Passione e ossessione, questo recita la biografia di Mennie, un artista versatile e amante degli strumenti vintage, elementi che caratterizzano il suo suono e al tempo stesso la sua personalità. Dj resident del Tenax ed A&R dell’omonima label insieme ad Alex Neri, Francesco (questo il suo vero nome) è un talento 100% italiano consapevole e amante delle proprie radici, culturali e musicali.
Carico di release importanti come quella su Rawax, di cui abbiamo avuto il piacere di ospitare la premiere, con lui abbiamo percorso i suoi passi da gigante che lo hanno contraddistinto nel corso della sua carriera e che lo hanno portato ad essere ciò che è ora: uno dei giovani artisti italiani più promettenti del momento. Allora che cosa state aspettando? Cliccate play e..buona lettura!
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Sinceramente ce ne sarebbero molte anche in relazione ai vari momenti della vita ma se dovessi sceglierne una in particolare che ancora oggi mi suscita delle emozioni particolari direi senza dubbio “Drinking in LA” dei Bran Van 3000.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
È stato un amore a prima vista! Ho sempre nutrito grande interesse nella ricerca delle tecniche produttive e muovere i primi passi dietro una consolle non ha fatto che arricchire la mia passione e la mia voglia di scoprire cose nuove.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
La musica e le emozioni vanno decisamente di pari passo e ovviamente durante il mio percorso artistico questi momenti non sono di certo mancati, diciamo che ho imparato a gestirli. Per la mia esperienza ritengo che determinati momenti sono quelli dai quali, solitamente, se ne esce con un qualcosa in più. Ho imparato a gestire delle fasi meno creative cercando di alternare fasi di produzione ad altre di ricerca di nuove tecniche e sperimentazione. Tutt’oggi passo molto tempo a lavorare su quelle che sono le mie sonorità prendendo gli spunti più disparati.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Credo che per una carriera artistica avere la possibilità di stare a contatto con persone con una grande esperienza e un vasto bagaglio musicale non abbia eguali. Per quanto mi riguarda l’incontro e la continua collaborazione con Alex Neri e la famiglia Tenax ha avuto un impatto estremamente positivo sul mio percorso artistico e personale.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Sono sempre stato un amante dello sport in ogni forma, purtroppo non sempre riesco a ritagliarmi molto spazio ma appena posso nessuno mi nega una delle mie lunghe passeggiate in bicicletta in uno dei paesaggi più belli del mondo, le colline del chianti!
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Fortunatamente non ho mai avuto rimpianti sia nelle scelte fatte e non. Rifletto sempre molto sulle decisioni da prendere e anche se a volte non ho intrapreso la strada più giusta oggi non cambierei nulla del mio percorso passato che mi sta portando ogni giorno grandi soddisfazioni.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Oltre la già citata “Drinking in LA” credo che non possa mancare “Teardrop” dei Massive Attack, “Say Hello” dei Deep Dish, “Windowliker” di Aphex Twin e l’album “Kid A” dei Radiohead
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Beh già il mio nome ha uno stretto legame con uno dei personaggi di un capolavoro indiscusso di Hollywood che è “Scarface”. Sono molto amante del thriller anni ’90 quindi non posso non citare “Seven” oltre ai più recenti “Dejavu” e “American Gangster”: devo ammettere che ho un debole per Denzel Washington.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
Ce ne sono stati decisamente tanti, ogni volta che vedo e tocco uno dei miei dischi in vinile l’emozione è unica, penso che ogni artista possa comprendermi. Credo comunque che la “prossima” uscita sia sempre la migliore.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è un’intervista che stiamo facendo per un media online…
Comprendo l’importanza e le opportunità che si creano grazie alla continua evoluzione dei media e dei social. Purtroppo però sempre più spesso percepisco la troppa voglia di mettersi in mostra rispetto al valore essenziale di ciò che realmente c’è dietro a un artista. Se parliamo di musica, music first!
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Ormai da qualche anno collaboro costantemente con l’amico, nonché grande artista, Julien Sandre con il quale ci siamo tolti delle belle soddisfazioni discograficamente ma anche durante alcune serate in cui abbiamo suonato insieme. Abbiamo un ottimo feeling e di conseguenza per noi è molto naturale e spontaneo lavorare insieme. Non posso non citare Jarau, il progetto che abbiamo deciso di lanciare l’anno scorso con il quale abbiamo un bel po’ di cose interessanti in cantiere.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Trascorrendo del tempo in consolle non mancano ovviamente situazioni che ogni volta ti spiazzano, nel bene e nel male. In cima a tutte rimane comunque la volta in cui a fine serata un ragazzo dalla pista voleva regalarmi il suo orologio in segno di apprezzamento…non male!
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
Credo che in Italia i talenti non manchino e questo purtroppo non va di pari passo con la voglia di collaborare. Spesso unire le forze viene interpretato come un modo per perdere il controllo e indebolirsi. Credo che ci dovrebbe essere un po’ più di aggregazione nella nostra scena, e personalmente sarei molto felice e curioso di vederla crescere considerando anche che nel nostro paese ci sono un sacco di bravi artisti con la “A” maiuscola.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Dopo l’uscita di “Virgo EP” su Rawax, colgo l’occasione per annunciare il prossimo EP su Infuse sempre insieme a Julien in programma per l’estate, mentre per quanto riguarda il progetto Jarau a breve ci sarà l’EP “Dubnova” in uscita su One Rec con un gran bel remix.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.