La Marmo Music, label con base a Berlino che abbiamo imparato a conoscere e stimare per le sue poliedriche release dense di eleganza e fascino, ci regala in questi giorni la sua sesta uscita. Trattasi di “The Rise And Fall Of The Eurojesters” del collettivo Tru West al suo secondo disco.
Tru West nasce nel 2012 come progetto sperimentale accidentale tra quattro amici (musicisti, dj, producer…) in una notte berlinese passata in studio ad improvvisare appassionatamente per ore. L’alchimia creatasi in quell’occasione tra il notevole dj e producer Martin Hopkins, conosciuto ai più come Mass Prod, il dj Niccolò Daniel Rufo (aka Rufus), il virtuoso saxofonista Davide Lorenzon e l’enfant prodige/producer Herve Atsè Corti, meglio noto come Herva, darà poi vita, qualche mese dopo, alla loro prima uscita (in due parti), l’intrigante “Decline of Western Civilization”.
Tra i suoni manipolati dalle macchine di Mass Prod, le linee di synth, i nastri magnetici, le sovraincisioni e l’ipnotico clarinetto di Raffaele Amenta, “The Rise And Fall Of The Eurojesters” è un EP di quattro tracce di forte impatto atmosferico.
Durante l’ascolto, la sensazione è quella di ritrovarsi di fronte a sonorità quasi “post-free jazz” – Jazz ambient? Psichedelia free-style? – soprattutto grazie al meraviglioso tappeto sonoro sperimentale intessuto dall’onnipresente clarinetto e dai suoni atmosferici ottenuti attraverso manipolazioni del suono, percussioni quasi oniriche di Stefano Meucci (ospite nel disco e membro del duo jazz Raccogliemento Parziale e del progetto elettro-acustico Silent People) ed alchimie elettroniche varie. Le sonorità sono ricercate, ma al tempo stesso libere e sincere, dal forte carattere identitario, pur non permettendo una vera e propria connotazione di genere, anche se rimanendo in ambito elettronico. La struttura dei brani, in particolare per quanto riguarda il primo e l’ultimo (ovvero le tracce non remixate), “Tru Children” e “Chasing The Loophole In A Relentless Spiral Of Self-Indulgence” richiama un caos calmo in cui le ritmiche perdono qualsiasi funzione logica e tutti i suoni si amalgamano tra loro in un perfetto concerto astratto, in cui perdersi, ma con testa. A remixare le due tracce, Herva e lo stimato producer salentino Marcello Napoletano.
In anteprima assoluta, Soundwall vi regala l’ascolto di “Tru Children” nella versione remixata da Herva, di cui vi invitiamo ad ascoltarvi le release sfornate per Bosconi, Delsin e Kontra Musik.
La traccia prende il sottotitolo di “Cobra 90 Mix” dato che uno degli elementi portanti del brano – la linea di basso post punk – è stata registrata “filtrata” dall’amplificatore Carlsboro Cobra 90, gingillo di grande potenza e risposta.
Se nella traccia che vi proponiamo la drum machine si limita a fare il suo dovere senza irregolarità o sorprese, il resto delle componenti sonore riesce a smaterializzare il tutto, catapultandoci in territori sconosciuti, seducenti, folli e pieni di carisma. Il paesaggio si fa fluido, il caos incanta, le sonorità si intrecciano in una coreografia impeccabile.
Non ci resta che augurarvi buon ascolto, oltre ad un piacevole viaggio verso gli adorabili abissi astratti di questo gioiellino vinilico.