Fuori dalla routine, fuori dalle gabbie degli orari preconfezionati. Un tempo sembrava fosse possibile farlo quasi solo ai rave: ritrovarsi in una distorsione spaziotemporale dove sovvertire regole ed orari. Poi sono arrivati gli after, ormai diventati un epifenomeno quasi “normale”. Ma esistono delle esperienze particolari, lisergiche quasi, anche se non si preme il pedale sull’acceleratore dell’adrenalina, dei bpm, di varie ed eventuali. L’anno scorso restammo incantati dallo “sleep concert” di Rabih Beaini al roBOt Festival: dall’una di notte o giù di lì una performance lunga fino alle luci del mattino (noi ce ne andammo che erano tipo le sette, con fuori i bar già aperti e la città già in fermento), sdraiati per terra sotto il soffitto di un affascinante edificio medievale, tra coperte e cuscini. Con una musica che ti faceva attraversare di continuo i confini tra veglia e sogno. Forse la cosa migliore vista al roBOt 2016.
Quest’anno accade qualcosa di simile al Teatro Donizetti, il “salotto buono” della musica classica a Bergamo, grazie ad Invisible°Show. Il 17 giugno 2017, con capienza limitata a soli 200 ingressi (i biglietti li potrete trovare qui), vari artisti accompagneranno gli spettatori – disponendosi tra l’altro a semicerchio attorno al perimetro della platea, proprio per “abbracciare” i presenti – in un viaggio sonoro/onirico da mezzanotte fino alle nove del mattino, chiamato “La notte del campanello” in onore di “Il campanello di notte”, opera del 1836 creata proprio da Gaetano Donizzetti. Un viaggio molto lungo. Un viaggio da fare con, fra gli altri, Lino Capra Vaccina (membro degli storici Aktuala e collaboratore di Battiato, uno che se si parla di minimalismo è un’autorità), la digital-esoterica (e brava) Beast Nest oppure il duo russo/peruviano Sergey Yashenko / Maria Chavez, e che terminerà con una selezione musicale curata da Onga, alias Andrea Ongarato, alias il deus ex machina di Boring Machines – una delle etichette-guida in Italia e in Europa per quanto riguarda l’elettronica sperimentale che abbiamo avuto il piacere di far raccontare qui dal suo stesso creatore. Ma ci saranno anche violencelliste, cantanti liriche, ci sarà il compositore Sandro Mussida… insomma, un grande sforzo collettivo, per dare vita a qualcosa di effettivamente unico.
Potrebbe essere una esperienza molto particolare – e molto capace di farvi esplorare i confini della percezione e di quel curioso limbo che sta fra fase onirica e fase cosciente, ben immersi in una posizione di completo relax. Insomma, un modo per fare le ore piccole diverso dal solito after. Una tantum, perché no? Di sicuro, è bello stare dalla parte di chiunque pensi e realizzi, ebbene sì, eventi fuori dalla routine.