Ci sono i festival grossi, potenti, dai grandi nomi. E poi ci sono le esperienze a trecentosessanta gradi: SPARKS Festival, in programma il prossimo weekend (26 e 27 agosto) rientra sicuramente in questa categoria. Ma non potrebbe essere altrimenti – nasce infatti prima di tutto come progetto per valorizzare uno dei luoghi più affascinanti di Putignano, in Puglia, il Parco Grotte. Ecco, attenzione a questo punto, attenzione a questa parola: “valorizzare”. In Italia abbiamo una quantità infinita di perle, a livello naturale ed architettonico, che dovrebbero essere messe in luce e rivitalizzate. Facessero tutti come l’Associazione Sparks e il Comune di Putignano, con una valorizzazione creativa, intelligente, aperta alla contemporaneità, avremmo un paese migliore (con ricadute molto positive anche su economie ed occupazione). Molto onore al merito, quindi.
Che poi, non ci sono magari le superstar che riempiono le arene ma i nomi comunque non mancano, in line up: la triade italiana composta da Populous, Carl Brave x Franco 126 ed Indian Wells (occhio: quest’ultimo ha un disco in uscita, potrebbe riservare molte sorprese nel suo set) rappresenta fra le cose migliori e più fresche si possa sentire dai lidi della musica di casa nostra quest’estate. A loro si unisce una scommessa molto interessante: quella dei brasiliani Aldo The Band, potrebbero davvero essere una rivelazione da segnarsi sul taccuino sottolineata due volte, con la loro commistione tra indie ed elettronica e il loro piglio che spazia dagli Happy Mondays agli Chic, passando per Prince ed LCD Soundsystem. A completare la line up, le promesse Halfalib (l’esordio solista di Marco Giudici degli Any Other) e Tersø (progetto bolognese nato un anno fa tra elettronica, campionamenti e cantati in italiano), oltre a Giorgio Tuma – un punto di riferimento per la musica di qualità in Puglia – ed Æmris, uno dei resident del Kode_1 (uno degli esperimenti di clubbing più visionari mai avuti in Puglia da tempo a questa parte).
Questo per quanto riguarda la musica. Ma SPARKS, dicevamo, è un progetto a trecentosessanta gradi. Oltre a essere tra l’altro gratuito (onore al merito, non è facile reggere questo sforzo organizzativo senza chiedere nulla per l’ingresso): chi organizza vuole davvero parlare ad un pubblico largo, non necessariamente specializzato, attirando curiosi di tutte le età e gusti. D’altro canto una line up del genere può essere apprezzata da chiunque, nel modo più trasversale possibile, e non bastasse quella ci saranno anche un bel lavoro sulle scenografie (grazie ai maestri cartapestai Paolo e Vito Mastrangelo, che creeranno qualcosa di speciale e molto suggestivo all’interno del bosco del Parco Grotte), un’area dedicata ad installazioni visive e multisensoriali e un progetto fotografico site specific di Dino Frittoli.
Non finisce qui. Quest’annno – siamo alla quarta edizione del festival – si unisce una collaborazione molto importante, quella con l’associazione Slow Food. Si mangerà molto bene e in modo molto sano quindi (grazie al coinvolgimento di alcuni fra i migliori produttori pugliesi: Cantine Polvanera, Sulimificio Santoro, Pastificio Sbiroli, Mulino L’Antica Macina), senza contare che ci sarà anche una vera e propria guest gastronomica, lo chef stellato Angelo Sabatelli. E per rendere il tutto definitivamente a “misura di famiglia”, in un festival che davvero vuole abbracciare tutto e condividere al massimo grado il progetto di valorizzazione del territorio, ci saranno ogni pomeriggio, a partire dalle 16, workshop e laboratori pensati espressamente per i bambini. Il programma completo lo potete vedere qui. Buon weekend: se andrete a Putignano, sicuramente lo sarà.