Sevdaliza
“The Calling”
Twisted Elegance
Una delle migliori voci degli ultimi anni, padroneggia e spadroneggia col trip hop come nei migliori episodi di Massive Attack e Portishead. Le scale armoniche di sapore orientale fanno il resto. Imperdibile. 9
Mirko Carera
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Sepalcure feat. Kevin Hussein
“Dial Your Line”
IAMSIAM
Ma allora Machinedrum si è proprio dato all’EDM? Il nuovo pezzo dei Sepalcure, in coppia con Praveen, sembra confermarlo: semi.tamarrata, in salsa Uk, per infradito e copricostume Desigual, o peggio ancora da turismo di massa inglese sulle spiagge di Sunny Beach. Il problema è che in spiaggia, lì e non solo lì, la balleranno tutti. 4
Mirko Carera
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C.P.I.
“Meine Hand”
Hivern Discs
La premiata ditta spagnola formata da Marc Pinol e Hugo Capabanca ritorna a battere il tempo in casa Talabot dopo l’EP “Proceso/Tunel” e lo fa mantenendo l’oscurità e l’andamento EBM che i due producer iberici condividono anche nei loro dj-set. Sonorità “quasi vecchie” ma sempre precise e off-filter: gli hat ricordano la progressione in “Renee Running” di Dude Energy e si poggiano sul ciccionissimo basso che guida il disco verso i momenti liminali dei dancefloor più cupi ed intimisti. Un disco da piazzare al momento giusto. 7
Alessandro Montanaro
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Umwelt
“Abandon In Place”
New Flesh Records
Umwelt si è visto passare davanti tutte le mode: la techno darkettona, l’industrial apocalittica, mo’ anche l’electro. Tutte cose in cui lui è sempre stato ferratissimo, in tempi non sospetti. Meriterebbe quindi di stare fra i titani, o almeno fra quelli dalle molte date e dai fee robusti, ma si sa, il mondo è un posto bizzarro ed è bello perché è avariato. Molto bello è pure questo “Abandon In Place”: per una volta, toglie l’assalto ritmico e lascia solo arpeggi, tappeti sonori e parti percussive accennate. Il risultato è di altissima classe. Vera e propria braindance. 8,5
Damir Ivic
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DJ Seinfeld
“Sakura EP”
Deep Sea Frequency
Finalmente la smetterete di shazammarla alla ricerca del suo titolo: è “Sakura”, la nuova release firmata DJ Seinfeld e dal 13 aprile potrà essere vostra. 7,5
Matteo Cavicchia
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Bawrut
“4×4”
Ransom Note
Storia di un cervello in fuga che da Gorizia si è spostato a Madrid e da lì è ripartito alla conquista di tutta Europa. Un quattro tracce che stanno suonando tutti e finalmente anche io non devo più dire “…eh, però, Scuola Furano”. 8
Mirko Carera
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Payroll Giovanni & Cardo
“Big Bossin Vol 2”
Def Jam
Sento g-funk di base è 6, lo sento ben fatto arrivo a 7.5, assomiglia ad “Operation Stackola” chiudo con 8. È un disco bellissimo, recuperatelo. 8
Mirko Carera
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Little Boots
“Burn”
On Repeat
È vero, Little Boots fa sempre un po’ la stessa roba; ma finché la formula di mettere insieme beats così raffinati, attuali, freschi e fortemente inglesi con cantati a metà tra Kylie e Madonna funziona così bene, noi non possiamo lamentarci. 7
Mattia Tommasone
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Merk & Kremont feat. DNCE
“Hands Up”
Universal Music Italia
Da tempo ormai “hitmakers” è la definizione che più si usa per descrivere il duo composto da Giordano Cremona e Federico Mercuri. Perchè è vero, Merk & Kremont non ne sbagliano una, a partire dalla dance sino ad arrivare alle produzioni per Rovazzi (che, volenti o nolenti, hanno ottenuto un successo strepitoso). Nel featuring con DNCE (sì, il gruppo di “Cake By The Ocean”, il cui leader è Joe Jonas) Merk & Kremont hanno ancora una volta centrato il punto costruendo una traccia che radiofonicamente iper-convince, specie con l’avvicinarsi della bella stagione. Una canzone da occhiali da sole, scampagnata in macchina, sole e finestrino abbassato. Questo pezzo sarà ovunque, tutto da canticchiare. 7.5
Francesca Bortoluzzi
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AA.VV.
