Finalmente lo possiamo dire: a parere di chi scrive “Ash” delle Ibeyi è il disco dell’anno 2017. Senza rivali e senza contendenti, il sophomore delle gemelle franco-cubane vince per distacco una classifica personale difficilissima. Le Ibeyi elaborano lo struggente lutto raccontato nel disco d’esordio, la perdita del padre prima e della sorella maggiore poi, per rivelarci ciò che viene dopo. Descrivono un mondo visto (e vissuto) da donne mature e agguerrite, ammoniscono una generazione di giovani poco propensi alla vera condivisione ed invocano, per gli uomini e – soprattutto – per le donne, uno stand up devastante e deflagrante quanto a forza e convinzione. Il ritratto che ne esce è un nuovo manifesto femminista, che riafferma la centralità della donna all’interno di un mondo decadente, raccontato con i ritmi di un’elettronica meno minimale rispetto all’esordio di un paio di anni fa. È un grandissimo orgoglio, per chi scrive, portare su Soundwall una musica di riflessione, così lontana dai club del venerdì sera e da certi ritmi sincopati o dritti dell’elettronica. Abbiamo incontrato le Ibeyi in una mattina di inizio estate, abbiamo conosciuto due ragazze felici chiassose e chiacchierone, con un sorriso disarmante per bellezza e semplicità. Abbiamo trovato due sorelle con le idee molto chiare sul mondo, sulle donne e sull’importanza di un ruolo femminile sempre più forte e con la testa alta, passando per Michelle Obama, Frida Khalo e Lauryn Hill.
Il vostro primo disco, “Ibeyi”, ha avuto un successo pazzesco. Ve lo aspettavate? Avreste mai immaginato di finire a collaborare con Beyoncé?
È complicato da spiegare perché non ci abbiamo mai pensato davvero, ma quando il successo è arrivato ci è sembrato naturale, perché è stato tutto molto graduale. Non c’è stato niente di improvviso, per come lo abbiamo vissuto noi è stato tanto duro lavoro seguito da un primo traguardo e poi ancora altro duro lavoro seguito da un secondo traguardo e così via… Il fatto che sia arrivato tutto gradualmente ci ha aiutato a gestire e capire quello che ci stava succedendo. Comunque sì, è tutto bellissimo e incredibile. Siamo molto felici che il disco sia arrivato alle persone.
Che tipo di musica ascoltate? Lavorando ad “Ash” avete ascoltato cose diverse rispetto a quando stavate realizzando “Ibeyi”?
Non più di tanto. Io (Lisa, N.d.A.) forse sto ascoltando più musica elettronica, ma sempre cantata, tipo Bon Iver e James Blake. Non che prima non li ascoltassi, ma ora di più. Naomi invece ha sempre ascoltato anche tanto hip hop.
Questo genere qui di musica elettronica non è proprio il mio preferito, mi sembra bellissimo ma noioso. Preferisco cose tipo Daft Punk o Moderat o The xx, il funk, la house music. Questa è la musica che mi ha aiutato nei momenti difficili.
(Ridono) Quando ascolto James Blake sento che si apre un mondo pazzesco, quello che riesce a fare con la sua voce e con gli strumenti risveglia i miei sensi, perché costruisce una canzone dentro la canzone. Sì mi piacciono anche i Daft Punk, sono francesi!
In genere, è incredibile quello che la musica può fare per aiutarci. Gli artisti possono aiutarci, ci hanno fatto crescere e ho più fiducia in loro che nei politici. Loro possono davvero cambiare le cose, possono salvarci.
È proprio così. Continuando a parlare di musica, in questo disco ci sono più suoni contemporanei e c’è più hip hop. “Ibeyi” mi sembrava più sospeso nel tempo, “Ash” più arioso.
Si c’è sicuramente più hip hop. Abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso da “Ibeyi”, ovviamente, e allo stesso tempo di rispettarlo evitando di farne una bella copia. Ci piace spingerci sempre un po’ più in là con i suoni, chissà che il prossimo non possa essere un disco reggae o soul (ridono).
Sapete, “Ash” mi fa pensare a “The Miseducation Of Lauryn Hill”.
