Lo scorso 31 Marzo, su Boards, sublabel di Soul People Music, è uscito il nuovo album “Escapism” firmato The Incredible Adventures Of Captain P, ovvero il lato esplorativo di Fred P, a cui abbiamo fatto qualche domanda. L’album, formato da ben 11 tracce che potete trovare sia in doppio vinile che in digitale, è accompagnato da un video che è stato girato tra New York e Berlino, in alternanza tra giorno e notte. Questo cortometraggio ha l’intento di rafforzare il concetto di tutto il disco di cui Fred ci ha parlato, entrando anche nei particolari.
Il 31 Marzo uscirà il tuo secondo album come Fred P dal titolo “Escapism” sul Boards, la sublabel della tua Soul People Music. Com’è nato “Escapism”? Voglio dire, è stato un progetto definito dall’inizio o l’album è nato in corso d’opera?
Il concetto è iniziato nel 2010, ed era un album in digitale e in cd. Ho pensato che non ne avrei fatto un altro ma successivamente mi sono sentito ispirato riguardo l’esprimere un punto di vista sul clima attuale, da una prospettiva di evasione.
La tua prima release come “The Incredible Adventures Of Captain P” risale al 2010. C’è una ragione precisa per la quale sono passati sette anni prima di un nuovo album come Captain P?
Nessuna ragione, tutto accade naturalmente quando è il momento di esprimere una visione. E in questo caso è accaduto in un modo che mi ha reso più consapevole delle mie proprie abitudini d’evasione.
Quali sono le differenze principali tra Fred P e Captain P?
Captain P è un esploratore. Fred P è un espressionista.
Solitamente un artista mette in musica le proprie emozioni. Quali sono le emozioni che hai provato nel realizzare questo LP? Cosa ti ha ispirato in particolare?
Sono stato ispirato dai media e dal clima politico di tutto il mondo e il mio comportamento verso questi soggetti. Qualche volta vorresti staccare un po’, non preoccupartene, ma la cosa non serve a nulla e non aiuta, se poi non riaffronti l’argomento dando un contributo minimo significativo. Ecco: l’album, questo tipo di album, è il mio contributo.
Immagino che il titolo “Escapism” abbia un significato preciso per te. Qual è il messaggio che intendi dare?
Ognuno lo intende a modo suo. L’idea è quella attirare l’attenzione sull’evasione e puntare a un uso positivo di essa invece di vederla come un comportamento negativo. Si tratta di essere presenti nel momento.
Quanto tempo hai impiegato a realizzarlo? Il disco suona molto bene. Oltre alla composizione hai seguito anche le fasi di mixing e mastering oppure ti ha affiancato qualcuno?
Ci sono voluti un paio di mesi per mettere insieme questo disco, poiché sono spesso in viaggio anche le sessioni in studio sono state scaglionate. Scrivo e produco i miei dischi da solo, non ci sono terze parti a meno che non si tratti di una collaborazione resa nota.
Solitamente come nasce una tua traccia? Parti da un campione o suoni qualcosa tu e ci costruisci qualcosa sopra? Ognuno ha il suo metodo, qual è il tuo?
Dipende dallo stato d’animo, potrebbe essere qualsiasi cosa, da una registrazione fino a una melodia. Non c’è un modo preciso per farlo secondo me. La musica è tutta intorno, bisogna aprirsi ad essa e avere una buona conoscenza riguardo a quello che è il processo.
A proposito di campioni. Qualcuno definisce il sampling un’arte mentre altri denigrano questa pratica. Tu cosa ne pensi?
Io vengo dal campionamento, ho imparato come produrre perbene nei primi anni 90. Ho avuto un S950, un Korg o1w e un Tascam Portastudio . Io non credo nel prendere la musica di qualcuno e chiamarla mia. Una cosa è essere ispirati, ma è un’altra cosa ancora copiare il lavoro di qualcuno. E’ una questione di integrità. Quando campiono lo faccio sui toni o su uno dei miei dischi.
Qual è lo strumento che hai usato più spesso in “Escapism” e da cui non ti potresti mai separare per fare musica? Raccontaci anche il perché e che cosa lo differenzia dagli altri.
Ho una tastiera controller con cui ho eseguito tutto. E’ il centro dello studio. Il mio Analog4 insieme al System1 hanno giocato un ruolo enorme nelle fasi iniziali. Da lì è stato un processo di sviluppo del concetto attorno lo stato d’animo, che è più di un estetica mentale.
Ricordi ancora la tua prima volta in uno studio di registrazione? Quanto tempo è passato e dov’è successo?
Avevo 15 anni ed era a Brooklyn. E’ passato molto tempo da allora. Sono grato per quell’esperienza.
Insieme all’album uscirà anche un cortometraggio. Perché hai deciso di affiancarci un cortometraggio e che cosa conterrà?
Il film rappresenta diversi periodi di tempo tra New York e Berlino, in Germania. In ogni spazio ci sono diversi riflessi nello stato mentale di fuggire o di allontanarsi. E’ un tentativo per esprimere e commentare il concetto di evasione e puntare a una risoluzione positiva.
