Di ritorno su Rebellion con “Dharmony” dopo l’uscita di “Disguise EP” lo scorso gennaio, quella sulla sister-label di Crosstown Rebels è solo una delle recenti tappe che fanno di Rowee, all’ufficio anagrafico Leonardo Gonnelli, uno dei più attivi dj e produttori italiani in circolazione. Le release che hanno conquistato – e convinto a pubblicarlo – Damian Lazarus e quelle per la storica Poker Flat Recordings di Steve Bug hanno fatto sì, infatti, che la nostra lente d’ingrandimento si posasse sull’empolese: oggi vi presentiamo i suoi quindici passi e il suo podcast esclusivo. Buona lettura e buon ascolto!
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Ho da sempre amato le melodie degli anni ’70/’80.”How Deep Is Your Love” dei Bee Gees (1977) è uno di quei capolavori senza tempo che ha letteralmente segnato la mia vita musicale: niente è fuori posto.
Ma devo citare anche “Eye In The Sky” dei The Alan Parsons Project (1982), altro pezzo che mi ha influenzato molto e che rappresenta davvero un’emozione senza fine, intensa e costante ad ogni ascolto. Un capolavoro.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
Ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della produzione musicale nel 2005, producevo quasi tutto in analogico, il Mac serviva soltanto per mettere insieme le parti registrate dei vari synth esterni e drum-machine. In dieci anni sono cambiate molte cose nell’approccio tra compositore e software/hardware, adesso è apparentemente tutto molto più semplice e rapido, ma il vero motore che mi muove rimane l’impagabile emozione che mi dà creare un pezzo attraverso un’intuizione o un sentimento.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Crisi e musica hanno un rapporto intrinseco, attraverso la crisi sto costruendo la mia identità artistica, capire chi sono, quale genere sento mio e voglio produrre, sono domande che mi pongo molto spesso.
Non esistono momenti particolari, quando ho il sentore che non sto andando nella giusta direzione svuoto la mente, faccio affiorare il passato cercando di scavarmi dentro e recuperare il mio background riuscendo così a rimettere apposto la mia identità musicale presente con uno sguardo al futuro.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Il passo più importante ad oggi è stato conoscere ed entrare in contatto con Damian Lazarus. Ho sempre ammirato la sua scelta e creare un rapporto musicale con la sua crew è stato davvero stimolante. Confrontarsi con un artista come lui mi sta dando molto e far parte della famiglia Crosstown Rebels è sicuramente un punto di partenza per migliorarsi sempre di più.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Amo viaggiare quando posso farlo e come si dice spesso, viaggiare è un investimento che ti arricchisce. Suonare la chitarra è un’altra cosa che mi rilassa molto, ed infine vivermi la mia splendida Toscana.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Onestamente non ho nessun passo perduto che possa portare a un rimpianto. Quello che sono adesso è proprio il frutto di tutti quei passi perduti che hanno contribuito a sviluppare da sempre la voglia di crescere e di migliorarsi. Si, è proprio grazie a quei passi perduti che si stimola la “fame” di fare sempre meglio. Quindi nessun rimpianto, perché è solo grazie agli errori che oggi riesco a vedere tutto con una visione più matura.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
David Bowie “Space Oddity”
The Alan Parsons Project “Eye In The Sky”
Pink Floyd “Set The Controls For The Heart Of The Sun”
The Beatles “While My Guitar Gently Weeps”
Tame Impala “Let It Happen”
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Come film “L’Ultimo Samurai”, uscito nel 2004
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
La nomination nel 2014 ai Music Awards della rivista Vicious Magazine
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è un’intervista che stiamo facendo per un media online…
Onestamente la vivo molto bene, alla fine sono risorse in più che oggi abbiamo e che anni fa ci sognavamo. Il web semplifica davvero molte cose, la facilità con cui le persone si possono tenere in contatto via web oggi è davvero sbalorditiva. Il lato oscuro purtroppo però non manca, stiamo perdendo la capacità di relazionarsi con le persone, lo scontro/confronto oggi spesso si svolge dietro ad una tastiera o ad un cellulare. E se tutto questo un giorno crollasse?.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Damian Lazarus è una persona con la quale trovo sempre un ottimo scambio di pensieri sui lavori fatti per la label e non solo, ascolto sempre i suoi consigli quando capita di parlare. Thomas Gandey è un’altra persona con cui mi trovo veramente molto bene, un grande amico e produttore con cui sto lavorando tra l’altro ad un nuovo singolo cantato da Cari Golden. C’è molta sinergia tra di noi e abbiamo la stessa idea di lavoro che è fondamentale quando si collabora.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Non ricordo di aver mai vissuto situazioni così particolari da raccontare, fa tutto parte di quella “follia” che gira intorno alla musica.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
Non c’è niente che mi infastidisce in particolar modo più che altro direi che mi impensierisce il fatto che in Italia ci sia una forte disunione tra i vari artisti e promoter, basterebbe creare delle sinergie che aiuterebbero tutti a crescere. Sono dell’idea che il confronto costruttivo è la base dell’evoluzione.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho moltissimi progetti importanti in corso che vedranno presto la luce. Spero di inviarveli al più presto. Attualmente sono in uscita i miei nuovi singoli “Amaranto” su Crosstown Rebels e “Dharmony” su Rebellion ed inoltre come ti dicevo prima sto completando gli ultimi ritocchi alla nuova collaborazione con Thomas Gandey e la voce di Cari Golden.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.