È pazzesco ed è un grande onore sentire una cosa del genere. Non sei il primo a dircelo. Quando siamo andate in studio per la prima volta e abbiamo fatto sentire “Transmission”, ci hanno detto che sembrava di sentire un piccola Lauryn Hill cantare “The Miseducation” e noi eravamo incredule, era la prima cosa che ci siamo sentite dire. Credimi, questo paragone è un complimento davvero enorme, siamo assolutamente sue fan, ma non abbiamo mai ascoltato il disco mentre lavoravamo al nostro. Noi non abbiamo mai in testa una canzone o un disco in particolare quando scriviamo i nostri pezzi, non abbiamo mai un riferimento rispetto al quale vogliamo che il pezzo suoni in quel modo. L’ispirazione ci viene da tutto ciò che c’è intorno a noi, perciò non possiamo sempre sapere da dove vengano esattamente i nostri stimoli, c’è tanta bellissima musica là fuori.
Parliamo di “Away Away”. Chi, o cosa state cercando di allontanare in quel brano?
Tutte le cose terribili che succedono nel mondo. C’è questa persona che guarda fuori dalla finestra, vede un mondo che peggiora di giorno in giorno, vede persone incapaci di capire che siamo tutti esseri umani, abbiamo tutti qualcosa in comune. Invece la gente è sempre più fuori di testa, tutti costruiscono muri tra sé e gli altri. La canzone cerca di risvegliarci, di attivarci, abbiamo già perso molto tempo a causa della nostra passività. Cercare di allontanare tutto ciò è il nostro modo di spronare ad essere attivi, di comunicare che c’è urgenza là fuori, come se un incendio stesse crescendo fuori dalla nostra casa e noi sentissimo il bisogno di fermarlo. Immaginiamo che quando la gente canterà “Away Away” sentirà ciò che sentiamo noi, sentirà questa urgenza. La stessa cosa vale per “Deathless”, immagina una folla cantare questi due pezzi: è potente.
Invece “No Man Is Big Enough For My Arms” è una presa di posizione in favore dell’affermazione dei diritti delle donne nella società. In questo pezzo è presente il campione di un discorso di Michelle Obama. Pensate che donne forti come voi, come la signora Obama, come Beyoncé, possano salvare il mondo, o quantomeno contribuire alla sua salvezza, dall’oscurantismo in cui sta sprofondando?
Beh non so se includerei anche noi due in questo discorso, mi sembra pretenzioso, ma di certo sono convinta dell’importanza dei modelli, di donne potenti come Beyoncé, Frida Kahlo o Angela Davis e di tutte le donne forti, che hanno qualcosa da dire, perché fanno sì che noi desideriamo emanciparci e ci convincono che possiamo farlo. Essere un modello è un onore ed è una cosa molto forte. Loro sono di esempio per le giovani donne, questo può cambiare le cose e le cambierà.
Quindi sta solo alle donne emanciparsi?
La responsabilità è sia delle donne che degli uomini, ma di certo più noi ne sentiamo il bisogno più ci convinceremo che possiamo farcela. Le giovani donne devono sentire di poter diventare presidente, di poter diventare qualsiasi cosa. Devono sentirsi potenti, forti, ambiziose perchè essere ambiziose è giusto. Questi sono i cambiamenti di cui abbiamo bisogno, e le donne più grandi possono educarci a cambiare le cose.
Noi due abbiamo ricevuto un’educazione da uomini, ci hanno sempre detto che avremmo potuto fare qualsiasi cosa, e questo ha fatto la differenza. Se cresci con l’idea di dover diventare una splendida ragazza, nel senso di bellissima, educata e tranquilla, è tutto sbagliato! Non è questa la ragazza perfetta, ma è quella forte e ambiziosa, che si agita e che fa rumore se serve. Che dice ciò che pensa. Quando tutte le donne saranno educate così, le cose andranno molto meglio.
Questa canzone può essere letta quasi come un manifesto femminista. In Italia la situazione non è positiva, sono tantissimi i casi di violenza sulle donne e femminicidio. C’è addirittura un movimento chiamato “scarpe rosse” contro tutto questo. Cosa devono fare le donne per proteggersi e per emanciparsi?
