Questa è una storia particolare. La storia di un italiano – per la precisione, sardo – che ad un certo punto, una quindicina d’anni fa, decide di cambiare radicalmente collocazione geografica, andandosene a stare in Porto Rico (con parentesi a Cuba, a L’Avana, per una masterclass alla Escuela Nacional De Arte). Paradossalmente, è proprio partendo da lì che la sua carriera decolla (fosse rimasto in Italia, chissà…): entra in contatto con Osunlade, che lo fa subito incidere sulla sua Yoruba, e da lì in poi diventa uno dei più richiesti percussionisti / polistrumentisti in un determinato giro (la sfera musicale è quella che pencola fra jazz, house, soul, hip hop, richiami africani – cose belle, insomma).
Insomma: vedere un italiano uscire su un’etichetta prestigiosa come la BBE non capita tutti i giorni, e al massimo si potrebbe pensare che accade più facilmente se dall’Italia te ne vai, chissà. Ma per fortuna quello che conta soprattutto è la musica: e nel caso di Gabriele Poso è incredibilmente ricca, densa, espressiva, ben lavorata. Soprattutto nel caso di “Awakening”, l’album in uscita proprio in questi giorni. En passanti: domani 1 aprile ci sarà una party di presentazione, a Lecce, qui potete trovare tutti i particolari (ci sarà il “nostro” Andrea Mi, ci sarà sua maestà Populous). Qua sotto intanto potete sentirvi il disco, come warm up. Sarà un warm up piacevolissimo, è veramente una di quelle uscite da segnare col circoletto rosso. Che sia “italiana” (seppur su label straniera, con promozione straniera), è un di più.