Oltre ad essere un ottimo produttore sei un dj molto interessante. Sono curioso di chiederti quanto tempo passi a cercare musica per i tuoi dj set. Hai un metodo preciso e cerchi anche cose del passato sfruttando anche internet o più semplicemente giri i negozi di dischi?
Cerco musica tutti i giorni, passo una certa quantità di tempo su di essa e poi mi dedico alla produzione durante la giornata. Uso internet, vado nei negozi di dischi, ascolto più musica possibile.
Anche se attualmente vivi a Berlino, la tua città è New York. Ti capita di andare spesso là? Come trovi la scena newyorkese attuale? Musicalmente parlando ti trovi più a tuo agio a Berlino o a NY adesso?
Visito New York molto spesso, la scena è fantastica e piena di un sacco di cose nuove che stanno accadendo. Non ricordo questa grande quantità di serate prima, e la scena sta continuando a crescere. Sono abituato a vivere a Berlino, li c’è il mio studio, ci sono i miei negozi di dischi preferiti e i luoghi segreti in cui vado nei momenti di inattività. Non si possono confrontare l’una con l’altra, sono mondi diversi. Io le amo entrambi in egual modo però Berlino è diventata la mia casa.
ENGLISH VERSION:
On last March 31, on Boards, sublabel of Soul People Music, was released the new album “Escapism” signed by The Incredible Adventures Of Captain P, that is the exploratory side of Fred P, which we have had any questions. The album, consisting of as many as 11 tracks you can find both in double vinyl and digital, is accompanied by a video filmed between New York and Berlin, alternating in day and night. This short film has the intent to strengthen the concept of the whole record of which Fred told us about, also getting into details.
On March 31 your second album as Captain P titled “Escapism” will be released on Boards, the sublalbel of your Soul People Music label. How was it born? Was it defined from the beginning or the album was born during construction?
The concept began in 2010 which was a cd/digital album. I thought I would not do another but i felt inspired to express a point of view on today’s climate from a escapist perspective.
Your first “The Incredible Adventures Of Captain P” release dates back to 2010. Is there a reason why seven years passed before a new album as Captain P?
No reason, it all happens naturally when it’s time to express a view. It happened in a way that made me more aware of my own escapist habits.
What are the main differences between Fred P and Captain P?
Captain P is an explorer. Fred P is an expressionist.
Usually an artist puts his emotions into music. Which emotions did you feel while making this LP? What inspired you in particular?
I was inspired by worldwide media, the political climate of the world and my own behavior toward these subjects. Sometime you want to tune out but there is no benefit if you don’t tune back in with something to show for it. For in this case the results is this particular album.
I imagine that the title “Escapism” has a specific meaning for you. Which message would you like to give?
Everyone practices this to a certain degree. The idea is draw attention to it and point to a positive use instead of seeing it as negative behavior. It’s about being present in the moment.
How much time did you take to make it? The album sounds very good – in addition to the composition did you handle the steps of mixing and mastering or did you have someone alongside you for these phases?
This record took a few months to put together as I am often on the road so studio sessions are space out. Because I write and produce my own records there are no third parties unless it’s a clear collaboration.
How is one of your tracks usually born? Do you start from a sample or do you play an instrument and build something on it? Everyone have their own method – which is yours?
It depends on the mood it could be anything from a field recording to a melody. There is no set way to get it going for me. Music is all around you have to be open to it and have a firm grasp on your process.
About samples. Some define sampling as an art while others denigrate this practice. What do you think about it?
I come from sampling as I learned how to produce proper in the early 90’s. I had a s950, a Korg o1w and a Tascam Portastudio. I don’t believe in taking someone’s music and calling it my own. It’s one thing to be inspired but it’s another thing entirely to copy someone’s work. It’s a matter of integrity. When I do sample it’s tones or I will sample one of my own records.
What is the instrument did you have used most often in “Escapism” that you can’t separate from making music? Tell us also why and what differentiates it from others.
I have a keyboard controller that I run everything through. It’s center of the studio. My analog4 and system1 really played a huge role in the beginning stages. From there it was a process of developing the concept around the mood which is more of a mental esthetic.
Do you still remember your first time in a recording studio? How much time has passed, and where did it happen?
I was 15 years old it was in Brooklyn. It has been a long time me since then. I’m grateful for the experience.
Together with the album, a short film will also be released. Why did you decide to make a short film and what will it contain?
The film represents different time periods between New York City and Berlin in Germany. In each space there are different reflections in the mind state of escaping or getting away. It a attempt to express and commentary on the concept of escapism and point to a positive resolution.
Besides being a great producer, you are also a very interesting DJ. I am curious to ask you, how much time do you take to search for music for your DJ sets? Do you have a specific method? And do you also search for music by exploring on the internet, or do you go to record stores?
I search music everyday, I spend a certain amount of time on it and then I get into my production for the day. I use the internet I go to record stores I listen to as much as possible.
Although you currently live in Berlin, your city is New York. Do you go often there? What do you think about the current New York clubbing scene? Musically speaking, are you more at ease in Berlin or in NY right now?
I Visit New York often the scene there is great lots of new things happening. I don’t ever remember this amount of night before and it keeps growing. I have grown accustomed to living in Berlin my studio is there my favorite record shops and secret places I go for downtime. One does not compare to the other they are different worlds. I love both in equal part however Berlin has become my home.