Ripeto, la cosa più importante è l’educazione, insieme con l’avere i giusti modelli con cui confrontarsi. Per esempio io da piccola non ho mai visto nessuno con i miei capelli (i capelli afro di Lisa, N.d.A.) tranne Angela Davis. Ora invece è molto più facile individuare qualcuno che possa rappresentare un modello e che ti somigli in qualche modo, così che chiunque possa sentirsi rappresentato e orgoglioso. Vale per i capelli come vale per tutto, per l’essere donna. Quando sei una giovane donna e vedi una come Frida Kahlo, che dopo un incidente in macchina è riuscita a diventare una leader, trasformando il dolore in bellezza, tu senti di poter essere altrettanto forte, e allora non potrai più in alcun modo tollerare nessun tipo di stronzata, non accetterai mai di essere colpita e di startene zitta. La violenza è incredibilmente tuttora un taboo, molte donne rimangono in silenzio. Abbiamo il dovere di costruire un mondo in cui qualunque donna senta il diritto e il dovere di denunciare tutto ciò che di sbagliato può esserle fatto, di gridarlo al mondo. Invece siamo ancora qui, le donne vengono pagate meno degli uomini. Addirittura succede che una donna, specie se in un contesto maschile, venga bistrattata, toccata quando non vuole, insultata. Una mia amica ha dovuto lasciare il lavoro per questo tipo di situazione. Le giovani donne devono essere educate alla forza, così come i giovani uomini devono essere educati al rispetto.
Ascoltando “Ibeyi” ho come avuto l’’impressione che le figure importanti nella vostra vita siano state tutte femminili.
Ci sono state più figure forti femminili piuttosto che maschili nelle nostre vite, ma ci sono stati anche uomini importanti come nostro padre, nostro nonno, il nostro padrino, il patrigno… Anche dopo la morte di nostro padre c’erano uomini a cui far riferimento. Ad ogni modo nella nostra famiglia dominano le donne.
Qual è il vostro rapporto con il passato e che cosa vi ha insegnato questo a proposito del destino? Quello che percepisco da una canzone come “Transmission” è che siamo ciò che siamo, al di là di ciò che può succederci.
Pensiamo più che altro che sia necessario imparare dal passato, soprattutto dagli errori. È importante anche condividere ciò che sai, ciò che hai vissuto, trasmettendolo in qualsiasi modo, anche con la musica per esempio. Si tratta di condividere ciò che si ha e ciò che si è.
Mi ha colpito molto il testo di Frida Kahlo. Pensate che la capacità di superare le difficoltà stia nell’accettare il destino per quello che è?
Purtroppo, in genere, non siamo abbastanza capaci di imparare dagli esempi che ci circondano né dalle cose che ci sono accadute. Prendi la Seconda Guerra Mondiale: erano convinti che il problema fossero gli ebrei ed è successo quel che è successo. Ora è un po’ la stessa cosa con i musulmani, no? Oppure si guardi alla storia dei neri in America: oggi hanno ancora gli stessi dannati problemi. E le donne, che ancora sono costrette a lottare per avere pieno possesso del loro corpo, che si tratti della pillola o di qualsiasi altra cosa. Succede spesso ancora che sia un uomo a decidere cosa va bene e cosa no per le donne. Perché dobbiamo ancora lottare per la libertà? Questo è ciò di cui parla “Transmission”.
Pensate davvero che le persone siano così aperte da condividere ciò che hanno?
Le persone non sono capaci di condividere le cose importanti, le altre invece le condividono eccome. Stai prendendo un caffè? Lo metti su Instagram. Hai comprato delle scarpe nuove? Subito su Instagram. E va bene così, è fantastico, ma perché non condividere anche i problemi? Perché non discuterne? Sarebbe molto meglio.
Voi avete iniziato a scrivere “Ash” il giorno dell’elezione di Trump. La gente a Cuba come ha reagito? Obama si è impegnato molto per tentare di porre rimedio all’isolamento di Cuba, ma ora le cose sono cambiate e non c’è nemmeno più un personaggio come Fidel Castro che si opponga alla politica degli States.
Ho paura che Trump voglia ripristinare l’embargo, e la gente è più che altro spaesata. Ma non sono molto consapevoli di ciò che riguarda Trump e gli USA in genere. Cuba è un posto davvero complicato, non so nemmeno se sappiano cosa succede nel mondo. La gente aspetta di vedere cosa accadrà, con tanto scetticismo ovviamente.
