Proprio negli scorsi giorni Amsterdam Dance Event, l’appuntamento ormai ventennale patrocinato dalla Buma (l’equivalente della nostra SIAE) che raccoglie per qualche giorno tutta la comunità mondiale legata alla musica elettronica nella splendida cornice della città dei canali, ha aggiunto gli ultimi orpelli al suo programma ed innescato inevitabilmente il conto alla rovescia per un’edizione 2017 ancora una volta focalizzata sul mantenimento della continuità, dei punti di riferimento facilmente identificabili e di qualche piccola aggiunta pensata per espandere figurativamente il coinvolgimento (già solidissimo) col tessuto sociale. Ma non solo: sarà protagonista anche e soprattutto l’interazione fra musica ed arti di vario genere, tramite un cross-talk intenso come mai prima d’ora in un ambiente aperto e ricettivo, come quello di Amsterdam, dove già nella quotidianità fuori dall’ADE si respirano un forte senso di inclusività e la voglia di lasciarsi contagiare da ciò che spontaneamente ci si pone di fronte ogni singolo giorno, a livello di arte, intrattenimento ed innovazione.
Oltre al solito, enorme programma musicale che cercherà di infrangere i già monumentali numeri dello scorso anno (2200 artisti coinvolti su oltre 500 eventi…) ed un’altrettanto vasta controparte diurna fra panel, workshop, hands-on ed interazioni di ogni tipo fra addetti ai lavori, si cercherà come sempre di mettersi seduti davanti ad una birra e concedersi del tempo per riflettere su cosa succede là fuori, prendendo per l’ennesima volta la temperatura ad una scena che dimostra, anno dopo anno, di essere costantemente in divenire, sia dal punto di vista artistico/musicale che da quello meramente economico e di comunicazione.
Noi di Soundwall, come ormai avviene da qualche anno, non perderemo occasione di testimoniare in presa diretta quello che oggi è senza ombra di dubbio uno degli appuntamenti dove ci si può realmente guardare attorno e rendere conto quanto questo microverso sia cresciuto e mutato sotto ogni punto di vista anno dopo anno. Lo si legge non solo dai numeri ma anche dal tipo di persone che si incontrano nei centri nevralgici del Felix Meritis e del Dylan (quest’anno però con la novità dell’ADE Festival Hangout, nuovo centro nevralgico) e le tematiche che toccano metodi di comunicazione ed aspetti della vita quotidiana che mai avremmo immaginato di ritrovare fianco a fianco con la musica che amiamo.
Insomma, se dal 18 al 22 ottobre avete tempo e voglia di venire a dare un’occhiata con noi, fatevi un giro sul sito ufficiale dell’ADE, scopritene il programma completo e lasciatevi ispirare da una delle manifestazioni più traversali e meglio organizzate che potrete trovare in giro per il globo.