro ultima raccolta, la seconda su Bosconi a distanza di cinque anni da “Runaway”, siamo lieti di condividere con voi i cinque talenti da non perdere mai di vista secondo Ennio e Fabio.
“I nomi segnalati non son proprio sconosciuti ma, al contrario, a un certo punto della loro carriera sono anche riusciti ad affermarsi. Pur essendo determinanti per lo sviluppo della scena, non sono riusciti ad ottenere il posto che si meritano nella storia della musica techno o house, restando in secondo piano rispetto ai vari Zip (con Perlon) e Luciano (con Cadenza).”
Dj e produdtore francese con innumerevoi produzioni all’attivo. Fondatore del progetto Static Drum e di Ethique Records, nonché collaboratore con Charles Siegling, meglio conosciuto come Technasia. Dj techno-funk dotato di una grande tecnica e abilità nello scratch che unisce alla sua matrice techno, appunto, al cultura hop-hop e funky.
La nostra impressione è che anziché essere stato ingorato dalla scena, sia stato lui ad abbandonarla per gli scarsi valori e la mancanza di “etica” che caratterizzava il mondo della tecnho dopo l’esplosione dei grossi nomi provenienti dalla minimal europea.
Statunitense di origine, ma con forti legami con l’Italia, Dan Curtin ha prodotto grandi releases su Peacefrog, Strichtly Rhythm e sulla sua label Metamorphic. Comincia ad essere rivalutato adesso per alcune delle sue produzioni più vicine all’electro, ma è sempre stato un super produttore e ottimo dj techno.
Storico dj francese, boss di Telegraph e Logistic Records, è stato uno dei primi ad avere una visione più ampia sul mercato discografico elettronico europeo. Sulle sue label ha prodotto gente come Ricardo Villalobos, Luciano, Robert Hood, Daniel Bell, Octave One, John Thomas, Zip, Akufen, Cabanne, Ark…e la lista sarebbe ancora molto molto lunga. Il suo merito secondo noi sta per aver amalgamato il sound minimal europeo con quello techno minimal americano. Per certi versi Logistic a suo tempo poteva essere paragonata a Perlon, anche se a noi sarebbe piaciuto raggiungesse livelli ancor più alti trattandosi di una label musicalmente di più ampio respiro.
Oltre a tutto questo Alex è ancora oggi un dj incredibile per il suo senso della groove e per le rarità che ancora oggi può vantare nella sua collezione di dischi.
Qui un esempio di connubio tra sound minimal americano ed europeo, niente di meno che sua maestà Daniel Bell!
Il gran personaggio che è Losoul e il grande contributo che ha dato all’elettronica tedesca come producer dovrebbe essere noto a tutti. Losoul è secondo noi un producer veramente di enorme spessore, dagli albori di Playhouse Records alle releases su Klang e Moodmusic. Pensiamo che forse il mercato potesse portarlo più in alto di quanto già non sia, salvo poi constatare quanto per le persone per bene certi meccanismi funzionino sempre meno.
Oggi vogliamo rinfrescarci la memoria con la hit planetaria di Losoul, “Open Door”.
Fra i fondatori di Philpot, Soulphiction ha all’attivo tanti dischi pubblicati, fra le altre, da etichette come Perlon e Sonar Kollektiv. È un artista che sa emozionare per il suono caldo che ha origine nella black music, pur restando comunque legato alla micro house tedesca nella costruzione delle ritmiche. Un produttore che stimiamo da sempre e che ha avuto enormi riconoscimenti pur girando poco nei club d’Europa.
La traccia che selezioniamo è “Traffic Lights” del 2001, appunto su Philpot.