Solo la cultura può opporsi ai pericoli della politica di Trump, ma necessita di una piattaforma. I politici hanno una piattaforma, che sia o meno di nostro gradimento. La ragione per cui Trump è stato eletto sta nel fatto che in USA c’è un sacco di povera gente, che ha sofferto per tanto tempo e alla fine si sono detti: “al diavolo tutto, proviamo qualcuno di nuovo”. Per arrivare a queste persone, per poterle educare, bisogna costruire una piattaforma. Non diciamo questo perchè siamo convinte di possedere la verità, non pensiamo di poter educare qualcuno, stiamo solo trasmettendo il nostro pensiero. E pensiamo che le cose possano cambiare. Pensiamo che ci siano persone che possono fare tanto. Guarda Eminem, a quanto ha fatto tanto per la sua comunità. Oppure guarda noi e gli altri artisti che sono saliti su un palco a Parigi poco tempo dopo l’attacco terroristico di novembre. Noi ci siamo sentite attiviste, perché avrebbe potuto succedere a chiunque. La cultura e l’educazione possono cambiare le cose e la prova sta nel fatto che i cattivi governi si impegnano innanzitutto a tagliare educazione e cultura. Spesso mi sento in colpa perché non mi fermo abbastanza per informarmi sulla politica in genere, come molti giovani, quasi tutti. Inoltre i politici non parlano a noi, parlano tra di loro, non c’è relazione tra la gente e la classe politica. Loro non hanno idea della vita vera, non conoscono il prezzo dei biglietti della metro né di un croissant. Non c’è contatto tra le nostre vite e le loro, quindi come si può pretendere che una classe politica che non vive nella realtà sia capace di cambiarla?
È proprio vero. Parliamo di cose più dolci: “Vale” è una ninnananna bellissima. Avete mai pensato ad un disco di sole ninnananne?
Non so se lei ne sarebbe contenta (Lisa riferendosi a Naomi, N.d.A.), perché lei è quella che vuole ballare, io invece adoro le ninnananne. “Vale” è per la nostra nipotina, la figlia di Yanira (la sorella maggiore di Lisa e Naomi, scomparsa nel 2013, N.d.A.). Era importante per noi dedicarle una canzone. Quando hai una canzone scritta solo per te, questa può cambiarti la vita. Ora non può capirlo, ha cinque anni e ascolta “Frozen”, ma un giorno lo capirà e apprezzerà l’importanza di avere un pezzo tutto per sé.
Ho un amico colombiano, musicista classico e producer di musica elettronica. Lui è uno a cui piace molto campionare i canti sciamanici e conosce bene certe preghiere e certi rituali. Mi ha spiegato il potere di Eleggua, che è importante. In “Ibeyi” il pezzo dedicato ad Eleggua era in apertura, in “Ash” invece chiude il disco. È un messaggio di positività?
Eleggua apre e chiude, sempre. Nella tradizione Yoruba si apre e si chiude con un canto ad Eleggua. In chiusura significa speranza, sì. Il messaggio finale, quello con cui chiudi, è quello che ti scuote di più e per noi doveva essere sia un abbraccio che un pugno in faccia. E il messaggio è questo: siamo tutti insieme in questo mondo, siamo cenere che si muove continuamente. Essere cenere significa molto, significa che anche la cenere può significare qualcosa, può creare qualcosa, anche quando si muove anche quando è persa. Facciamone qualcosa di buono.
ENG
What did you expect from your first release? Have you ever imagined it could be such a big success? Would you ever think about ending up with Beyoncé?
It’s a tricky question because, on one hand, we never really thought about it and, on the other hand, when everything happened it was natural, because we arrived step by step. It didn’t felt as if it was all of a sudden, it felt like we’ve worked very hard and something has happened and we have worked hard again and something has happen again, and so on… Everything happened gradually and it helped us to cope it and to understand everything that was actually going on. But yeah, it still feels insane. We’re really proud and happy that the album actually touched people.
What kind of music do you listen to? Is there any difference between the music you are currently listening to and the music you were listening when you were working at your first album?
Not really. Maybe for me (Lisa, N.d.A.) a little bit more. Now I’m listening to a little bit more of electronic music, but still with singers, like Bon Iver and James Blake. Well, we’ve always listened to those artists but now I’m listening more to that genre of music. We’re also still listening to the same music we loved before. And Naomi has always also listened to a lot of hip hop.
The electronic music you listen to is definitely not my cup of tea, it sounds so beautiful but also so boring to me. I’m more into Daft Punk and Moderat and The xx, and I love funky and house music. This music helped me a lot in many difficult moments of my life.
(They laugh) When I listen to James Blake I can feel like his voice and the instruments are building a song in a song and all my senses are like super awake and stimulated. But I also love Daft Punk and, well, they’re french! It’s incredible how music helps us. I always feel that artists can help me so much. They have raised me and I believe more in artists than in politicians. They can actually change the world, they can save us.
It’s totally true. Talking about music, there’s actually more hip hop in this album, “Ash” sounds very hip hop with very contemporary sounds. If “Ibeyi” was – in my opinion – something suspended in time, “Ash” has a lot of airy sounds.
