Dopo 3 anni da Children of Love vede la luce il nuovo lavoro di Justin McNulty, in arte Jay Haze. Dj produttore, nato in Pennsylvania, berlinese d’importazione,la cui fama ha da tempo scavalcato il muro della ‘mecca europea’,Berlino per l’appunto. Lo abbiamo visto ‘stampato’ su label come la Playhouse, Kitty-Yo, Cocoon,Get Physical,bpitch control e ancor prima sulla TuningSpork,Contexterrior,Junion, Future Dub e Textone, nonche’ una licenza sulla Soul Jazz records, nella compilation ”Box of Dub”. Ha una sola faccia ma diversi pseudonimi, tra cui Fuckpony, Sub Version, The Architect e grazie alla sua capacita’ di sfornare tracce non solo per il dancefloor, Haze si puo’ vantare di sentirsi un musicista di ”musica elettronica” a tutti gli effetti. Let The Love Flow esce sulla famigerata bpitch control, label della ormai ”italianissima” Ellen Allien, e ad un primo ascolto si ha subito l’idea di essere un album in sync con il mood della label berlinese. 10 tracce, un’ora di musica, un’ora di viaggio. Abbastanza in linea con il precedente lavoro, anche se a mio avviso meno continuo e fluido, si sente la mancanza dei sample di Samim, l’ex Fuckpony ormai, ma in compenso c’e’ la collaborazione con Chela Simone. Orgasm On The Dancefloor Saturday Night e’ naturalmente la mia preferita. Personalmente mi piace il genere, mi piace il sound dei Fuckpony, ”stereo e mono”, anche se non posso fare a meno di ricordare che senza Herbert e il suo capolavoro ”Around The House”, forse tutto questo non sarebbe mai arrivato alla grande massa.
Buon ascolto!