“Hype On This (Red Vol.2)”
Universal Music Italia, Nameless Records
La prosecuzione più energica, dove i toni si alzano, di “Hype On This (White Vol.2)”. Ad aprire le danze, il solito SLVR. Attenzione però: “solito” nel senso che ormai siamo abituati a tracce che presentano una marcia in più. Si passa poi a “Dopo Gang” di Perluzz, che calca il solco tracciato dalla trap più oscura oltreoceano ma reinventandola con uno stile che poco ha a che vedere con la banalità. A chiudere la compilation, Nextars, che avevamo già conosciuto con uno splendido remix di “I’ll Love You Till Now” di Faith. “Platypus” è un bell’agglomerato di dissonanze che vanno ad incastrarsi e a completarsi: senza dubbio, dei tre, il pezzo più avanguardista. “Hype On This” è il perfetto showcase della giovane elettronica che avanza. 7.5
Francesca Bortoluzzi
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A$AP Rocky feat. Moby
“A$AP Forever”
RCA Records
Avete presente quando da due nomi grandi, grandissimi, ti aspetti tanto, tantissimo e poi le attese vengono deluse? Ecco, questo è il caso. Nulla da dire sul testo e tanto meno su A$AP Rocky in sé, è tutto il resto che non convince, come se base e cantato non si toccassero minimamente, come se ci fosse un problema di connessione fra due mondi che risultano qui troppo lontani. Certo è che ci sono i classici “intoccabili” e, se si toccano, dev’essere fatto bene, con una delicatezza speciale. Figuriamoci se si toppa sulla base di un classico come “Porcelain” di Moby. 4.5
Francesca Bortoluzzi
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Underworld
“Brilliant Yes That Would Be”
Smith Hyde Productions
Il ritorno degli Underworld è una traccia di sei minuti e mezzo dalle sonorità ambient, un viaggio onirico tra sintetizzatori e ghiacciai islandesi. Da gente che per i live si porta lo studio sul palco ti aspetti una cura maniacale per i suoni, ed effettivamente la qualità tecnica c’è tutta. Le emozioni, però, sono un’altra cosa. 6
Christian Vismara
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Donato Dozzy
“Mindless Fullness” EP
Eerie Records
Donato Dozzy, il nostro orgoglio italiano in materia di techno, si stacca momentaneamente da Spazio Disponibile per fare una capatina su Eerie Records, la label dell’amico Marco Shuttle. Con questo EP, in uscita il 24 Aprile, Donato Dozzy allarga sempre di più i confini del genere: lo fa con “Cleo”, e un arpeggio paradisiaco che ti fa passeggiare sulle nuvole, e “Mindless Fullness”, una poliritmia ipnotica da staccare il fiato. 7
Ludovico Vassallo
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Cyborg 95
“Tour De France ’16” EP
Lobster Theremin
18 Maggio 2018: in questa data uscirà l’EP di questo anonimo progetto old-school electro pubblicato dalla prolificissima, e sempre molto attenta alle mode musicali, Lobster Theremin. Chi c’è dietro a Cyborg 95 non ci è dato saperlo; poco importa, perché a me interessa parlare della sua musica che bilancia in modo essenziale funky electro con ambienti sci-fi. Il risultato è attraente, lasciatevi istradare nel tour 3.0. 7,5
Ludovico Vassallo
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Riccardo Schirò
“Dunas” EP
Gravity Graffiti
Riccardo Schirò ve l’avevo presentato nel suo Giant Steps come un visionario, e l’EP “Dunas” conferma quanto scritto in passato. “Dunas” è rave, è ipnosi, è pura e primitiva jam con le macchine, da cui sono uscite sei tracce pazzissime che viaggiano veloci e ti portano dentro allo stargate. 8
Ludovico Vassallo
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Mark Hand
“Cobwebs” EP
Uzuri Recordings
House in piena regola per lo 028 della label di Lakuti. Mark Hand ci catapulta dritti dritti nella bella stagione fatta di sole e cocktail con l’ombrellino con due tracce semplicemente perfette per vivere a pieno questo lunghe giornate piene di luce. Il remix di Patrice Scott alla traccia “Cobwebs” è bellissimo perché rivisita l’originale con il suo ineguagliabile stile from Detroit e gli da una spinta in più! 8,5
Ludovico Vassallo
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Joy O & Ben Vince
“Transition 2 / Systems Align” EP
Hessle Audio
Udite, udite! Joy Orbison, amico, fratello e socio di mille back to back con Ben UFO sbarca finalmente su Hessle Audio con questo EP lavorato e prodotto insieme al sassofonista londinese Ben Vince. “Transition 2” e “Systems Align” sono il risultato di un denso processo creativo che ha visto Joy Orbison lavorare su delle registrazioni di Ben Vince, esplorando così i territori tonali e ritmici che il sax riesce a sprigionare dalla sua ancia, e amalgamando ad esso i suoi beats fisici e agitati. Gran bel lavoro. 7,5
Ludovico Vassallo
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Arp Frique
“Welcome To The Colorful World of Arp Frique”
Colorful World