Yes, there’s more hip hop in it. We just tried to make something a little bit different. We obviously wanted to do something different from our first album and be respectful of it by not making a copy of it. We liked to push the sound, maybe the next one will be reggae and soul (they laugh).
“Ash” makes me think a lot of “The Miseducation Of Lauryn Hill”.
That’s a big honor and it’s funny because you’re not the first one to say that. When we got in the studio and they listened to “Transmission” they said “oh, it sounds like baby Lauryn Hill singing The Miseducation” and we were like “what? Is this the first thing you say?”. Believe me when I say that it sounds to me like a huge compliment, we’re absolutely fans, but we’ve never listened to her while making the album and we didn’t have it in mind. Actually, we never have some particular song in mind when we make music. Stimulation and inspiration come from all over around. We never want a song to sound like something, or someone else’s things. The amount of music out there is insane, you never know what is really inspiring you on a deep level, there’s incredibly talented people out there.
What’s the meaning of “Away Away”? Who, or what are you trying to send away?
We just try to send away every awful thing that is happening to the world. There’s this person looking at the window, she’s seeing the world getting worst and worst and she’s seeing people not understanding that we all are human beings, we all have something to share together. People is getting crazy, people is putting walls between them and us and we are putting walls betweens us and them too. The song is about stopping being passive. We wasted a lot of time being passive in our world, we almost never really talk about this subject. So it’s like we’re becoming active singing “away, away”, as if there’s a fire growing up outside your window and you feel the urgency to make it go “away”, to stop it. The power of that song is that people will sing it and while singing it they will think about it, about this urgency. This song will make people feel exactly like us. The same with “Deathless”. Imagine a full audience singing those two songs, it’s powerful.
“No man is big enough for my arms” is a tough position in favor of women’s affirmation in the world and in civil society. This song contains a sample of a speech by Michelle Obama. Do you think the role of strong women like Michelle, like you, like Beyoncé can save or – at least – avoid the world from this worrying obscurantism in which it is getting deeper into?
Well, I don’t know if I would put ourselves into it, it sounds a little bit pretentious, but what I do believe is that role models, women that are empowered, as Beyoncé, Frida Kahlo, Angela Davis and all the women out there that are strong and have something to say, they made us want to do that and they made us feel like we could do that. Being a model is a honor and it’s something really strong. They are examples for young girls and this is very important, they can change things. They will definitely change things.
Is it all up to women?
I think it’s up to men and women but I also think that the more we feel that we need it, the more we’ll understand that we can do it. Young women need to feel like they can actually be a president, they can actually be everything. Young girls need to feel empowered, strong and ambitious, because ambition is good and being strong is good. This is the way the world has to change, in order for them to feel like that. You need older women as models, you need education to be different.
We’ve been educated like men, we’ve been told that we could do whatever we want and this made a big difference. If you grow up with the idea that you have to be a beautiful young girl and by that it means to be perfect, pretty, quiet and really polite, well…no! That’s not perfection. A perfect girl is strong, ambitious, alive and loud! She says what she thinks. When women will be educated like this, then it will be alright.
This song can be read as a new feminist manifesto. In Italy more and more women are victims of violence and more and more often we read about feminicides in the newspapers. There is also a kind of movement called “red shoes” that’s against violence on women. What is the way, in your opinion, for women to save themselves, to protect themselves, to stand up for themselves?
Again, it’s all about having the right education, having models. It very important to feel represented, For example: look at my hair (Lisa’s hair, N.d.A.). While growing up the only person I could see with hair like mine was Angela Davis. Now you have more chances to see someone “like you”, so you can be proud of it. It’s the same thing with being a woman. When you see strong woman like Frida Kahlo, who had a car accident, becoming such a leader, an incredible woman, transforming pain in beauty and you’re a young girl, it makes you want to be like that and you won’t accept bullshit anymore, you won’t accept to be hit anymore. It’s unbelievable that violence is still such a taboo and women that are hit don’t say anything, We must build a world when as soon as you’ve been hit, you go out there and you say it, you denounce it. In this world a lot of young girls don’t have access to education, it’s insane. And it’s also insane that women with the same job of men are not payed the same. And it’s also insane that if you’re a girl among men, they still feel like they can touch you even if you don’t want to or like they can tell you inappropriate things. I have a friend that had to leave her job because of this kind of situation. It’s awful that it still happens. So not only girls must be educated, also boys need to be educated in a totally different way. They must learn to be respectful.
With “Ibeyi” I had the impression that you miss a strong male figure in your life, as if everything around you is based on women.
