Ormai manca pochissimo e stiamo già iniziando a pensare a cosa mettere in valigia.
Bisogna mettere in conto: clima marittimo con giornate calde e notti fresche, terreno scosceso, lunghe camminate, balli e saltoni, orecchie protette durante il sonno, occhiali da combattimento iper resistenti, roba comoda come se andassimo in una palestra non propriamente “cool”. Si parte per la Croazia, direzione Pola, per tornare in quel meraviglioso agglomerato di elettronica danzereccia a 360°, black music, mare e storia che è il Dimensions Festival.
Un festival di cui vi abbiamo già parlato in più e più occasioni e che ogni volta, giunti alla conclusione dei bagordi, già iniziava a mancarci. Un festival organizzato da inglesi – all’interno della spettacolare fortezza di Punta Christo – e pieno zeppo di variopinto, ludico, ma garbatissimo pubblico inglese; un festival in cui la qualità delle line up è sempre una felice certezza; un festival dove, per spostarsi da uno stage all’altro, si cammina abbondantemente e su terreno impervio, manco si andasse a fare del trekking.
Anche questa sesta edizione del conta nomi da capogiro e, se dovessimo elencarveli uno per uno, probabilmente smettereste anche di leggerci per la quantità di materia prima da digerire. Giusto una manciata di nomi esemplificativi: tra i “bigggissimi” – oltre alla magnifica Grace Jones del concerto d’apertura all’Arena di Pola, classe 1948 ed età anagrafica completamente incongruente al suo essere animale da palco – Jeff Mills, Theo Parrish, Marcel Dettman, Ben UFO, Tama Sumo, Helena Hauff, Goldie, Kode9, Gilles Peterson, Joy Orbison, Amp Fiddler, Aux 88, Maurice Fulton, Nina Kraviz, il nostrano Alexander Robotnick e via dicendo.
Se date un’occhiata attenta alla line up completa, vi renderete conto che abbiamo sicuramente saltato qualcuno che per voi è “biggissimo”, ma capite che questo vuole essere un articolo e non un elenco infinito, quindi mettetevela via! E leggete qua. Vorremmo proprio suggerirvi qualche nome sconosciuto ai più – e voi saccentoni che conoscete tutto e tutti, statevene tranquilli e non sempre con la mano alzata come i secchionazzi a scuola – dato che sono talmente tanti gli artisti presenti che sarebbe un peccato lasciare nell’angolino i nomi meno conosciuti, almeno al pubblico italiano. Abbiamo deciso di presentarvi brevemente 6 artisti, numero simbolico in omaggio alla sesta edizione del festival, scegliendo tra chi proporrà live, magari un po’ più d’ascolto che meramente ballabili, anche se a decretarlo saranno le stesse loro performance dal vivo.
Partiamo con un progetto tutto londinese all’insegna dei modulari e dell’improvvisazione, London Modular Alliance – trio composto da Simon Lynch, Gavin Pykerman, Phil Ventre – che per lavoro gestisce un negozio di dischi specializzato in elettronica, mentre per passione… spippola e armeggia con cavi nel complesso mondo dei modulari all’interno del proprio amato studio, o suonando qua e là in club, gallerie d’arte, varie ed eventuali. Presto, per la neonata Dimensions Recordings, in uscita il loro Ep, “Hands & Brains”, che presenteranno nel loro live. Essendo i modulari una realtà molto affascinante – e se al riguardo non vi siete ancora letti il nostro articolo sull’inventore Buchla, fatelo! https://www.soundwall.it/lultimo-saluto-a-donald-buchla-un-viaggio-nella-sua-filosofia/ – siamo molto incuriositi di sentirci e guardare all’opera i tre ragazzi di Londra e le loro derive electro-psichedeliche dai pattern ipnotici.
Un altro nome che ci attira parecchio, trovandosi al confine tra lande jazz ed elettroniche, è pure quello di Moses Boyd, batterista, producer, compositore e musicista elettronico, anche lui londinese e vincitore di svariati premi in ambito jazz. La sua sarà un’esibizione da solista alla batteria e, assieme a Yussef Kamaal, farà da apertura al concertone della strepitosa pantera nera jamaicana all’arena.
Curiosi anche di vedere ai piatti il bolognese Lorenzo, fondatore della label Fly By Night, che proporrà una selezione ricercata spaziando tra italo-house, afro-disco e jazz-funk. Siamo molto curiosi al riguardo anche perchè, fatta eccezione per la gloria nostrana Alexander Robotnick e l’affidabilissimo duo RuDan (Okee Ru + Dan Mela), Lorenzo sarà l’unico performer italiota. E speriamo che ci rappresenti al meglio, vista la latitanza quest’anno di nomi italiani nel festival.
Molto interessanti anche gli artisti croati presenti, tra cui menzioniamo il croato Le Chocolat Noir, sulla scena da tanti anni, prima come mattatore di dancefloor e appassionato di musica al cubo, poi come dj e producer a partire dal 2005. Parte integrante del collettivo Brave, che nella capitale croata di Zagabria organizzano una delle serate techno più interessanti, LCN proporrà un live EBM-friendly presentando le tracce dal suo ultimo Ep “Models Unrepresentative”, uscito per Charlois.
Altro artista croato di pregio, Jan Kinčl, che abbiamo avuto modo di apprezzare anche al Moondance Festival, e che anche in questa occasione si esibirà dal vivo accompagnato dal tastierista parigino jazz Regis Kattie. Non siamo sicuri se assisteremo a qualcosa di simile al set fatto al festival dalmato, visto che i due sono grandi amanti dell’improvvisazione, quindi potrebbero presentarsi molto più pacati, oppure terribilmente groovy, e dipenderà tutto dall’atmosfera che si riuscirà a creare tra il pubblico. Quindi, siamo fiduciosi: quello del Dimensions, per quanto abbiamo potuto osservare negli anni, è un pubblico che sa e ama ascoltare (e godersela, perchè no), quindi potrebbe essere un’ottima premessa per un live che spazierà tra jazz, deep house e techno.
Come sesta ed ultima nostra scelta “alternativa”, il francese Gary Gritness aka Slikk Tim, polistrumentista di Nancy, definito da “Mad” Mike Banks della UR come uno “da tenere sott’occhio”. Uscito con un paio di Ep elctro-techno per la Clone e quest’anno per la Hypercolour con il suo “Sugar Cane Chronicles”, è uno strenuo appassionato di setup oldschool dal funk nelle vene. Nei suoi live pare tiri fuori un lato black e sensualmente groovy che seduce il pubblico, facendolo sculettare a regola d’arte. Avendo collaborato da strumentista con Los Hermanos, Dam-Funk e Orlando Voorn, pensiamo sia davvero il caso di tenerlo d’occhio.
Se state per fare anche voi la valigia per il Dimensions, ci becchiamo là, a goderci un maestoso concerto all’Arena di Pola e a spassarcela tra i numerosi stage della magica fortezza di Punta Christo.