Deflagrante…non c’è termine più adatto per descrivere l’impatto dell’album di debutto di Niels Nieuborg, best known as Arp Frique. Rush Hour aveva nasato, come solitamente fa negli ultimi anni, il prossimo next big thing, pubblicando l’EP “Nos Magia”, e non ha sbagliato mira nemmeno questa volta. Arp Frique è un one-man band ma anche no, porta nel suo album collaborazioni di peso come quella con Orlando Julius, Americo Brito ed Ed Motta e combina le suggestioni NYC disco con l’afrobeat, il jazz brasil e la risacca delle coste di Capo Verde. C’è solo da ballare. 8.5
Alessandro Montanaro
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Saba
“Care For Me”
Saba Pivot
Pitchfork si è letteralmente spellata le mani votando “Care For Me” altissimo. Per una volta siamo d’accordo (votiamo solo un filo più bassi): rap che si fonde parecchio con l’r’n’b, storytelling maturo, arrangiamenti intelligenti per un album da divano la domenica mattina. Rilassante, longevo e consigliatissimo. 7,5
Mirko Carera
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Cardi B
“Invasion of Privacy”
Wea International
Poco sopra la noia cosa c’è? Ma soprattutto: votiamo per moda, o con obiettività, o solo perché ne ha parlato il TG1? Proviamo ad essere sinceri. E’ un album che ho ascoltato più volte, proprio per poter dare un giudizio rotondo e non contaminato. Il risultato tuttavia non è mai cambiato: due palle così! Qualche buon spunto, qualche buona barra, ma ormai è standard. Non si distingue dalla massa dei mille dischi rap in uscita ogni venerdì. C’è di meglio, ed è un peccato. 5
Mirko Carera
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Meshell Ndegeocello
“Ventriloquism”
Naive
Un album di cover su Soundwall? Questa volta sì. Un’artista poliedrica, impegnata, politicizzata, in un album che è raccolta di riflessioni spunti e sentimenti. Undici cover tra funk, rnb e ballad tra cui spicca “Some Times It Snows In April” di Prince ripensata in maniera ancora più struggente. Nota a margine, ma nemmeno tanto a margine: parliamo di una dei migliori interpreti del basso in circolazione, da anni. 8
Mirko Carera
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Noyz Narcos
“Enemy”
Thaurus
Un disco di sfracelli che farà sfracelli. Noyz fa colpo grosso e centra il miglior album della sua carriera; non c’è una rima che non sia over the top, non c’è un feat che non renda, non c’è un beat che non valga. Enorme, facilmente enorme. 9
Mirko Carera
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Kina feat. Thomas Reid
“I Still Dream Of You”
Nameless Records
Un pezzo dolcissimo e raffinato quello proposto da Pasquale Renella e Giuseppe Garotti, produttori napoletani rispettivamente classe 1999 e 2000. Traccia in cui una melodia fragile si incontra con un vocal flebile, ma allo stesso tempo potente, “I Still Dream Of You” racconta la bellezza dei giovani amori, della semplicità, la bellezza dei ritmi lenti. 8
Francesca Bortoluzzi
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Kharfi feat. Willy Damasco
“Fino All’Alba”
Doner Music
Avete presente quando ascoltate un pezzo e pensate subito che sarebbe perfetto per una pubblicità? Ecco, questo è il caso, e ci sono tutti i parametri per affermarlo (una storia d’amore, tipica sensazione di essere pervasi da una brezza estiva, grande radiofonicità e motivetto che rimane in testa…). Purtroppo, alla fin fine nulla di speciale e mi spiace dirlo, perché Kharfi potrebbe fare davvero molto, molto di più. Apprezzabile comunque la volontà di sperimentare, tralasciando per una volta la lingua inglese, cosa non da tutti e che mi auspico abbia comunque risvolti futuri. 6
Francesca Bortoluzzi
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Calvin Harris feat. Dua Lipa
“
One Kiss”
Sony Music Entertainment
Calvin lo aveva detto, che non avrebbe più prodotto a 128 bpm. Ed eccoci qua, con un compitino ben confezionato, che guarda al passato per cambiare il futuro. Sonorità senza dubbio apprezzabili, caratterizzate da una vena vintage che si incontrano perfettamente con lo charme della voce di Dua Lipa. Mi sarei aspettata, però, qualcosa di più ricercato. 7
Francesca Bortoluzzi
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Mind Enterprises
“S.H.A.K.E. (Breakbot Remix)“
Because Music
Ci eravamo abituati alle tracce vaporwave come unico rimando possibile agli anni ’80, finché Andrea Tirone (aka Mind Enterprises) non ha deciso di riportare in auge il suono di un’era nella quale si perdeva il conto di quante hit provenissero dalla penisola italica. Una rivisitazione dell’italo disco che è quasi meglio dell’originale, specialmente se poi passa tra le mani di Breakbot. Non ha la carica dirompente del singolo precedente “Idol“, ma è comunque perfetta per una festa al tramonto, tra palme, capelli cotonati e camicie pastello. 7,5
Christian Vismara
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Alexis Taylor
“Beautiful Thing”
Domino
Nuovo LP per il fondatore degli Hot Chip. Nato dalla necessità di ripercorrere l’evoluzione della sua figura nel mondo della musica, dagli albori fino ad oggi, “Beautiful Thing” si muove agilmente tra cantautorato ed elettronica. Le produzioni non sono tutte pienamente a fuoco, ma vengono compensate dalla sincerità dei testi. Dedicategli la giusta attenzione e vi conquisterà. Alexis convince senza prendersi rischi. 7,5
Marco Del Sasso