Ogni tanto prendono forma dei progetti per cui bisognerebbe molto semplicemente levarsi il cappello, prendere appunti, ascoltare con attenzione, copiare l’attitudine. Electric Tree è sicuramente uno di questi. Ne avevamo già parlato un po’ di tempo fa, per i più pigri e i più distratti riassumiamo: è l’incontro tra uno dei decani del pianismo jazz italiano ed europeo (Franco D’Andrea), un suo socio d’avventura di lunga data (Andrea Assayot), un nome che apparentemente col jazz non c’entra nulla ma che ogni lettore di Soundwall dovrebbe conoscere molto ma molto bene (Dj Rocca).
Invece di stare rintanati ciascuno nella sua “comfort zone” hanno fatto quello che ogni musicista che si rispetti (oh sì, includiamo nella categoria anche chi lavora solo con software e laptop) dovrebbe fare: cercare nuovi stimoli, confrontarsi, provare a sperimentare e ad alzare il livello della sfida artistica. Perché la musica è avventura, non (solo) un buon mezzo per strappare cachet, free drink e similari in un club azzeccando il suono di cassa che va per la maggiore.
Quindi insomma, enorme rispetto per Electric Tree. Rispetto che cresce ulteriormente dando un occhio a questo breve ma significativo filmato qui sotto, a cura di Federico Zanghi, che dà una bella idea del “dietro le quinte” artistico di questo progetto: siamo molto lieti di presentarvelo in anteprima. E se per caso non siete lontani da Firenze, tenete conto che domani 26 novembre – nella cornice del bel festival Pinocchio Jazz – i tre si esibiscono dal vivo. Andare, ascoltare, prendere appunti. Ed essere felici ed appagati.