We had more strong female figures in our lives but we also had important male figure as our father, our grandfather, our godfather, our stepdad… Even after the loss of our father we still have strong men in our lives. Anyway, in our family women rule.
“We are what we have always been and will always be, it is not the stupid destiny to change things”. This is what comes out of “Transmission”. The awareness of past tragedies teaches us that it is useless to waste time fighting this destiny. How did you learn how to lay down the arms against destiny?
It’s more about learning from the past, learning from mistakes. It’s also about giving people what you know. It can be whatever you want to transmit: education, music… It’s about sharing what you know and putting it out there.
I was very impressed by Frida Khalo’s text. Do you support the idea of “going with the flow” by accepting what life brings you and trying to look forward? I feel like the real aim of this album is to stimulate people to go over bad things in life by accepting them.
We’re not learning enough from examples we have around us nor from things that happened in the past. Take for example the World War II: they thought that jews were the problem and it happened what it happened. What about now? It’s the same, with muslims. You can also look at the history of black people in America: we are still at the same f***ing point. And women, they’re still fighting to be able to be in complete possession of their own body, whether it’s the pill or something else and there are still men who can decide what to take off. Why do we still have to fight so much for our freedom? This is what “Transmission” is about.
Do you think that people is open enough to “share” what they know and what they have?
People don’t share the most important things. They share a lot, actually. On one hand we share everything, like I’m having a coffee and I put it on instagram, I have new shoes and I put them on instagram. And it’s fine, it’s great to share whatever you want but what about sharing problems by discussing them? That would be good.
You started writing “Ash” on the day of Donald Trump’s election. How did people in Cuba react to Trump’s election? Obama made great effort to end Cuba’s isolation. Now Cuba has no longer a strong figure like Fidel Castro to oppose to U.S. politics.
I’m afraid Trump want to put the embargo back, so they’re like “what?”. But I also think that they don’t know much about Trump and US politics. Cuba is very complicated, I don’t even know if they’re aware of what is happening. Everybody is waiting to see what’s going next there. They’re a lot skeptical for sure.
Culture is the best instrument to fight the danger of Trump’s politics but culture needs a platform. Politicians have a platform, whether you like it or not. The reason why Trump has been elected was that poor people in US have suffered for many years, so they were like “you know what? F the system, let’s try some new ones”. To touch those people, to be able to educate those people, because there is so much poverty there, and in the world, that is what needs to be done. We don’t think that we have the truth, we’re not saying that we can educate you. All we can do is transmitting you what we think, and that’s what we’re trying to do. People can change things. Eminem changed a lot of things, for his community in first place. Also being on stage in Paris few months after the attack, well… It felt like we were activist. Because it could have happened to you. Culture and education can change things and you can see it when there is a not so good government, the first thing they do is trying to stop education. Sometimes I feel guilty because I’m not able to find enough time to read about politics. Young people is not interested enough in politics. And also, politicians speak only to themselves, it’s so hard to get in touch with what they say. They can’t relate to people, they don’t even know how much a subway ticket costs, or how much a croissant costs. They have no idea of nothing. They’re not in touch with our lives. How can you change things when you don’t know anything about real life.
It’s totally true. Let’s talk about some sweet stuff. ”Vale” is a sweet and amazing lullaby, is there any possibility for you to make an album entirely made of lullabies?
I don’t know if she (Lisa referring to Naomi, N.d.A.) would be happy because she loves to dance, but I love lullabies. “Vale” is for our niece, Yanira’s daughter (Yanira Diaz, Lisa and Naomi’s older sister, passed away in 2013, N.d.A.). It was important for us to write a song for her. When you have a song written for you, it can change your life. She’s not understanding it right now or, at least, she doesn’t care. She’s five, she’s more into “Frozen” but one day she will know that it means something, when you have a song for you.
I have a friend, he’s from Colombia and he’s a musician and an electronic music producer. He is really into sampling shaman songs and he has a deep knowledge of rituals and spirits and all those things. He told me about the power of Eleggua. This time you greet Eleggua at the end, is this a message of positivity and confidence in the future?
Eleggua opens and closes. In Yoruba’s tradition you always open and close with a song for Eleggua. Closing with Eleggua means there’s always hope. When you put it at the end it’s more able to shake people. It must be both a punch in the face and a hug. The final message is that we’re all together in this, we are ashes moving around. Saying that we’re ashes means a lot, because ashes can be something, ashes can have a purpose, ashes can create something, even if they’re moving around, even if they’re lost. Let’s make something out of it.